Alessandro Cattelan cambia rotta. Dopo anni di presenza fissa in Rai con i suoi format originali come Stasera c’è Cattelan e Da vicino nessuno è normale, il conduttore piemontese si prepara a una nuova avventura, questa volta su Mediaset.
Il suo addio alla TV di Stato non è passato inosservato, anzi: l’assenza dal palinsesto Rai 2025/2026 ha acceso i riflettori sul suo futuro professionale, tra trattative riservate e indiscrezioni che si fanno sempre più concrete.
Cattelan è da tempo una figura di riferimento nel mondo dell’intrattenimento italiano, capace di fondere ironia, intelligenza e uno stile internazionale. Il suo passaggio a Mediaset segna l’inizio di una nuova fase, in cui potrebbe ampliare i suoi progetti anche in chiave multipiattaforma, tra TV generalista, streaming e branded content.
Ma cosa ha spinto Cattelan a dire addio alla Rai? Quali programmi potrebbe condurre su Mediaset? E quali vantaggi potrebbe ottenere da questo nuovo contratto? Scopriamolo insieme.
La decisione di Alessandro Cattelan di abbandonare la Rai non arriva del tutto inaspettata. Già da tempo, il suo spazio sulla rete pubblica sembrava ridursi, nonostante il buon riscontro dei suoi progetti. Il format Stasera c’è Cattelan, pur innovativo, ha dovuto fare i conti con ascolti altalenanti e orari penalizzanti.
???? BOOM ???? #AlessandroCattelan passa a #Mediaset
— Davide Maggio (@davidemaggio) July 7, 2025
Il conduttore potrebbe approdare anche in altri slot oltre alla seconda serata. #DavideMaggio annuncia il recente test di Password, show americano di Jimmy Fallon ????????????https://t.co/se5rJ76ig5
Secondo fonti vicine al conduttore, il contratto Rai garantiva un cachet tra i 400.000 e i 500.000 euro a stagione, cifra che comprendeva anche produzione e gestione diritti. A questo si aggiunge il gettone per la co-conduzione di Sanremo 2025, intorno ai 25.000 euro. Numeri che fotografano un impegno importante, ma forse non più coerente con l’orizzonte creativo dell’artista.
Cattelan è da sempre attratto da contesti dove possa sperimentare, unire tv tradizionale e contenuti digitali, come ha dimostrato con Supernova (podcast), la casa editrice Accento e l’esperienza su Disney+ con Italia’s Got Talent. È quindi probabile che il vincolo istituzionale della Rai non fosse più in linea con le sue ambizioni attuali.
Il passaggio a Mediaset apre a scenari interessanti. Secondo le prime indiscrezioni, Pier Silvio Berlusconi avrebbe manifestato interesse diretto per Cattelan, con l’intenzione di inserirlo in un progetto ad hoc in seconda serata su Canale 5 o Italia 1. In particolare, potrebbe tornare in veste di conduttore con una versione rivisitata del suo talk E poi c’è Cattelan.
Mediaset, infatti, sta testando nuovi format per l’access prime time e la seconda serata, puntando su contenuti ibridi che funzionino anche in streaming su Infinity+. Cattelan, con il suo stile agile e ironico, si adatta perfettamente a questa strategia. Non è da escludere inoltre un suo coinvolgimento in un talent show (forse Amici?) o nella realizzazione di contenuti originali con forte appeal social.
Secondo le stime, il nuovo contratto potrebbe valere anche più del mezzo milione di euro annuo, considerando gli spazi pubblicitari, la sinergia con le piattaforme digitali e il valore aggiunto che Cattelan porta in termini di brand identity.
Per Alessandro Cattelan, il passaggio a Mediaset è una sfida, ma anche una grande opportunità. Se da un lato lascia la cornice istituzionale della Rai, dall’altro guadagna maggiore autonomia creativa e la possibilità di rivolgersi a un pubblico giovane, trasversale e digitale.
Mediaset, con una logica più orientata al mercato, può garantire flessibilità nei format e un maggior investimento sui talent. Ma la scommessa è anche quella di sapersi distinguere in un palinsesto molto competitivo, dove la resa in termini di ascolti è fondamentale.