Il mondo dei social potrebbe presto assistere a un cambio epocale: TikTok, il colosso amato da milioni di utenti, potrebbe trasformarsi radicalmente. Secondo indiscrezioni riportate da "The Information", ByteDance - la società madre con sede in Cina - starebbe sviluppando una nuova app TikTok dedicata esclusivamente agli utenti statunitensi, che potrebbe essere lanciata già dal 5 settembre.
Una mossa drastica ma necessaria, per evitare il temuto ban imposto dalle autorità americane. Ma cosa significa tutto questo per gli utenti? E perché è necessario creare una versione separata dell’app? Ecco cosa sappiamo.
La notizia bomba è arrivata da due fonti anonime vicine al dossier: una nuova versione americana di TikTok è in cantiere e sostituirà quella attuale negli app store statunitensi. Il piano prevede che la vecchia app venga rimossa il giorno stesso del lancio della nuova - anche se alcuni utenti potrebbero continuare a usare la versione originale fino a marzo 2026. Tuttavia, il passaggio potrebbe non essere così semplice.
Trasferire profili, contenuti, e dati tra le due versioni pone sfide tecniche e legali non da poco. E il cambiamento non sarà solo estetico: l'algoritmo "For You" - il cuore pulsante di TikTok - non potrà essere replicato, poiché la Cina ha vietato il trasferimento della sua tecnologia all'estero. Questo implica che il nuovo TikTok americano avrà un algoritmo del tutto nuovo, forse meno efficace (almeno inizialmente), con un'esperienza utente potenzialmente molto diversa.
E non è tutto: le interazioni tra utenti americani e internazionali potrebbero subire limitazioni. Una bolla digitale a stelle e strisce, insomma. Un cambiamento così drastico rischia di spingere alcuni utenti ad abbandonare la piattaforma, ma potrebbe anche aprire nuovi scenari creativi e contenutistici.
La tempesta ha avuto origine nel 2023, quando l’amministrazione Biden ha firmato una legge che imponeva a ByteDance di vendere TikTok a un’azienda americana o affrontare un divieto totale nel Paese. Il motivo? Preoccupazioni legate alla sicurezza nazionale e alla protezione dei dati degli utenti statunitensi, potenzialmente accessibili dal governo cinese.
Da allora, la situazione è rimasta in bilico. L’attuale presidente Donald Trump ha più volte posticipato l’applicazione del divieto, dichiarando di voler "salvare TikTok" attraverso un accordo. Ora, però, il countdown è attivo fino al 17 settembre: o ByteDance vende TikTok USA, o l’app verrà bandita.
Nel frattempo, Trump ha dichiarato che esistono già "investitori molto ricchi" pronti a concludere l’acquisto, anche se resta incerta la posizione di Pechino. In passato, la Cina si è detta contraria a qualsiasi cessione dell’algoritmo, complicando ulteriormente le trattative. La costruzione di una nuova app autonoma potrebbe quindi rappresentare un piano B preventivo, per rispettare la legge e tenere vivo il brand TikTok sul suolo americano.
Secondo la normativa americana, il nuovo TikTok post-vendita dovrà operare indipendentemente da ByteDance, con algoritmi e sistemi di gestione dei dati completamente separati. ByteDance potrà eventualmente mantenere una quota minoritaria, ma senza alcun controllo operativo.
La creazione di una nuova app aiuterà proprio in questo senso: isolare i dati degli utenti americani e separare ogni legame tecnologico con la casa madre cinese. Una mossa tattica che sembra anticipare gli sviluppi politici futuri, nel timore che una futura amministrazione possa rispolverare la minaccia del ban, anche in presenza di accordi temporanei.
Non mancano le polemiche: alcuni esperti legali ritengono che l’amministrazione Trump abbia già aggirato la legge, ritardandone l’applicazione oltre quanto consentito. E c’è anche chi accusa le big tech di essere coinvolte in trattative poco trasparenti.
Nel frattempo, le lettere pubblicate da Anthony Tan - azionista Google che ha fatto causa al colosso per aver mantenuto TikTok sul Play Store - rivelano che il Dipartimento di Giustizia ha garantito alle tech company di non essere perseguibili per ora. Secondo quanto riferito dalla CNN, molti giuristi hanno definito queste rassicurazioni "giuridicamente insostenibili".
In sostanza, TikTok sta probabilmente cercando di mettersi in regola prima che sia troppo tardi, preparando il terreno per un nuovo corso americano. Che questo significhi successo o crisi per la piattaforma, lo decideranno gli utenti - e l’algoritmo, ovviamente.