14 Jul, 2025 - 20:42

Richard Kind vittima di bullismo: la confessione dell'attore 68enne

Richard Kind vittima di bullismo: la confessione dell'attore 68enne

Richard Kind, volto amatissimo di "Curb Your Enthusiasm", ma adorato in Italia per "Only Murders in the Building" e volto di mille altri show di culto, ha deciso di togliersi qualche sassolino dalla scarpa. O, meglio, qualche battuta sul peso.

In un’intervista rilasciata a CBS Sunday Morning, l’attore 68enne ha parlato senza filtri del bullismo subito da bambino per il suo aspetto fisico, rivelando di aver imparato - nel tempo - a ridere di sé. Ecco cosa ha detto.

"Ero un bambino grasso": Richard Kind si racconta

"Ero un bambino grasso", ha detto Richard Kind senza giri di parole. L'attore e adesso spalla di "Everybody's Live with John Mulaney" non ha usato mezzi termini nella sua intervista a CBS Sunday Morning: "Probabilmente ero anche un perdente. Mi sarei preso in giro da solo, se mi fossi incontrato" e se l’onestà disarmante è la cifra distintiva del suo personaggio, nella vita reale è stata un’arma per sopravvivere agli insulti.

Un’amicizia nata a un campo estivo gli ha insegnato l’arte dell’autoironia. "Anche lui era un bambino grasso. Poi ha perso peso. Anch’io l’ho perso, ma dentro di me sarò sempre... un ragazzino grasso". Una confessione toccante, resa con la leggerezza tipica di chi nella vita ha imparato a difendersi con l’umorismo.

"Sono il prezzemolo del piatto": una carriera con stile

"Non sono la carne o le patate. Io sono il prezzemolo nel piatto": Richard Kind ha trovato il modo perfetto per descrivere la sua carriera: non sempre protagonista, ma assolutamente indispensabile per dare sapore.

Dalla sitcom "Spin City" a "Scrubs", passando per ruoli vocali nei film Pixar e un’apparizione cult in "Sharknado 2" (sì, proprio quello), Kind ha sempre portato un tocco unico, anche quando il copione gli regalava solo poche battute.

E non se ne lamenta affatto: "Guardo gli altri sul set e penso: wow, sono contento solo di essere nella stanza con loro". Se c’è un insegnamento che traspare dalle sue parole è che si può fare carriera a Hollywood anche senza essere il protagonista sexy o l’action hero tutto muscoli. Basta essere sé stessi, con qualche battuta sempre pronta e zero paura di sembrare "di troppo".

Del resto, ha detto con orgoglio: "Mi possono anche tagliare dal film, ma in fondo… guardate dove sono arrivato".

Clooney, scherzi e Oscar nello zaino: l’amico superstar

E poi c’è George Clooney. Sì, proprio quel George Clooney. Richard Kind lo conosce dai tempi di un pilot televisivo fallito negli anni '80, e da allora non si sono più persi di vista. In un episodio recente del podcast "Still Here Hollywood", Kind ha raccontato un episodio che sembra scritto da una sit-com.

Doveva partire per un evento a Las Vegas. Si trovava a casa di Clooney a Los Angeles, in attesa della macchina per l’aeroporto. Saluta George, prende il suo trolley, parte. Ma appena arriva al controllo sicurezza, sorpresa: nella valigia ci sono un Oscar e un SAG Award. "George li aveva messi lì di nascosto", ha raccontato ridendo. "Devo averli trascinati per tutto il tragitto..."

"È un bello scherzo", ha commentato con ammirazione. Ma alla richiesta di raccontarne altri, ha risposto con la sua solita ironia: "George ha già abbastanza pubblicità. Io ne ho bisogno di più".

Un’amicizia vera, fatta di risate e dispetti. Ma anche della consapevolezza che, in fondo, dietro il glamour di Hollywood ci sono storie vere, legami reali e gente che, anche con qualche chilo in più e qualche insicurezza, riesce a brillare lo stesso.

Da vittima a vincente: trasformare le insicurezze in superpoteri

C’è qualcosa di profondamente umano nella storia di Richard Kind. Cresciuto sentendosi "sbagliato" per via del suo corpo, ha trovato nella comicità una via di fuga - e poi una carriera. Non ha mai fatto finta di essere quello che non è. Non si è mai piegato al culto dell’apparenza. Ha preferito essere "il prezzemolo" invece che il piatto forte. E ora, a 68 anni, si racconta con la sincerità di chi ha capito che non servono addominali scolpiti per essere felici.

O memorabili.

In un mondo dello spettacolo che spesso celebra solo i "belli e dannati", la voce di Kind risuona come una lezione di vita: puoi essere fuori dagli standard e avere comunque successo. Puoi essere autoironico senza essere insicuro. Puoi ridere di te stesso e intanto, fare ridere (e riflettere) milioni di persone.

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