"Quelli della notte" è uno dei programmi televisivi più iconici e rivoluzionari della televisione italiana degli anni Ottanta. Ideato e condotto da Renzo Arbore, il varietà andò in onda su Rai 2 dal 29 aprile al 14 giugno 1985, per un totale di 32 puntate trasmesse in seconda serata, dal lunedì al venerdì, con una durata di circa 90 minuti ciascuna. Nonostante la brevissima durata – una sola edizione in poco più di un mese e mezzo – il programma ha lasciato un segno profondo nella cultura popolare italiana, anticipando linguaggi e formule che avrebbero caratterizzato la televisione nei decenni successivi.
Renzo Arbore, reduce dal successo di "Cari amici vicini e lontani", propose a Giovanni Minoli un format che rompesse con la nostalgia e desse spazio all’improvvisazione, alla satira e all’assurdo. L’idea nacque, secondo Arbore, pensando alle chiacchiere notturne e alle riunioni di condominio della sua Foggia natale, ma anche come risposta creativa al vuoto lasciato dal monoscopio notturno della Rai.
Il programma si presentava come una jam session tra varietà, talk show, musica e comicità, ambientato in un salotto arabeggiante e volutamente kitsch, ricostruito nello studio A del Centro di produzione Rai di Via Teulada a Roma.
Il vero punto di forza di "Quelli della notte" fu il suo cast corale, composto da una galleria di personaggi surreali, ciascuno portatore di un tormentone o di una maschera che sarebbe entrata nel linguaggio comune degli italiani. Ecco i protagonisti principali:
Oltre a questi, numerosi ospiti e personaggi minori contribuirono a creare un microcosmo variegato e imprevedibile, in cui ogni sera poteva accadere di tutto.
"Quelli della notte" fu un laboratorio di satira, improvvisazione e contaminazione di generi. La trasmissione prendeva di mira i salotti televisivi in voga tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta, parodiando la confusione e la superficialità dei talk show dell’epoca. Il programma si distingueva per il suo ritmo incalzante, l’assoluta libertà espressiva e la capacità di creare tormentoni e maschere che sarebbero diventate patrimonio collettivo.
Il successo fu immediato e travolgente: nonostante l’orario notturno, "Quelli della notte" conquistò milioni di spettatori, diventando un fenomeno di costume e influenzando profondamente la televisione italiana. La sua originalità stava nella capacità di unire improvvisazione, comicità intelligente e satira sociale, anticipando la tv dell’era dei talk e dei reality, ma con una qualità e una professionalità che sarebbero poi diventate sempre più rare.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, "Quelli della notte" andò in onda per una sola stagione, dal 29 aprile al 14 giugno 1985, per un totale di 32 puntate, con alcune interruzioni dovute a eventi di cronaca come la strage dell’Heysel. La sua unicità risiede proprio nell’essere stato un evento irripetibile, una sorta di “festa notturna” collettiva che ha segnato la fine di un’epoca e l’inizio di una nuova stagione televisiva.
A distanza di quarant’anni, "Quelli della notte" resta un punto di riferimento per chiunque si occupi di televisione e comunicazione. Ha dimostrato come la creatività, l’intelligenza e la capacità di giocare con i linguaggi possano trasformare anche una fascia oraria marginale in un appuntamento imperdibile, capace di entrare nella storia della tv italiana.