Il nome di Paola Cappa è tornato recentemente alla ribalta nell’ambito delle nuove indagini sul delitto di Garlasco, uno dei casi giudiziari più discussi d’Italia. Ma chi è davvero Paola Cappa, la cugina di primo grado di Chiara Poggi, la giovane uccisa nella sua villetta il 13 agosto 2007? La sua storia, intrecciata a quella della famiglia Poggi e segnata da un’esposizione mediatica spesso controversa, merita di essere raccontata nella sua complessità, al di là delle semplici cronache giudiziarie.
Paola Cappa nasce e cresce a Garlasco, in provincia di Pavia, insieme alla sorella gemella Stefania. Le due sono figlie dell’avvocato Ermanno Cappa e di Mariarosa Poggi, sorella di Giuseppe Poggi, il padre di Chiara. Questo legame di sangue fa di Paola e Stefania le cugine di primo grado della vittima, un dettaglio che, fin dall’inizio delle indagini, ha attirato l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica.
Nel 2007, quando il delitto sconvolge la comunità di Garlasco, Paola è una giovane studentessa universitaria iscritta alla IULM di Milano, con il sogno di diventare giornalista. In quel periodo, sta affrontando un momento difficile anche dal punto di vista personale: a causa di un incidente in bicicletta, appare nelle immagini dell’epoca in stampelle, segnata da problemi di salute che la costringono a rallentare i suoi progetti.
A distanza di quasi diciotto anni dal delitto, Paola Cappa ha scelto una strada diversa rispetto a quella della sorella Stefania. Oggi è una food blogger affermata e vive tra Milano e Ibiza, lontana dai riflettori e dalle polemiche che hanno segnato la sua giovinezza. Non è noto se abbia un marito e dei figli, la sua vita privata è top secret.
Stefania, invece, si è laureata in Giurisprudenza, esercita la professione di avvocato e nel 2017 si è sposata con Emanuele Arioldi, amico di lunga data e figlio di una famiglia nota nel mondo dell’equitazione.
Entrambe, negli ultimi anni, hanno deciso di non parlare più con i giornalisti, mantenendo un profilo basso e cercando di ricostruire una normalità dopo l’ondata di attenzione mediatica.
Le gemelle Cappa non sono mai state indagate ufficialmente nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi. Tuttavia, i loro nomi sono stati spesso associati al caso, soprattutto per alcuni episodi che hanno fatto discutere. Il più noto è quello del fotomontaggio: pochi giorni dopo il delitto, Paola e Stefania affiggono sul cancello della casa di via Pascoli una fotografia che le ritrae insieme a Chiara, tutte vestite di rosso e sorridenti. L’immagine, però, è un fotomontaggio, realizzato con Photoshop, e viene subito notata dalle telecamere dei media che assediano il paese.
Questo gesto, interpretato da alcuni come una manifestazione di dolore, da altri come una ricerca di visibilità, scatena polemiche e sospetti. Nel tempo, le gemelle vengono intervistate in televisione, entrano in contatto con personaggi noti come il fotografo Fabrizio Corona e diventano, loro malgrado, figure centrali nella narrazione mediatica del caso.
Recentemente, il nome di Paola Cappa è tornato all’attenzione degli inquirenti e dei media. In particolare, sono stati depositati in Procura oltre 200 messaggi tra Paola e un suo amico di Milano, nei quali, secondo alcune fonti, ci sarebbero riferimenti inquietanti al delitto di Chiara Poggi. Questi messaggi, il cui contenuto resta per ora riservato, sono considerati dagli investigatori elementi utili nella nuova fase delle indagini, che stanno esplorando piste rimaste finora in secondo piano.
Nonostante il clamore, va ribadito che né Paola né Stefania sono mai state imputate o formalmente indagate in relazione all’omicidio. Tutte le verifiche precedenti non hanno portato a riscontri concreti che le coinvolgessero direttamente nel delitto.