16 Jul, 2025 - 12:51

Emmy 2025: tutte le nomination ufficiali, sorprese e grandi esclusi

Emmy 2025: tutte le nomination ufficiali, sorprese e grandi esclusi

Le nomination agli Emmy Awards 2025 sono finalmente state annunciate e, come ogni anno, non mancano colpi di scena, riconoscimenti attesi e qualche grande escluso, che lascia l'amaro in bocca di protagonisti e fan.

Dalle serie cult ai nuovi titoli che sono vere e proprie rivelazioni, i candidati riflettono un’annata ricchissima e competitiva. In questo articolo esamineremo la lista completa dei nominati, le curiosità più ghiotte, i record battuti e i grandi esclusi.

Quali sono le nomination agli Emmy 2025

Se c'era ancora qualche dubbio su chi comanda nel panorama televisivo, le nomination per la 77ª edizione dei Primetime Emmy Awards, annunciate il 15 luglio, lo hanno spazzato via con la forza di un uragano.

Quella che emerge è una mappa del potere in cui lo streaming non è più un'alternativa, ma il centro di gravità assoluto, con Apple TV+ che guida la carica e una manciata di titoli che hanno ridefinito le aspettative.

La regina indiscussa di quest'anno è senza dubbio "Severance". Il thriller distopico di Apple TV+ ha fatto il pieno, portando a casa la cifra impressionante di 27 nomination.

Un trionfo su tutta la linea, che include le candidature più ambite, da Miglior Serie Drammatica fino a quelle per i suoi attori protagonisti.

A seguire, ma con un'altrettanta dimostrazione di forza, si piazzano tre produzioni diversissime tra loro. "The Penguin", l'atteso spin-off di Batman targato HBO, si guadagna 24 nomination, dimostrando come il genere dei cinecomic possa ambire alla massima qualità anche in streaming.

A pari merito, con 23 candidature ciascuna, troviamo due pesi massimi: l'inarrestabile "The White Lotus", che continua a mietere consensi, e la sorpresa più esplosiva dell'anno, la comedy "The Studio", che con il suo debutto ha già fatto tremare i colossi affermati.

Questa tendenza è confermata anche da altri titoli di punta.

"The Last of Us" (HBO), con le sue 16 nomination, dimostra che l'adattamento di un videogioco può diventare un'opera televisiva di altissimo livello, mentre "The Bear" (FX/Hulu) continua a essere un fenomeno critico e di pubblico.

Il messaggio è chiaro: la qualità produttiva, la scrittura audace e le performance memorabili risiedono ormai stabilmente sulle piattaforme digitali.

La battaglia per le statuette: volti nuovi e giganti a confronto

Sul fronte attoriale, la competizione è più accesa che mai. Nella categoria Miglior Attore Protagonista in una Serie Drammatica, la sfida è tra l'interpretazione angosciante e millimetrica di Adam Scott in Severance e quella intensa e dolente di Pedro Pascal in The Last of Us.

Per la commedia, spiccano la performance esilarante di Seth Rogen nella novità The Studio, affiancato da veterane del premio come Ayo Edebiri per The Bear e Quinta Brunson per Abbott Elementary.

Nelle miniserie, tutti gli occhi sono puntati su Colin Farrell, la cui trasformazione in The Penguin lo rende il favorito d'obbligo.

Ma la vera notizia è la prima, storica nomination per Javier Bardem, la cui magnetica interpretazione del padre dei fratelli Menendez in Monsters gli ha finalmente aperto le porte degli Emmy, facendolo entrare in un club esclusivo di attori spagnoli nominati che include solo Penélope Cruz e Antonio Banderas.

Nei ruoli di supporto, la qualità è altrettanto sbalorditiva, con riconoscimenti per le colonne portanti di Severance, Patricia Arquette e John Turturro, e per le irresistibili Carrie Coon e Parker Posey di The White Lotus.

A completare un parterre de rois, arriva anche una candidatura per la leggendaria Cate Blanchett per il suo ruolo in Disclaimer.

Uno sguardo dietro le quinte: i trend del 2025

Al di là dei singoli nomi, le nomination di quest'anno raccontano una storia più grande. Sottolineano il dominio incontrastato dello streaming, ma anche la capacità di serie nuove di zecca come The Studio e The Penguin di imporsi immediatamente come fenomeni culturali.

Dimostrano, inoltre, che format consolidati come i reality show (RuPaul’s Drag Race, Survivor) mantengono una presa ferrea sul pubblico e sulla critica.

La cerimonia, che si preannuncia come un momento di svolta, è fissata per il 14 settembre al Peacock Theater di Los Angeles e sarà trasmessa su CBS e Paramount+.

 A guidare la serata sarà il comico Nate Bargatze, una scelta che suggerisce un tono più rilassato e meno formale, mentre l'annuncio delle candidature è stato affidato a un trio composto da Harvey Guillén, Brenda Song e il presidente della Television Academy, Cris Abrego.

La sfida è lanciata. "Severance" parte in pole position, ma in una delle annate più competitive e qualitativamente elevate degli ultimi anni, le sorprese sono dietro l'angolo.

Chi sono i grandi esclusi

Le nomination agli Emmy 2025 portano con sé, come sempre, un'inevitabile scia di polemiche per le esclusioni eccellenti. Clamoroso è il silenzio assordante attorno a giganti come la seconda stagione di Squid Game e, ancora più sorprendentemente, l'intera stagione finale di The Handmaid’s Tale, completamente ignorate.

Sul fronte attoriale, la sorpresa è altrettanto grande. L'assenza di Selena Gomez, Steve Martin e persino Meryl Streep per Only Murders in the Building lascia perplessi, così come quella di attori acclamati come Natasha Lyonne per Poker Face e Diego Luna per Andor.

Queste scelte tracciano una linea chiara: i votanti hanno mostrato una netta preferenza per la novità, premiando serie emergenti e, forse, segnalando un cambio della guardia. È un messaggio forte che, anche nel pieno del successo, nessuna nomination è mai scontata.

 

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