05 Aug, 2025 - 13:19

Jamie Lee Curtis e Emma Mackey in "Ella McCay": cosa sappiamo sul nuovo film di James L. Brooks

Jamie Lee Curtis e Emma Mackey  in "Ella McCay": cosa sappiamo sul nuovo film di James L. Brooks

James L. Brooks è tornato! E non si è certo limitato a bussare alla porta: l’ha spalancata con una commedia brillante che promette di lasciare il segno. "Ella McCay", il primo film del leggendario James L. Brooks dal 2010 a oggi, ha finalmente un trailer, e con lui arrivano le prime (ottime) vibrazioni.

La pellicola, prodotta da 20th Century Studios, uscirà al cinema il prossimo 12 dicembre, ma già ora è sulla bocca di tutti per una ragione molto semplice: il ritorno dietro la macchina da presa del tre volte premio Oscar Brooks e il cast a dir poco stellare, che vede Emma Mackey nei panni della protagonista e Jamie Lee Curtis in un ruolo tutto da scoprire.

Il trailer, pubblicato il 4 agosto, ha già fatto il giro del web: Mackey, che molti ricordano per "Sex Education", interpreta una giovane donna che si ritrova a diventare governatrice dopo che il suo mentore (interpretato da Albert Brooks) riceve una promozione ministeriale a livello federale. E da lì, tutto cambia: politica, famiglia, pressioni pubbliche e drammi privati si intrecciano in una storia che sembra cucita su misura per far ridere, riflettere e, perché no, anche commuovere.

Ecco tutto quello che sappiamo (e amiamo già) di questo ritorno cinematografico che sa di applausi in piedi.

"Ella McCay": James L. Brooks torna dietro la macchina da presa

Che dire? Il padre de "I Simpson" ci era mancato. Per fortuna dopo ben 15 anni dalla sua ultima creazione, James L. Brooks torna alla regia con "Ella McCay", una dramedy in pieno stile Brooks, che promette emozioni, risate, un cast da urlo e - chissà - forse anche un pizzico della sua pungente ironia.

Il film affronta con intelligenza e ironia il mondo della politica attraverso il percorso personale e professionale di una giovane donna catapultata al vertice del potere statale. Il regista, che ha firmato classici come "Voglia di tenerezza" e "Qualcosa è cambiato", costruisce una narrazione ambientata nel 2008 ma dal tono universale, capace di parlare anche al pubblico di oggi. Il cuore del film non è solo la satira politica, ma anche la lotta per restare fedeli a se stessi in un sistema che tende a schiacciare l’individualità.

Durante un'intervista rilasciata ad aprile al The Hollywood Reporter, Brooks ha raccontato di aver sentito l’urgenza di tornare alla regia proprio per questo film:

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Ella McCay parla di come non rendere il servizio pubblico una cosa da cui qualsiasi persona sana di mente fuggirebb

Il regista ha anche sottolineato quanto gli sia mancato dirigere direttamente gli attori, elemento che considera centrale nel suo modo di fare cinema. Nel cast anche nomi come Emma Mackey (Ella), Woody Harrelson (nel ruolo del padre di Ella), Jamie Lee Curtis (una zia tutto pepe), Rebecca Hall, Ayo Edebiri, Kumail Nanjiani, Jack Lowden, Julie Kavner e Spike Fearn. Insomma, una squadra all-stars per un film che mescola ironia tagliente e sentimenti veri, come solo Brooks sa fare.

Emma Mackey è Ella McCay: tra politica e drammi familiari

Ella McCay è una donna giovane, capace e pronta a tutto, ma non preparata a diventare governatrice da un giorno all’altro. Eppure è proprio quello che succede quando il suo capo viene chiamato a Washington. La vita privata e quella pubblica collidono in un mix esplosivo, e il film ci porta a seguire Ella nel suo tentativo di tenere insieme il puzzle incasinato della sua esistenza.

Il trailer regala subito un assaggio del tono brillante del film. Julie Kavner apre le danze con una frase che è già cult: "Sei davvero fortunato se non hai mai provato la normale felicità delle famiglie degli altri come una piccola pugnalata al cuore". Subito dopo vediamo una Emma Mackey in crisi, seduta al tavolo con l'adorata zia, mentre Jamie Lee Curtis le risponde a tono: "Puoi urlare!". La risposta di Mackey è memorabile: "No, potrei non riuscire a smettere".

La narrazione si fa spazio tra palazzi governativi, drammi domestici, scontri generazionali e momenti di intimità tenerissima, mentre Ella cerca di capire se può davvero essere una brava governatrice senza perdere se stessa. Il padre (Harrelson) e il fratello (Fearn) non aiutano molto, e il rapporto con la zia Curtis promette scintille, risate e qualche lacrimuccia.

Brooks ha dichiarato che l’intento del film è riflettere su cosa significhi davvero il servizio pubblico, e su come non debba essere qualcosa da cui fuggire. "In un film come questo devi capire cos’è l’eroismo e inseguirlo", ha detto il regista, sottolineando l’importanza di creare personaggi a cui lo spettatore possa affezionarsi, anche nei loro momenti peggiori.

Jamie Lee Curtis e Albert Brooks: due leggende presenti

Uno dei grandi colpi di scena di "Ella McCay" è il ritorno sul grande schermo di Albert Brooks, attore iconico e regista cult, che non appariva in un film dal 2017. Per James L. Brooks si tratta di una reunion speciale: i due avevano già lavorato insieme nel capolavoro "Broadcast News", e qui si ritrovano per un ruolo chiave. Albert è il mentore politico di Ella, figura carismatica ma pronta a passare il testimone. E la sua presenza, pur defilata, rimane centrale per la costruzione della protagonista.

Ma l’altra vera stella del film è Jamie Lee Curtis, in uno dei ruoli più umani e vitali della sua carriera recente. Brooks l’ha definita "un muro contro il sarcasmo" e ha detto che "porta umanità in ogni momento sul set". Il suo personaggio è una zia burbera, tenera, affettuosamente invadente e pronta a sostenere la nipote attraverso un mix di grida liberatorie e abbracci (veri e figurati).

Nel film c’è spazio anche per una riflessione sottile sulla femminilità, sulla pressione sociale e sull’eredità familiare, tutti temi che vengono affrontati con la delicatezza e l’ironia che hanno sempre distinto il cinema di Brooks. Ambientato nel 2008 ma con lo sguardo ben piantato nel presente, "Ella McCay" promette di diventare una piccola perla natalizia, una commedia che sa parlare al cuore senza rinunciare alla testa.

Per Brooks, il ritorno dietro la macchina da presa è anche un atto d’amore verso un tipo di cinema che non ha bisogno di effetti speciali per fare effetto. Come ha raccontato lui stesso in un’intervista, "la cosa che preferisco è concentrare il più possibile le riprese sugli attori". E il risultato, già solo dal trailer, sembra essere un’esplosione di talento, battute affilate e momenti memorabili.

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