Si chiamava Vasilica Potincu e aveva 35 anni la donna - escort di professione - trovata senza vita domenica 25 maggio nell'appartamento che usava per ricevere i clienti in via Stelvio, a Legnano (Milano). Il suo corpo, nudo, giaceva a terra, con un coltello conficcato nella schiena. È caccia ora all'assassino.
Vasilica lascia un figlio minorenne. Con lui, la madre e la sorella viveva a Cinisello Balsamo, a circa trenta chilometri dalla casa in cui ieri è stata trovata morta da un vicino di casa a Legnano: un'abitazione presa in affitto per i suoi appuntamenti lavorativi.
Originaria della Romania, si era separata dal marito, autotrasportatore, che al momento si troverebbe fuori per lavoro. Chi la conosceva la descrive come "una donna riservata". "L'ho vista settimana scorsa - ha raccontato una vicina ai giornalisti - aveva perso delle chiavi, sembrava agitata".
Il suo corpo è stato trovato senza vita da un residente che, notando la porta d'ingresso del suo appartamento insolitamente socchiusa, ieri, attorno alle 14.30, si è affacciato e ha fatto la terribile scoperta, chiamando immediatamente il 112. Sembra che fosse stesa a terra, nuda, con un coltello da cucina conficcato nella schiena.
Le immagini delle operazioni di trasferimento della salma - AlaNews, 25 maggio 2025.
Secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stata colpita almeno sette volte, quasi tutte all'altezza del petto e del torace, e una alla gola. L'ipotesi è che sia stata uccisa da un cliente a seguito di una lite oppure da un rapinatore, che sperava di portarle via l'incasso della giornata.
Il decesso risalirebbe a diverse ore prima del ritrovamento, forse già alla serata di sabato. La sua auto, una Volkswagen Polo di colore bianco, è stata rinvenuta in via Canazza, di fronte all'ex ospedale di Legnano.
Proprio a partire dai movimenti della vettura gli inquirenti cercheranno di ricostruire le ultime ore di vita di Vasilica. L'obiettivo è capire, innanzitutto, in che giorno e a che ora la donna sia arrivata nell'appartamento.
Fondamentale, in tal senso, sarà anche l'analisi delle telecamere di videosorveglianza della zona, che potrebbero aver ripreso - oltre alla vittima - l'assassino in fuga. Il suo nome potrebbe altresì emergere dai tabulati telefonici o dall'agenda degli appuntamenti della 35enne, già oggetto di accertamenti.
Per ora non si esclude nulla. Le indagini - coordinate dal pubblico ministero Ciro Caramore - procedono serrate per arrivare alla verità. La comunità locale - in questi giorni alle prese con lo storico Palio - è sotto shock: nessuno, in un giorno di festa come quello di domenica, si aspettava una simile notizia.
La vicenda di Vasilica presenta delle similitudini con quella di Maria Denisa Adas, la 30enne di origine romena, residente a Roma, scomparsa lo scorso 15 maggio a Prato. Anche lei, come la donna uccisa a Legnano, lavorava come escort. Non si sa, però, che fine abbia fatto.
La pista seguita dagli investigatori è quella di un rapimento a scopo di sfruttamento sessuale: i sospetti si concentrerebbero, in particolare, su un uomo - forse un avvocato - che potrebbe aver ordinato a una banda di connazionali della giovane il suo sequestro.
La svolta è arrivata dopo la convocazione e l'audizione della madre di Maria Denisa, Maria Cristina Paun, poi iscritta nel registro degli indagati per false informazioni. Secondo quanto emerso, la donna potrebbe aver taciuto dettagli cruciali ai magistrati. Le indagini, anche nel suo caso, sono ancora in corso. Si attendono sviluppi.