03 Jul, 2025 - 12:51

Gabriele Parpiglia pronto a portare in tribunale Alfonso Signorini, cos'è successo

Gabriele Parpiglia pronto a portare in tribunale Alfonso Signorini, cos'è successo

La tensione tra Gabriele Parpiglia e Alfonso Signorini è esplosa pubblicamente dopo che il diretto­tre editoriale di Chi ha omesso il nome di Parpiglia nel lungo articolo celebrativo per i 30 anni della rivista.

Parpiglia, che per anni ha firmato scoop e rubriche di punta, ha definito l’omissione un “fatto gravissimo” e ha annunciato l’avvio di azioni legali per danno d’immagine e reputazione.

Su X ha condiviso messaggi durissimi, paragonando la gestione del settimanale a un sistema di potere che cancella chi non è più utile. Una rottura insanabile.

Gabriele Parpiglia pronto a portare in tribunale Alfonso Signorini, cosa sta succedendo

A volte, le celebrazioni nascondono tempeste. Quella che doveva essere una festa per i trent'anni del settimanale Chi si è trasformata in un campo di battaglia mediatico.

A innescare la miccia, una frase apparentemente innocua, ma affilata come una lama, scritta dal direttore Alfonso Signorini nel suo editoriale celebrativo. Una frase che ha fatto esplodere la furia di uno dei suoi più noti e storici collaboratori, il giornalista Gabriele Parpiglia.

Tutto nasce da un lungo articolo in cui Signorini ripercorre la storia del magazine, e dove ringrazia le figure professionali che ne hanno decretato il successo.

Poi, la chiosa finale, quella che ha trasformato i ringraziamenti in un atto d'accusa: "Sono certo di non aver dimenticato nessuno… E se qualche dimenticanza c’è stata, è certo voluta perché mi ricordo solo del talento e della professionalità…".

Parole che per Parpiglia non sono state una semplice omissione, ma una pugnalata. Sentendosi escluso da quella lista di "talenti", il giornalista ha affidato la sua rabbia a una serie di post infuocati sul social X, scatenando un vero e proprio putiferio.

"Vedete chi è Alfonso Signorini? Eccolo qui", ha esordito Parpiglia, attaccando frontalmente il suo ex direttore. L'accusa è quella di averlo deliberatamente cancellato da una storia che lui stesso ha contribuito a scrivere per 15 lunghi anni. "Dimentica casualmente il mio nome", ha tuonato, non senza lanciare una frecciata sul presunto calo delle vendite del settimanale.

Lo sfogo di Parpiglia è un fiume in piena che mescola delusione professionale e risentimento personale. Rivendica con orgoglio il suo lavoro, parlando di "scoop, copertine e notizie esclusive" che, a suo dire, avrebbero "ingrassato le tasche" di Signorini.

A riprova di un rapporto un tempo idilliaco, Parpiglia afferma di conservare messaggi di apprezzamento da parte del conduttore, ora depositati presso i suoi legali.

L'attacco si fa poi più ampio, quasi a voler dipingere un modus operandi. Parpiglia traccia un parallelo tra il trattamento ricevuto e quello che, a suo dire, Signorini riserverebbe a molti ex concorrenti del Grande Fratello: prima coccolati e chiamati "amore" o "tesoro", poi scaricati senza troppi complimenti. "La coscienza sporca di questo personaggio non ha confini", è l'affondo durissimo del giornalista.

La guerra si sposterà nei tribunali

Ma la questione non si fermerà a una guerra di post sui social. Parpiglia ha alzato il tiro, portando la contesa su un piano legale. In un altro messaggio, ha fatto sapere di aver già consultato i suoi avvocati, i quali avrebbero ravvisato gli estremi per un'azione legale per "procurato danno reputazionale e danno all'immagine". Un avvertimento diretto a Signorini: "Grande genio, la discutiamo anche questa in sede legale…".

La sensazione di essere stato cancellato è palpabile. "Come se i lettori non lo sappiano o il nome possa esser cancellato come i miei scoop e i suoi complimenti… Vergognati…", conclude Parpiglia, incredulo e ferito.

Dal canto suo, Alfonso Signorini, al momento, ha scelto la via del silenzio. Nessuna replica, nessuna contro-accusa. 

Una calma prima della tempesta? Staremo a vedere.

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