Quando due donne forti, intelligenti e con una lunga scia di successi alle spalle si scontrano... le scintille sono assicurate! E stavolta a infiammare la scena non è stato un caso di cronaca nera, ma un vero e proprio thriller psicologico dai toni personali: Roberta Bruzzone vs. Anna Vagli.
Che cosa è successo tra la celebre criminologa televisiva e la sua (ormai ex) pupilla? Ce lo chiediamo tutti da anni, soprattutto dopo che il caso è esploso in diretta nazionale durante la trasmissione "Storie Italiane" di Eleonora Daniele su Rai 1 in un freddo gennaio del 2020. Ed è proprio lì che la tensione è salita alle stelle…
Ecco cosa è accaduto e cosa si nasconde dietro il botta e risposta tra le due esperte.
Tutto ha - pare - avuto inizio da Roberta Bruzzone, penna tagliente e toni da arringa finale, che ha pubblicato su Facebook un lunghissimo post fiammeggiante in cui accusa Anna Vagli di "attribuirsi competenze che non possiede", di usare il suo nome "modificando le informazioni ad arte" e persino di millantare collaborazioni mai avvenute con eventi e con l’associazione "A pista fredda".
Una interminabile sequela di accuse e frasi intrise di astio, culminate nel modo peggiore possibile. Un attacco frontale decisamente inaspettato per la collega, Anna Vagli, che si è ritrovata a leggere "accuse infondate".
E poi, il colpo basso: "Non è né psicologa né psichiatra. Non ha titolo per trattare certi temi". Aggiungendo che un suo articolo, pubblicato su un giornaletto locale, è stato definito "superficiale e discutibile". Insomma, una stroncatura in piena regola.
Questo il testo del post:
Ma attenzione, perché Anna Vagli non è rimasta in silenzio. Dopo una notte di riflessione (e presumibilmente parecchio stress), ha deciso di rispondere. E lo ha fatto senza alzare la voce, ma con una raffica di "carte che cantano".
Vagli ha ricordato di aver conseguito due certificati professionali proprio presso la scuola della Bruzzone, sottolineando con malizia: "I titoli che rilascia la dottoressa, dietro compenso, non valgono?" Touché.
E non si è fermata lì: ha elencato i suoi sforzi per organizzare eventi benefici, la sua attività di volontariato e ha difeso con eleganza il proprio diritto di parola, citando addirittura l’articolo 21 della Costituzione.
Secondo quanto riportato dalla Gazzetta di Lucca, il rapporto tra le due era molto più che professionale: amicizia, stima, collaborazione. Poi... qualcosa si è rotto. La testata racconta di una "telefonata quasi disperata" di Anna Vagli per rimuovere un articolo non gradito a Bruzzone, dietro la minaccia (sempre a detta di Vagli) di una "risposta durissima sui social".
La redazione non ha ceduto e la criminologa Anna Vagli ha scelto: restare fedele alla testata e chiudere con la sua mentore.
Dopo un botta e risposta persino in diretta nazionale, la rottura è stata inevitabile quanto definitiva. Roberta Bruzzone ha detto addio a quella che un tempo era "una ragazza volenterosa", mentre Anna Vagli ha deciso di "essere sé stessa senza sfruttare nessuna scia". A oggi, però, non è chiaro se il tempo sia riuscito a mitigare le cose fra le due donne, né se questi 5 anni abbiano permesso di trovare un terreno per un "quieto vivere civile".
Insomma, più che un litigio, sembra la sceneggiatura di un legal drama con retroscena professionali e punzecchiature personali. Ma la domanda è: fine dei giochi o solo l’inizio di una nuova puntata?