15 Jul, 2025 - 17:05

Come è andato l'incontro tra il principe Harry e re Carlo? "Siamo ottimisti"

Come è andato l'incontro tra il principe Harry e re Carlo? "Siamo ottimisti"

Un incontro segreto in un club privato, un regalo (probabilmente alcolico), e un barlume di speranza per una delle fratture familiari più famose del pianeta. No, non è la trama di una serie Netflix, ma il retroscena reale - nel vero senso della parola - dell’incontro non-così-segreto tra il principe Harry e il re Carlo III.

Dopo anni di tensioni degne di una soap britannica, sembra che si stia timidamente riaprendo un canale di comunicazione. Forse. Ma come è andato il meeting tra padre e figlio - o meglio, tra i loro rappresentanti?

Harry e re Carlo: brindisi alla pace? I reali si parlano

Lo scorso 9 luglio, al Royal Over-Seas League di Londra, club riservato e decisamente elegante, è andato in scena un incontro tanto discreto quanto significativo. A prendere parte alla riunione: Meredith Maines (capo dello staff e direttrice della comunicazione dei Sussex), Liam Maguire (portavoce del principe Harry nel Regno Unito) e Tobyn Andreae, segretario alle comunicazioni di Re Carlo. Nessuna fanfara reale, solo un incontro tra addetti ai lavori... con una bottiglia di vino in mano. Casual, no?

Secondo quanto riferito da People, è stata una chiacchierata informale, ma carica di sottotesti. Un insider l’ha definita "un buon primo passo" e ha aggiunto: "È sempre meglio parlarsi". Traduzione: dopo mesi (anni?) di gelo e comunicazioni interrotte, almeno adesso c'è un minimo di dialogo. E tra le righe, si legge una sottile speranza: che quella bottiglia di vino non sia stata solo un omaggio, ma un invito simbolico a mettere da parte vecchie ruggini.

Chi era lì racconta che si è parlato di comunicazione, iniziative benefiche e - forse - anche dei prossimi Invictus Games, il progetto che Harry continua a portare avanti con grande passione. Il contesto? Ufficiale, ma disteso. Non si parla ancora di riappacificazione totale, ma... è pur sempre un inizio. Insomma, l'ottimismo è nell'aria.

Harry, la porta aperta e i silenzi di Buckingham Palace

Non è ancora chiaro se Harry e suo padre abbiano parlato direttamente - o se l'incontro tra i loro rappresentanti segni davvero un cambiamento. Ma una cosa è certa: il duca di Sussex non ha mai chiuso la porta alla riconciliazione.

In un'intervista alla BBC, Harry ha dichiarato: "Vorrei una riconciliazione con la mia famiglia. Non ha senso continuare a combattere". Un’apertura che arriva nonostante le battaglie legali (come quella persa per la protezione della sicurezza) e il continuo gelo da parte dei Windsor.

Dall’altra parte, invece, Buckingham Palace mantiene il più classico degli atteggiamenti: silenzio stampa. Re Carlo, del resto, è noto per affrontare le questioni spinose... ignorandole pubblicamente. E questa non fa eccezione. Il che non aiuta certo a dissipare le ombre generate da "Spare", il documentario Netflix e le interviste-bomba rilasciate da Harry e Meghan dal 2020 in poi.

Ma se la comunicazione è ripartita anche solo a livello tecnico, è lecito chiedersi: sarà davvero l’inizio di una tregua familiare o solo un’operazione di facciata per "sistemare l’immagine"?

Gli Invictus Games: una chance per un incontro padre-figlio?

A gettare altra benzina sul fuoco della speranza c’è un evento in arrivo: gli Invictus Games del 2027, che torneranno nel Regno Unito, a Birmingham. È l’occasione perfetta per riavvicinare Harry e la sua famiglia? Forse sì.

Helen Helliwell, CEO dell’organizzazione, ha confermato che il principe Harry sarà probabilmente presente e ha dichiarato che "sarebbe un onore" ospitare anche altri membri della famiglia reale, incluso Re Carlo. Ha aggiunto:

virgolette
Harry ha una connessione speciale con questa comunità. È il suo progetto, la sua visione. Ogni volta che partecipa, porta quella scintilla in più

Un ritorno, stavolta per una causa che unisce (e non divide), potrebbe essere il contesto ideale per un riavvicinamento. Magari niente abbracci pubblici o dichiarazioni lacrimevoli, ma una presenza comune sullo stesso palco sarebbe già un messaggio potentissimo.

Gli Invictus Games, nati nel 2014 su iniziativa di Harry, sono cresciuti fino a diventare un evento globale, con oltre 550 atleti da 20 nazioni e nuove discipline in arrivo (sì, anche e-sports e il "laser run"). Il simbolismo di una riunione tra padre e figlio in questo contesto non sfuggirebbe a nessuno - soprattutto alla stampa britannica, sempre pronta a scrivere un romanzo anche su una stretta di mano.

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