09 Aug, 2025 - 15:59

Harrison Ford e Sean Connery in "Indiana Jones e l’ultima crociata": dove è stato girato e come finisce il film?

Harrison Ford e Sean Connery in "Indiana Jones e l’ultima crociata": dove è stato girato e come finisce il film?

Hai sempre sognato Indiana Jones che salta da un luogo esotico all'altro con la sua frusta e un sorriso sghembo? Bene, "Indiana Jones e l’ultima crociata" ha esaudito quel desiderio (e più). Nel 1989, Harrison Ford e Sean Connery hanno messo il cappello, la giacca di pelle e si sono lanciati in un'altra avventura

Stavolta, il capitolo della fortunata saga cult ha portato il pubblico dal deserto all’università, da treni in franchigia a tombe segrete. Pronti a scoprire dove l’hanno girato (spoiler: non solo deserti!) e come si è conclusa questa epopea di fratelli non di sangue?

Dove hanno girato "Indiana Jones e l'ultima crociata"?

L’avventura ha attraversato letteralmente mezzo mondo, con location che ancora oggi fanno battere i cuori dei fan. La scena iniziale con i Boy Scout in sella è stata ambientata nel deserto dell’Arches National Park, in Utah - rocce scarlatte, archi naturali e vento nel vento.

Le sequenze in treno hanno invece preso vita a bordo della Cumbres & Toltec Scenic Railroad, correndo tra Nuovo Messico e Colorado.

Per le atmosfere mediterranee, la troupe si è spostata in Europa. A Venezia, la Chiesa di San Barnaba è diventata facciata di biblioteca segreta (anche se nella realtà è… solo una chiesa). Il castello di Brunwald? In verità era il Castello di Bürresheim in Germania, con interni girati in studio in UK.

Il gran finale, invece, è stato ambientato nella stupefacente Petra, in Giordania, nel canyon chiamato Canyon of the Crescent Moon - con quel tempio scavato nella roccia che ci ha fatto venire voglia di fare le valigie sul serio.

La trama: padre, figli e il Santo Graal

La storia ha cominciato a scorrere con un Indiana "Indy" Jones ragazzino che, tra scout e tunnel, aveva mostrato quanto valeva affrontando i ladri di tombe in Utah - portandosi a casa la Croce di Coronado come souvenir. Peccato che poi abbia dovuto restituirla.

Passati i flashback, veniamo catapultati nel 1938: Indiana è ormai un professore d’archeologia avventuriero a tempo pieno e ha finalmente recuperato la croce di Coronado, consegnandola al museo diretto dall’amico Marcus Brody.

Poco dopo, il miliardario Walter Donovan lo contatta per affidargli una missione pericolosa quanto al limite del leggendario: trovare il Santo Graal. Nella speranza che la ricerca interrotta dalla misteriosa scomparsa dell’archeologo incaricato: suo padre, Henry Jones Sr., stavolta porti frutti.

Dopo aver ricevuto il diario paterno - una sorta di Bibbia del Graal - Indy si reca con Marcus a Venezia, dove il quaderno era stato spedito. Qui, insieme alla dottoressa Elsa Schneider, collaboratrice del padre, ha scoperto che il calice sacro si trova nei pressi dell’antica Alessandretta.

Ma Kazim, membro della Confraternita della Spada Cruciforme, gli ha rivelato che Henry è prigioniero dei nazisti, decisi a mettere le mani sul Graal per sfruttarne i poteri divini.

Tra inseguimenti e fughe rocambolesche, Indy e Henry sono riusciti a ricongiungersi e a sfuggire dai tedeschi, scoprendo però il tradimento di Elsa e Donovan. Alla fine, padre e figlio, insieme a Marcus e Sallah, hanno raggiunto il tempio di Alessandretta, dove Donovan ha ferito Henry per costringere Indy a superare le trappole e trovare il Graal.

Il finale: come finisce "Indiana Jones e l'ultima crociata"

Arrivati nell’antico tempio, Indiana e suo padre avevano affrontato tre prove incrociate tra logica, coraggio e… equilibrio su chiavi giganti. Donovan ha cercato di fregare tutti, ma Indy ha vinto - e guarito papà Jones con l’acqua del Graal.

Mentre il tempio inizia a crollare sulle loro teste, Indy si ritrova tra le mani il Graal, simbolo di immortalità. Ma proprio quando sta per afferrarlo del tutto, Henry gli dice: "Lascia perdere, Indiana. Ci sono cose più importanti". Una vera fine alla morricone: vinceva l’amore paterno, non l’elisir di lunga vita.

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