Nel panorama hip hop, i dissing sono praticamente una tradizione. Ma quando due nomi come Travis Scott e Pusha T si ritrovano a scambiarsi bordate, la tensione sale alle stelle e le barre diventano proiettili.
Tutto parte da un album, una strofa tagliata e una sfilza di frecciatine che hanno acceso la miccia. Ma cosa è successo davvero tra i due rapper? Perché Travis ha sentito il bisogno di rispondere? E cosa c'entra Drake in tutto questo? Spoiler: c'entra, eccome.
Il 13 luglio Travis Scott ha pubblicato "Jackboys 2", seconda compilation targata Cactus Jack. Tra le collaborazioni di Don Toliver, SoFaygo e Sheck Wes, a far rumore è stato il brano "Champain & Vacay". Lì, tra rime e beat estivi, Travis sembra lanciare un messaggio neanche troppo velato a Pusha T:
Yeah, man, I swear these old n----- kill me
Know my YNs feel me
They just want the real me, yeah
Blue Bugatti, I’m dodgin’ TMZ
Made a hundred off pushin’ T’s
Now my phone on DND
Un gioco di parole non proprio pacifico: "pushin' T's" potrebbe suonare come "vendere magliette", ma anche come "fare soldi sulle spalle di Pusha T". E il tempismo è sospetto: solo due giorni prima, Clipse (il duo di Pusha con il fratello Malice) aveva pubblicato l'album "Let God Sort Em Out". Coincidenze? Meh.
Facciamo un passo indietro. Tutto ha avuto inizio con l’uscita dell’album dei Clipse, "Let God Sort Em Out", primo progetto congiunto tra Pusha T e suo fratello Malice dal 2009.
L'origine del dissing parte 2 affonda le radici nel 2023, quando Travis Scott fa ascoltare in anteprima l'album "Utopia" a Pharrell Williams e Pusha T in uno studio a Parigi. Tutti amici, tutti rilassati, almeno in apparenza. Peccato che Travis abbia omesso una parte importante: non ha fatto sentire la strofa di Drake su "Meltdown", in cui il rapper canadese attacca proprio Pusha e Pharrell.
E Pusha non la prende molto bene...
Nell’album, Pusha sembra rivolgersi a Travis Scott - pur senza nominarlo direttamente - nel brano "So Be It". Le rime sono tutt’altro che amichevoli:
Boom. Il riferimento alla zona di Calabasas (residenza di molte celebrità, incluso Scott) e a "Utopia" è stato subito letto come un attacco mirato. Ma non è finita lì.
La barra è diretta, personale e velenosa. Secondo quanto dichiarato da Pusha a GQ, Travis avrebbe fatto il "monkey dance" tutto contento nello studio, salvo poi pubblicare un pezzo con Drake alle spalle degli altri due. "Non ho problemi con la musica, ma con il comportamento. Travis è un voltagabbana".
Parole dure. Pusha ha rincarato la dose anche in un'intervista al New York Times' Popcast, definendo Scott "harmless" ma anche "corny", ovvero banale, ridicolo. "Non avrebbe dovuto essere lì", ha detto, riferendosi a quella fatidica sessione in studio.
Per capire il legame tra Travis, Pusha e Drake bisogna tornare indietro al 2018, quando Drake e Pusha T si sono scambiati una serie di diss track infuocate. Il culmine è stata la famigerata "The Story of Adidon", in cui Pusha rivelava al mondo l’esistenza del figlio segreto di Drake. Da allora, i due non si sono più parlati.
Nel 2023, Travis Scott pubblica "Utopia", appunto contenente il brano "Meltdown", con un featuring proprio di Drake. Nel suo verso, Drake attacca direttamente Pusha T e Pharrell, citando la gioielleria di quest’ultimo:
Da lì si arriva alla famosa sessione nello studio parigino, con Pusha, Travis e Pharrell della traccia "manomessa". Un gesto che Pusha non ha digerito e in un’intervista ha dichiarato:
Risultato? Pusha ha perso ogni rispetto per Travis, accusandolo di non avere lealtà verso nessuno e di "saltare sul carro di chiunque sia hot in quel momento". Parole dure, che descrivono un rapporto ormai incrinato.
Travis Scott non è rimasto in silenzio. Con "Jackboys 2" ha voluto rilanciare la sua crew e, a quanto pare, regolare anche qualche conto in sospeso. Sul social X ha scritto:
THIS ALBUM IS FOR ALL SEASON
— TRAVIS SCOTT (@trvisXX) July 13, 2025
BUT WAS MADE FOR EVER SUMMER THAT COMES.
I CANT FUCKIIING WAITTTTTT
Tradotto: "questo disco spacca e ve lo beccherete ogni estate". Ma tra le rime leggere e i beat tropicali, Travis ha infilato qualche sassolino nelle scarpe. Il riferimento a TMZ, al "DND" (Do Not Disturb) e soprattutto alla frase "Made a hundred off pushin' T's" - appunto - non è passato inosservato.
Intanto, la rete si divide. C'è chi sta con Travis, accusando Pusha di essere troppo sensibile, e chi invece reputa Scott poco leale. Di certo, la faida ha risvegliato l'attenzione su entrambi e ha scaldato un'estate già bollente di release musicali.
E Drake? Da dietro le quinte, sorride. Forse.