Ci troviamo davanti a uno di quei film che non invecchiano mai. "Indiana Jones e il tempio maledetto", uscito nel 1984, ambientato nel 1935 e diretto da Steven Spielberg, è il secondo capitolo del franchise che ha come protagonista il più famoso eroe archeologo della storia del cinema che affronta maledizioni, inquietanti culti e perfino sacrifici umani con grinta e coraggio, mentre cerca di recuperare una pietra sacra e salvare dei bambini che sono stati rapiti da una setta malvagia.
Insieme al mitico Harrison Ford in questa avventura compaiono sullo schermo anche Kate Capshaw e Jonathan Ke Quan.
Lanciamo uno sguardo alle location e al trailer per entrare nell'atmosfera del film, prima di analizzarne il finale:
Le principali location utilizzate per realizzare le scene avventurose del film girato nel 1983 sono:
Come tutte le volte, il film finisce con Indiana Jones che riesce a vincere e riportare l'ordine. Anche se c'è sempre uno spiraglio che ci anticipa una nuova sfida all'orizzonte. Se dovessimo vedere tutti i passi fondamentali del finale di Indiana Jones e il tempio maledetto, sarebbero:
Immagine tratta dal trailer italiano del film, pubblicato dal canale YouTube Movie Digger
Il finale di Indiana Jones e il tempio maledetto è l'ennesimo classico esempio della vittoria dei buoni, dei giusti. Com'è ovvio che sia per questa saga di film, Indiana Jones ce la fa, ancora una volta, a battere le forze del male. Emblematica è la scena del ponte sospeso dove Indy si prende cura dei più vulnerabili: un messaggio d'altruismo e senso del sacrificio da parte dell'eroe.
Altro elemento caratteristico è l'anticipazione di una futura nuova avventura dove la lotta tra il bene e il male è sempre dietro l'angolo.