Sampdoria, Ferrero: "La retrocessione per me è un dramma sportivo, non credete alle fake news"

La retrocessione della Sampdoria in Serie C ha scatenato le reazioni del mondo sportivo. In pochi si aspettavano di assistere alla discesa dei blucerchiati, che hanno concluso nel peggiore dei modi una stagione sfortunata. Il pareggio esterno contro la Juve Stabia ha condannato il club ligure, che sarà costretto a ripartire dal basso e a rimboccarsi le maniche. 

Il gol fallito da Niang nel finale ha scritto la parola fine sulle speranze salvezza dei blucerchiati. Una vera e propria tragedia calcistica per migliaia di tifosi della Samp, abituati a vedere la propria squadra lottare in Serie A. Chi ha visto la Sampdoria crescere sotto la sua gestione è Massimo Ferrero, preso di mira per una presunta frase dopo la retrocessione dei liguri in Serie C. L'ex presidente è stato attaccato per aver ironizzato sulla disfatta della Sampdoria, ma lui ha smentito ribadendo di non credere a questo tipo di fake news.

Ferrero: "Sampdoria? Messe in bocca parole che non ho detto"

L'ex numero uno della Sampdoria ha replicato alle accuse mosse contro di lui prima del pareggio contro la Juve Stabia. Ferrero ha spiegato di non aver mai pronunciato quel "Ben vi sta" che ha acceso poi le polemiche. "Stanno uscendo tantissime fake news. Per me - ha spiegato Ferrero - la retrocessione della Sampdoria è un dramma sportivo. Ho dato 13 anni della mia vita alla Sampdoria e questa squadra è nel mio cuore. A coloro che vogliono mettermi in bocca cose che non ho detto dico solo di astenersi. Sono un signore di 73 anni che non sputa nel piatto in cui ha mangiato". 

Ferrero ha poi continuato: "Sono onorato di essere stato presidente della Sampdoria. Ho avuto l'onestà calcistica intellettuale di far volare questa squadra e non mi aspettavo di vedere la Sampdoria in Serie C. Uniamoci per farla tornare dove si merita di essere, in Serie A. Manfredi io ci sono, e voi?". 

La disfatta dei blucerchiati

La Sampdoria ha chiuso la stagione al 18° posto in classifica ed è retrocessa in Serie C. I blucerchiati speravano di giocarsi la permanenza in B ai playout, ma lo 0-0 contro la Juve Stabia ha spento i sogni dei tifosi. Una stagione da incubo, iniziata con l'esonero di Andrea Pirlo alla terza giornata e proseguita con tantissime difficoltà.

A nulla è servita l'esperienza e la qualità di giocatori del calibro di Coda e Niang, incapaci di cambiare le sorti del campionato con le loro giocate. E se da una parte si è consumato un vero dramma sportivo, dall'altra i tifosi del Genoa hanno festeggiato la retrocessione tra cori e spettacoli pirotecnici. Due volti della stessa città, che perde una protagonista storica del nostro calcio.