La relazione tra Raz Degan e Paola Barale ha fatto sognare migliaia di fan per oltre un decennio. Tra viaggi esotici, stile di vita alternativo e apparizioni sempre misurate, la coppia è diventata simbolo di un amore fuori dagli schemi.
Tuttavia, la loro unione si è conclusa nel 2015, tra indiscrezioni, accuse di tradimento e perfino una vicenda giudiziaria.
Ma cosa è successo davvero tra loro? Perché si sono lasciati? E cosa c’entra il blitz antidroga di cui si parlò tanto anni fa?
Nell’estate del 2002, poco dopo l’inizio della relazione tra Paola Barale e Raz Degan, la coppia si trovava in vacanza all’Isola d’Elba con un gruppo di amici. Durante un controllo a sorpresa nella casa affittata dalla showgirl, le forze dell’ordine trovarono alcuni grammi di cocaina.
La sostanza, secondo quanto accertato, apparteneva a una terza persona del gruppo. Ma la notizia fece il giro della stampa e travolse la coppia.
Paola dichiarò di essere rimasta sconvolta dalla scoperta e che non aveva idea della presenza della droga. Entrambi furono prosciolti dalle accuse, ma l’episodio lasciò un’ombra sulla loro immagine pubblica, aggravando la pressione mediatica che già pesava sul loro rapporto.
La storia tra Raz Degan e Paola Barale è durata ufficialmente dal 2002 al 2015. Un amore travolgente, nato in modo inaspettato durante una cena tra amici, e che ha attraversato periodi intensi di passione, viaggi e complicità. Eppure, nonostante le apparenze, la rottura era nell’aria già da tempo.
In un’intervista rilasciata anni dopo, Paola ha rivelato il motivo reale della fine: Raz l’avrebbe tradita con l’attrice Kasia Smutniak. La showgirl, inizialmente pronta a perdonare, ha poi deciso di interrompere la relazione dopo aver scoperto che l’infedeltà si era ripetuta.
Dopo la separazione da Paola Barale, Raz Degan ha intrapreso un percorso molto lontano dal mondo dello spettacolo tradizionale. Oggi vive tra la sua oasi in Puglia, la “Trullonation”, e i suoi viaggi spirituali tra India, Amazzonia e Bali.
È diventato un uomo profondamente legato alla natura e alla meditazione, e ha parlato pubblicamente del suo avvicinamento a pratiche come il brahmachari e l’uso dell’ayahuasca. “Non è una droga”, ha spiegato, “ma un portale spirituale”.
La sua immagine da sex symbol ha lasciato spazio a quella di un uomo sciamanico e riflessivo, che si definisce in continua ricerca interiore. Paola, dal canto suo, ha preso le distanze da quel mondo, spiegando di non provare rancore, ma nemmeno nostalgia.