07 Aug, 2025 - 18:40

"Rocky 5", come finisce e dove è stato girato? Significato del finale

"Rocky 5", come finisce e dove è stato girato? Significato del finale

"Rocky V" (1990), diretto da John G. Avildsen e sceneggiato da Sylvester Stallone, rappresenta uno dei capitoli più discussi e atipici della saga di Rocky Balboa. Analizziamo insieme la trama finale, le location delle riprese e il messaggio racchiuso nel controverso epilogo.

Dove è stato girato Rocky 5?

Le riprese di "Rocky V" si sono svolte principalmente a Philadelphia, riprendendo molti dei luoghi iconici già apparsi nei precedenti film della saga:

  • Philadelphia Museum of Art: la celebre scalinata su cui Rocky corre con il figlio nel finale del film.
  • Quartieri popolari di Philadelphia: i marciapiedi, le vie residenziali e le case operaie del nord-est della città rappresentano il ritorno alle origini del protagonista.
  • Philadelphia Civic Center: qui sono state girate le scene delle grandi sfide di boxe.
  • Max Busch House, Pasadena (California): alcune sequenze degli interni della lussuosa villa di Rocky sono state girate in questa famosa residenza.

Queste location, unite all’uso di luoghi autentici di Philadelphia, contribuiscono a restituire un’atmosfera reale, popolare e malinconica, sottolineando il legame profondo tra Rocky e la sua città.

Come finisce Rocky 5?

Dopo la vittoria su Ivan Drago, Rocky Balboa scopre di avere lesioni cerebrali gravi che gli impediscono di proseguire la carriera sul ring. A seguito di problemi finanziari dovuti a investimenti sbagliati e tradimenti, è costretto a vendere tutti i suoi beni e a tornare a vivere nella sua vecchia casa a Philadelphia insieme alla famiglia.

In questo momento difficile, Rocky si lega a Tommy Gunn, un giovane e talentuoso pugile che decide di allenare prendendolo quasi come un figlio adottivo. Tuttavia, ben presto il rapporto fra i due si incrina: Tommy, sedotto dalla prospettiva di fama e denaro offerta dal manager Duke, abbandona Rocky che l’ha aiutato nella crescita come pugile.

Tommy ottiene così una chance mondiale e conquista il titolo, ma il pubblico e la stampa lo disprezzano perché lo ritengono un campione costruito e privo di carisma. Accecato dal desiderio di dimostrare il proprio valore, Tommy provoca Rocky, sfidandolo in pubblico. Rocky inizialmente rifiuta lo scontro, ma quando Tommy aggredisce fisicamente Paulie, Balboa accetta una resa dei conti che non avverrà sul ring, bensì per strada, sotto gli occhi dei vicini e della polizia.

Dopo un violento scontro e molti colpi subiti, Rocky trova dentro di sé la forza per rialzarsi e, ricordando gli insegnamenti di Mickey, riesce a mettere K.O. Tommysotto lo sguardo del manager Duke e di tutta la folla. Il confronto si chiude con Rocky che sferra un pugno anche a Duke e viene acclamato dal quartiere. Infine, Rocky si riavvicina al figlio Robert, e insieme salgono i famosi gradini del Philadelphia Museum of Art, simbolo della resilienza del protagonista.

Significato del finale

Il finale di "Rocky V" assume una forte valenza simbolica e, pur discostandosi dai classici epiloghi trionfalistici della saga, allinea il personaggio al suo percorso umano di "uomo qualunque" che non smette mai di rialzarsi dopo una caduta. Nonostante la sua condizione fisica compromessa e le sconfitte personali, Rocky si dimostra capace di recuperare non solo sul piano fisico, ma soprattutto emotivo e familiare: il vero trionfo è ritrovare se stesso e ricostruire il rapporto con il figlio.

Il combattimento finale per strada richiama le origini più genuine della boxe e della saga stessa: Rocky riparte da dove aveva cominciato, privato di denaro e gloria, ma ricco di dignità. La riconciliazione col figlio e la corsa finale sulle scale del museo – stavolta in due – sottolineano il passaggio di testimone e il valore della famiglia come vero punto di arrivo. Il lascito del film è che il successo non si misura solo in vittorie sportive o denaro, ma nella capacità di restare fedeli a se stessi e ai propri affetti, nonostante le sconfitte.

In origine, era stato pensato un finale ancora più cupo, con la morte di Rocky dopo il combattimento: una scelta poi abbandonata per volontà di Stallone, che preferì lasciare aperta la speranza e un messaggio di riscatto.

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