20 May, 2025 - 10:55

Doc "americano": quante sono le puntate della fiction?

Doc "americano": quante sono le puntate della fiction?

Torna Doc su Rai 1, ma non si tratta della versione originale con protagonista Luca Argentero nei panni del Dottor Andrea Fanti. Stiamo parlando del remake americano che sbarca così sulla Rete Ammiraglia della tv di Stato in prima serata martedì 20 maggio 2025, subito dopo la fine del consueto appuntamento giornaliero con Affari tuoi.

Doc "americano": quante sono le puntate della fiction?

Doc "americano" ha un totale di dieci episodi, suddivisi in cinque prime serate, perciò il gran finale della serie dovrebbe andare in onda - salvo cambiamenti in corsa di palinsesto - martedì 17 giugno.

Rispetto alla versione italiana, il personaggio centrale sarà femminile: la brillante dottoressa Amy Larsen, primario di medicina interna al Westside Hospital di Minneapolis. La storia seguirà una premessa simile all'originale: dopo aver perso gli ultimi otto anni di memoria a causa di una lesione cerebrale (dodici anni nella versione italiana), la dottoressa dovrà contare sulla figlia diciassettenne (universitaria nella versione italiana), da cui si è estraniata, e su pochi amici fidati per navigare in una realtà divenutale sconosciuta.

Quali differenze ci sono tra Doc italiano e Doc americano?

La differenza più grande dell'adattamento statunitense sta proprio nel cuore pulsante della narrazione: il protagonista. Anzi, la protagonista. Dimenticate il dottor Andrea Fanti, carismaticamente interpretato da Luca Argentero nella serie italiana "Doc - Nelle tue mani". Al suo posto c'è Amy Larsen, a cui presta il volto l'attrice Molly Parker, già apprezzata dal pubblico internazionale per ruoli importanti, come quello in "House of Cards". La dottoressa Larsen non è una figura medica qualunque: ricopre il prestigioso ruolo di Primario di Medicina Interna presso il rinomato Westside Hospital di Minneapolis.

Le sue competenze professionali vengono descritte come eccezionali, quasi prodigiose, facendone un'autorità indiscussa nel suo campo. Tuttavia, questa brillantezza clinica si scontra con una marcata carenza di empatia verso i pazienti, un tratto che la rende distante e, a tratti, quasi algida. L'origine di questa sua complessa personalità affonda in un trauma profondo: la perdita di un figlio, avvenuta alcuni anni prima dell'inizio della narrazione. Questo evento catastrofico non solo ha segnato la fine del suo matrimonio, ma l'ha anche spinta ad alzare un muro attorno al proprio cuore.

Mentre il nostro "Doc" nazionale era precipitato in coma a seguito di un colpo di pistola sparatogli dal padre di un paziente morto in ospedale, un evento drammatico e carico di tensione, Amy Larsen perde la memoria in circostanze diverse: un incidente stradale (come succede poi nella realtà al vero dottor Piccioni, a cui si ispira la storia originale). La dinamica dell'incidente è particolarmente significativa: avviene di notte, dopo una estenuante e interminabile giornata trascorsa tra le corsie dell'ospedale. Sopraffatta dalla stanchezza, Amy cede alla tentazione di controllare il cellulare mentre è alla guida.

Per quanto riguarda le ambientazioni, la fiction italiana si svolge nell'immaginario Policlinico Ambrosiano di Milano, una struttura ospedaliera ricostruita meticolosamente sul set, ma ispirata al reale e storico Ospedale Maggiore Policlinico Ca’ Granda della metropoli lombarda. Gli esterni della serie originale, invece, sono stati girati a Roma, presso il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico. La versione americana si svolge a Minneapolis, nel Minnesota, sebbene le riprese siano state interamente realizzate a Toronto, in Canada.

Una ulteriore differenza riguarda il salto temporale causato dall'amnesia: se Andrea Fanti si risveglia dal coma dopo ben dodici anni, un lasso di tempo identico a quello vissuto da Piccioni, Amy Larsen si ritrova a dover recuperare "solo" otto anni di ricordi. Questa differenza si riflette anche sulla situazione familiare: la figlia di Fanti, Carolina (interpretata da Beatrice Grannò), è una studentessa universitaria al secondo anno che vive autonomamente con una compagna di corso; la figlia di Amy, Katie (Charlotte Fountain-Jardim), ha invece diciassette anni e vive ancora sotto il tetto familiare, dando vita a dinamiche adolescenziali e un diverso tipo di interazione madre-figlia.

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