09 Jun, 2025 - 17:43

Il nuovo Hagrid della serie su Harry Potter, Nick Frost, è contro JK Rowling: che succede ora?

Il nuovo Hagrid della serie su Harry Potter, Nick Frost, è contro JK Rowling: che succede ora?

Chi l’avrebbe mai detto che a rompere il ghiaccio mediatico sulle posizioni di J.K. Rowling in tema di diritti delle persone transgender nel mese del Pride sarebbe stato il nuovo Hagrid? Nick Frost, l'attore britannico, famoso in tutto il mondo per le sue irriverenti commedie e per Shaun of the Dead, è stato scelto per interpretare il guardiacaccia dal cuore di panna della saga, e fin qui tutto bene.

Quando gli è stato chiesto di esprimere le sue opinioni sull'autrice della saga, ne ha preso le distanze senza peli sulla lingua, convinto che si possa lavorare per la serie tv anche senza pensarla come lei.

(Alcuni non sarebbero d'accordo). Dopo aver ottenuto il ruolo, infatti, Frost ha pubblicato la notizia su Instagram, ma poco dopo ha dovuto disattivare i commenti per le critiche e gli insulti ricevuti da chi sostiene i diritti delle persone transgender.

Nick Frost contro J.K. Rowling: cosa succede ora al suo ruolo nella serie su Harry Potter?

 “Non sono d’accordo con lei. In nessun modo, forma o direzione.” Ha dichiarato Frost, come riporta Deadline.

Non è ancora partita la serie, ma il dibattito è sempre acceso quando si tratta di libertà d'opinione, diritti civili o della distanza che esiste tra le ideologie dell'autrice e il guadagno garantito dalla sua stessa opera.

La prima domanda che ci si pone è se questa spaccatura pubblica può compromettere la produzione della serie, o i ruoli degli attori, e la risposta è no. Così come va avanti Harry Potter nonostante le posizioni di Rowling, anche gli attori hanno il diritto di esprimere diversamente il loro pensiero.

Certo è che alcuni, proprio per la scelta di lavorare sul set della serie HBO, sono stati biasimati ma, in questo senso, si aprirebbe un "vaso di Pandora" di discorsi e dibattiti che non troverebbero mai conclusioni del tutto oggettive.

Sappiamo per certo che le riprese cominceranno regolarmente e che HBO non ha dato segnali ufficiali di tensione.

Inoltre, Frost non è stato l'unico a schierarsi apertamente contro l'autrice. Se lui ci ha pensato con le parole, l'attore che interpreterà Severus Piton, Paapa Essiedu, ci ha pensato con i fatti.

Ha firmato una petizione con più di 400 artisti a favore della protezione dei diritti delle persone trans nel mondo dello spettacolo. Avere un cast molto più progressista rispetto alla creatrice del franchise, paradossalmente, potrebbe dimostrarsi vantaggioso per il futuro.

J.K. Rowling, nel frattempo, ha pensato bene di smorzare le tensioni dichiarando che non ha nessun potere né intenzione di licenziare attori solo perché pensano diversamente da lei. E da lì, il caso si era chiuso (apparentemente).

Il clima è piuttosto frizzante? Sì, ma non ci dobbiamo aspettare una frattura o passi indietro da attori che volevano ardentemente partecipare al progetto. Il primo a desiderare così tanto la parte era proprio Frost.

Nick Frost e le "magie" per avere la parte di Hagrid nella serie di Harry Potter

Dall'Hagrid di Nick Frost ci aspettiamo un ruolo ironico, divertente, diverso da quello dell'iconico Robbie Coltrane, poiché l'attore britannico ha promesso che "ci metterà del suo".

Quanto al desiderio di ottenere la parte, forse non tutti sanno che Frost ha raccontato di aver "manifestato" di guadagnarsi il ruolo, con una sorta di rituale per attirare a sé l'obiettivo.

Ha scritto cinquemila volte il nome di Hagrid. Se pensiamo alla famosa "legge di attrazione" di cui parlano tanti mental coach oggi, guru e persino psicologi, quella che ha fatto Frost è una sorta di magia moderna e, a quanto pare, ha centrato il punto.

A colpire durante i casting è stato sicuramente lo stile di recitazione e il repertorio di horror mischiato alla comicità. Frost mostra sempre un'umanità buffa e una profondità d'animo che avrà lasciato pensare "questo è proprio Hagrid".

J.K. Rowling contro il cast? Scontro inevitabile

La saga di Harry Potter per milioni di spettatori e lettori in tutto il mondo è stata un rifugio, casa, un luogo di accettazione. Oggi, invece, dopo le tante dichiarazioni dell'autrice, ci si ritrova a convivere con una frattura che non si può sanare e non si può ignorare.

Da una parte, c'è lei, che detiene l'ultima parola sull'opera, ma che continua a difendere le sue posizioni su identità e genere, offendendo le persone transgender e non riconoscendone i diritti, dall'altra, una generazione di fan e di attori che non può sostenere la scrittrice, ma che allo stesso tempo non si distacca da quella magia e da quell'opera tanto geniale.

Ora ogni dichiarazione, scena, intervista non può non essere letta anche alla luce di questo scontro culturale. Forse, come ha affermato Frost, è anche giusto che se ne continui a parlare:

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“Non dovrebbe passare tutto sotto silenzio solo perché fa comodo.”

La verità è che i dietro le quinte della serie HBO stanno già diventando lo specchio delle tensioni del nostro tempo: un incantesimo forse necessario e che non si può spezzare.

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