Il finale di Mandela: la lunga strada verso la libertà è toccante e pieno di pathos, come tutta la vicenda narrata nel film. La pellicola, girata in Sudafrica, racconta la vita e l’impegno politico di Nelson Mandela, uno dei più grandi uomini del Novecento, che ha dedicato la sua esistenza alla lotta contro l’apartheid e il razzismo, per la libertà e i diritti della popolazione nera.
Prima di scoprire la trama avvincente e il cast di alto profilo del film, ecco il trailer per chi volesse recuperarlo:
Speranza, perdono e pace: questo è il mix di emozioni che fa da fil rouge in Mandela: la lunga strada verso la libertà. Il film finisce con una scena toccante: l'elezione a Presidente del Sudafrica, dopo l’odissea dedicata alla resistenza e alla lotta per i diritti della popolazione sudafricana da parte di Nelson Mandela.
Dopo 27 lunghi anni di prigionia - la maggior parte dei quali trascorsi in isolamento sull’isola di Robben Island - l’uomo che ha cambiato per sempre la storia e la politica del Sudafrica viene finalmente liberato l’11 febbraio 1990.
Nonostante il dolore e tutto quello che ha dovuto sopportare nella sua vita, Mandela non ha scelto mai la strada della vendetta, preferendo sempre quella del rispetto verso l’umanità e il perdono, lavorando per la pace e mettendo da parte l’odio.
La scena finale della pellicola mostra uno dei momenti più importanti della vita e della carriera di Nelson Mandela quando nel 1994 diventa il primo presidente nero del Sudafrica, dopo le elezioni democratiche. Il film si chiude con la sua investitura ufficiale e la speranza di un futuro migliore per tutto il Paese.
Mandela: la lunga strada verso la libertà è stato girato in Sudafrica: gli scenari e i paesaggi della nazione in cui ha vissuto Nelson Mandela fanno da sfondo a tutta la narrazione, ricostruendo il contesto storico dagli anni Quaranta agli anni Novanta del Novecento. Tra le location più iconiche delle riprese non possiamo dimenticare:
Diretto da Justin Chadwick, il film segue fedelmente le pagine dell’autobiografia Long Walk to Freedom di Nelson Mandela, pubblicata nel 1994. Un ritratto di uno dei leader più iconici del mondo democratico e degli attivisti più importanti di tutto il Novecento.
Nella pellicola viene raccontata l’infanzia del presidente sudafricano, cresciuto tra i pastori delle campagne del Transkei, mentre sognava un futuro senza barriere razziali. Poi i primi anni da avvocato a Johannesburg dove inizia a lottare contro la discriminazione e sceglie l’attivismo nell’ANC, schierandosi contro l’apartheid.
Il racconto procede con alcuni dei momenti più difficili della vita di Mandela: dall’arresto nel 1972 ai 27 anni di prigionia, dopo la condanna all’ergastolo per tradimento. Ha trascorso la maggior parte del tempo nel carcere di isolamento di Robben Island, dove è diventato un simbolo mondiale della lotta contro l’apartheid e il razzismo.
Mandela viene liberato nel 1990: da quel momento guida i negoziati che portano alle elezioni democratiche in Sudafrica e alla fine dell’apartheid. Viene eletto a gran voce nel 1994, inaugurando una nuova era di pace e uguaglianza nel Paese.
Nel cast del film troviamo: