04 Aug, 2025 - 15:51

"My Oxford Year": le differenze tra il libro e il film Netflix

"My Oxford Year": le differenze tra il libro e il film Netflix

È finalmente arrivato su Netflix "My Oxford Year" e con lui è partita la caccia ai confronti con il romanzo omonimo di Julia Whelan, un best-seller amatissimo dai lettori romantici con una vena intellettuale. Il film, uscito lo scorso 1° agosto e già finito nella top 10 Italia, ha fatto parlare di sé per la chimica esplosiva tra Sofia Carson ("Descendants", "Purple Hearts") e Corey Mylchreest ("La Regina Carlotta" e "Hostage").

Eppure, nonostante il successo che sembra aver avuto, i fan più accaniti non si sono lasciati sfuggire le numerose modifiche rispetto al libro. Cosa è rimasto fedele? Cosa è stato stravolto? Se ti sei fatto queste domande durante o dopo la visione, sei nel posto giusto.

Ecco le 7 differenze più evidenti tra il film e il romanzo che ha ispirato la pellicola. Alcune sono piccoli dettagli, altre cambiano completamente il tono della storia. Pronto a scoprire tutto?

"My Oxford Year": nuovi nome e origini per la protagonista

Nel libro di Julia Whelan, la protagonista si chiama Eleanor Duran, viene dall’Ohio e si è guadagnata il suo posto a Oxford con una borsa di studio Rhodes. È una ragazza sveglia, ambiziosa e con un certo sarcasmo intellettuale che si sposa perfettamente con l’atmosfera dell’università inglese.

Nel film, invece, Eleanor si trasforma in Anna De La Vega, una newyorkese grintosa che ha ottenuto il suo anno a Oxford prima di iniziare una promettente carriera alla Goldman Sachs.

Insomma un total restyle per la protagonista e il cambio di nome e di città non è stato solo estetico. Il background nuovo di zecca riflette anche una diversa impostazione del personaggio, che nel film è meno politicamente impegnato ma più glamour e cosmopolita.

Il lavoro post-Oxford: politica contro finanza

Nel romanzo, Eleanor è appassionata di politica dell’istruzione e ottiene una posizione come consulente per una campagna elettorale americana. È una carriera costruita sulla base dei suoi ideali, e la scelta tra l’amore e il lavoro diventa uno dei temi centrali della storia.

Nel film targato Netflix, invece, la posta in gioco è un posto d’élite alla Goldman Sachs. Il focus si sposta da valori e ideali a carriera e realizzazione personale. Questa differenza cambia anche l'urgenza emotiva della trama: nel libro, Eleanor sente il peso di cambiare il mondo; nel film, Anna vuole semplicemente non perdere un treno importante.

Il passato familiare è molto meno tragico

Uno dei retroscena più toccanti del libro riguarda la morte del padre di Eleanor, avvenuta in un incidente stradale quando lei era ancora bambina. Questo evento ha segnato profondamente il suo rapporto con la madre e contribuisce al suo carattere iper-indipendente.

Nel film, il padre di Anna è vivo e presente, il che alleggerisce il tono della storia ma toglie un elemento importante alla psicologia del personaggio. La scena in cui Eleanor parla di suo padre a Jamie, durante una romantica uscita in barca, nel film diventa un momento di gruppo con gli amici Maggie, Charlie e Tom. Più allegro, ma anche meno emotivamente potente.

Il segreto di Jamie viene svelato in modo diverso

Nel libro, Eleanor scopre che Jamie mente sulla tesi quando lui le dice di dover passare giorni interi alla Bodleian Library. Insospettita, decide di fargli una sorpresa e va a cercarlo nel suo posto preferito, ma lui non c’è. Il tutto è narrato con una tensione crescente che porta a una scoperta devastante.

Nel film, la dinamica cambia: è la bibliotecaria Laura a rivelare ad Anna che Jamie in realtà non si fa vedere da un po' in biblioteca, facendo crollare la bugia. La scena è più diretta e forse meno poetica, ma mantiene lo stesso impatto narrativo: Jamie non è solo misterioso, è malato, e nasconde tutto per proteggere Anna.

Eddie o Oliver? Cambia anche il fratello perduto

Nel libro, il fratello di Jamie si chiama Oliver, e la sua ex fidanzata Cecelia è ancora molto presente nella vita del protagonista. È lei che aiuta Eleanor a capire il passato doloroso di Jamie e il motivo del suo atteggiamento a volte distaccato.

Nel film, Oliver diventa Eddie, ma il ruolo rimane simile: è morto per lo stesso tipo di cancro che affligge Jamie. Anche Cecelia (interpretata da Poppy Gilbert) è presente, anche se con una dinamica più semplificata. Il tutto serve a costruire il mistero che circonda Jamie, fino alla rivelazione finale.

Un finale tutto nuovo per Anna a Oxford

"Problemi" anche per il finale. Nel libro, Eleanor decide di non tornare subito negli Stati Uniti per seguire la sua carriera politica. Il finale resta aperto, dolceamaro, e suggerisce che a volte l’amore e l’ambizione non possono coesistere. Jamie resta nel passato, come un ricordo dolce ma concluso.

Il film invece opta per un tono più ispirazionale. Anna torna a Oxford come insegnante di poesia, raccogliendo il testimone di Jamie. La scena in cui offre la torta agli studenti ricalca perfettamente quella del primo incontro con Jamie. C’è anche un montaggio da sogno in cui Anna immagina un viaggio europeo con lui, visitando tutti i luoghi che avevano sognato insieme. È chiaro che li ha visitati da sola, ma il cuore è pieno dei ricordi.

In buona sostanza "My Oxford Year” su Netflix ha mantenuto il cuore poetico e struggente del romanzo, nonostante - o seppure - le modifiche. Le differenze, alla fine, sono state dettate da una precisa volontà di "alleggerire" la narrazione e dare più spazio e pathos al momento clou, ovvero quello della scoperta della malattia di Jamie. Non solo: il team produttivo ha preferito rendere il film più glamour e pop, meno politico quindi, proprio per tenere gli spettatori incollati allo schermo fino alla fine.

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