Cardi B, regina del rap e dei meme virali, è finita di nuovo sotto i riflettori - ma stavolta non per una hit da classifica. La rapper è stata denunciata per aggressione da una donna dell’Ohio che ha raccontato di essere stata colpita da un microfono durante un suo concerto a Las Vegas nel 2023.
E no, non è una scena da sketch comico: è tutto vero. Andiamo con ordine: ecco cosa è successo!
Era il 29 luglio 2023. Il sole bruciava, il pubblico si scatenava e Cardi B si stava esibendo al Drai’s Beachclub, uno dei locali più hot di Las Vegas. Secondo i testimoni (e i numerosi video virali), la rapper aveva chiesto ai fan di spruzzarle dell’acqua per rinfrescarsi. Fin qui tutto bene.
Ma qualcosa è andato storto.
A un certo punto, una bevanda le è stata lanciata addosso e lei, visibilmente infastidita, ha risposto... lanciando il microfono verso il pubblico. L’oggetto ha colpito una spettatrice, identificata nella causa come Jane Doe, che ora accusa Cardi di aggressione, violenza e negligenza.
La scena è diventata subito virale. Cardi, in abito arancione, ha reagito con prontezza, ha scagliato il microfono e ha poi proseguito lo show come se nulla fosse. "The show must go on", dicono.
Due anni dopo, Jane Doe ha deciso di portare la questione in tribunale. Secondo i documenti depositati alla Corte del Nevada, la donna - che si trovava a Las Vegas per la sua prima vacanza da sola - ha affermato di essere stata "colpita "con forza" dal microfono", riportando ferite fisiche e gravi danni emotivi.
"Non è stato uno scherzo. È stata un’esperienza traumatica", ha dichiarato in un comunicato. "Sto cercando giustizia, perché nessuna celebrità è al di sopra della legge".
La denuncia sottolinea che "Cardi avrebbe esagerato", compiendo "un atto eccessivo, sproporzionato e pubblicamente umiliante". A peggiorare la situazione? Il fatto che il microfono incriminato sia stato poi messo all’asta per circa 99.000 dollari. Per Doe, si è trattato di una beffa dopo il danno.
E non è finita: nella denuncia si fa riferimento anche alla sera prima, quando Cardi avrebbe lanciato lo stesso microfono contro un DJ reo di averle tagliato una canzone. Secondo la parte lesa, Drai’s Beachclub avrebbe dovuto prevedere "il rischio di comportamento violento ripetuto".
Dal canto suo, l’avvocato di Cardi, Drew Findling, non l’ha presa benissimo. "Questa causa è un patetico tentativo di estorsione finanziaria" ha dichiarato, sottolineando che le autorità avevano già archiviato il caso per mancanza di prove.
Insomma, secondo il team legale della rapper, tutto ciò è solo un modo per "fare soldi sfruttando la fama altrui". Ma la querelante non la vede affatto così: parla di trauma, danni alla reputazione e umiliazione pubblica, aggravati dai commenti online e dall’attenzione mediatica ricevuta.
Un’altra chicca? Cardi aveva ricondiviso un video della scena con un altro angolo di ripresa, lasciando intendere che l’attacco fosse stato in qualche modo "giustificato" dalla provocazione subita. E la giuria popolare di Internet, come al solito, si è divisa.
Va detto: Cardi non è stata la sola ad aver ricevuto "regali volanti" durante un’esibizione. Nello stesso anno, Harry Styles, Bebe Rexha, Kelsea Ballerini, Drake, Kid Cudi e persino Pink sono stati colpiti o disturbati da oggetti lanciati dal pubblico.
Adele, sempre dalla sua postazione regale a Las Vegas, ha detto la sua con ironia tagliente: "Vi sfido a lanciarmi qualcosa. Vi ammazzo". Ecco, magari non proprio il massimo dell’etichetta... ma efficace.
La moda di tirare oggetti sul palco è diventata un fenomeno sempre più diffuso - e sempre più pericoloso. Ma i fan non sembrano voler smettere, come se l’interazione con la celebrità debba passare per una monetina, un telefono o... una vodka sour in faccia.