Giulio Beranek, talentuoso attore pugliese, precisamente tarantino, è il protagonista della nuova serie crime di Rai 1, "Gerri".
La fiction, prossimamente in tv, è tratta dai romanzi di Giorgia Lepore e racconta la storia di Gregorio Esposito detto Gerri, un ispettore di polizia di origine rom con un passato tormentato e un presente ricco di sfide.
Con il suo sguardo intenso e la sua personalità eclettica, Beranek è perfetto per dare vita a un personaggio complesso come Gerri. La serie andrà in onda dal 5 maggio 2025. Scopriamo di più sull'attore.
Giulio Beranek è nato a Taranto nel 1987. Figlio di un giostraio di origini ceche e di una madre spagnola, Giulio ha respirato fin da piccolo l'aria nomade e un po' magica dei luna park, un'esperienza che inevitabilmente plasma il carattere, rendendolo forse adattabile.
Dopo aver girato parecchio, la sua famiglia si è stabilita in Grecia durante la sua adolescenza. Lì Giulio, che frequentava una scuola italiana, ha scoperto una sua grande passione: il calcio
A soli 13 anni è entrato nelle giovanili di una squadra prestigiosa come l'Olympiakos. La vita sembrava aver tracciato una strada ben stabilita, quella del calciatore.
Ma il destino, si sa, a volte mescola le carte in modo imprevedibile: un grave infortunio al ginocchio interruppe bruscamente quel sogno sportivo. Fu un momento difficili, ma Giulio trasformò quella difficoltà in opportunità.
Per caso venne notato dal regista Alessandro Di Robilant, che gli affidò il ruolo da protagonista nel film "Marpiccolo" nel 2009. Un debutto col botto, che lo lanciò immediatamente nel panorama cinematografico italiano.
Da quel debutto folgorante, la carriera di Giulio non si è più fermata, dimostrando una notevole capacità di scegliere ruoli diversi e di mettersi alla prova.
Lo abbiamo visto muoversi con agilità tra generi differenti: dalla commedia agrodolce "Senza arte né parte" al noir più cupo come "L'innocenza di Clara", fino ad approdare a produzioni di grande respiro come "Il racconto dei racconti" di Matteo Garrone, un'esperienza che lo ha visto recitare in un contesto internazionale e visionario.
Ha avuto l'onore di lavorare con maestri come i fratelli Taviani in "Una questione privata" e ha partecipato a film intensi e apprezzati dalla critica come "L'arminuta".
Chi ha visto "Muori di Lei" con Scamarcio, lo ha potuto vedere anche nel ruolo di un poliziotto violento, Cosimo.
Giulio è diventato un volto familiare per il pubblico televisivo grazie alla partecipazione a serie molto popolari. Lo ricordiamo in "Distretto di Polizia", nella fiction musicale "Tutta la musica del cuore", nell'amatissima serie familiare "Tutto può succedere" (dove ha recitato per diverse stagioni) e nel ruolo intenso ne "Il cacciatore".
Più di recente, nel 2020, ha dato vita al personaggio di Luciano nella serie "Vivi e lascia vivere", confermando la sua bravura nel dare spessore a personaggi complessi.
Ma Beranek ha spaziato anche in altri settori. Ha preso parte a cortometraggi e ha prestato il volto anche per videoclip musicali, come quello de "La felicità" di Fabrizio Moro, girato nella splendida Matera.
Nel 2018 ha pubblicato la sua biografia, "Il figlio delle rane", un titolo evocativo che ci riporta alle sue origini e offre uno sguardo sincero sulla sua vita.
E recentemente, ha messo la sua esperienza diretta al servizio della scrittura della docuserie "I re del Luna Park", un modo per raccontare dall'interno quel mondo dei giostrai che conosce così bene.
C'è qualcosa nell'approccio di Beranek alla recitazione che mi colpisce: un misto di intensità e naturalezza.
Forse quella capacità di portare sullo schermo un vissuto autentico, quella profondità emotiva, deriva proprio dalla sua storia personale così particolare, fatta di movimento, sfide e cambiamenti.
La sua non è solo tecnica, ma sembra nutrirsi di quella stessa vita nomade e ricca di incontri che ha vissuto. Per questo è così affascinante vederlo sullo schermo.
È un attore che continua a crescere e a scegliere progetti interessanti, dimostrando come un percorso non lineare possa portare a risultati artistici ricchi e originali.