11 Aug, 2025 - 16:42

Come finisce "Io sono leggenda" con Will Smith (il cane si salva?): spiegazione del finale e dov'è stato girato

Come finisce "Io sono leggenda" con Will Smith (il cane si salva?): spiegazione del finale e dov'è stato girato

Quando si è parlato di "Io sono leggenda" - sì, lo straziante cult post-apocalittico del 2007-, il pubblico si è diviso in due grandi fazioni: chi ha pianto tutte le lacrime guardando il finale e chi ha… pianto lo stesso, ma cercando di non ammetterlo.

Diretto da Francis Lawrence e interpretato da un intenso Will Smith, il film ha raccontato una storia di sopravvivenza in un mondo post epidemia globale che ha fatto breccia anche nei cuori meno teneri.

E sì, la domanda che tutti hanno digitato su Google almeno una volta è stata: "Ma il cane si salva?" Spoiler: preparati ai fazzoletti.

Dove è stato girato "Io sono leggenda"?

Le riprese principali si sono svolte a New York City, trasformata in una città fantasma con effetti speciali e strade chiuse per giorni (con grande gioia degli automobilisti… ironia, ovviamente).

Tra le location più iconiche:

  • Washington Square Park, dove Neville trasmetteva i messaggi radio.
  • Brooklyn Bridge, con una scena flashback spettacolare dell’evacuazione della città.
  • Museum of Natural History, usato per interni e dettagli.

Alcune scene sono state girate anche in studi a New Jersey per facilitare la gestione delle ambientazioni distrutte.

Trama: un mondo vuoto e una missione impossibile

La storia ha preso il via nel 2012, in una New York spettrale e deserta. Un virus creato per curare il cancro è mutato, trasformando la maggior parte della popolazione in creature aggressive e sensibili alla luce, chiamate "Darkseekers".

Robert Neville (Will Smith) è rimasto uno degli ultimi esseri umani immuni, e si è dedicato anima e corpo alla ricerca di una cura. Unico compagno fedele: Samantha, il suo pastore tedesco, che non è solo un cane ma un vero co-protagonista emotivo della storia.

Neville ha trascorso le giornate tra esperimenti in laboratorio, messaggi radio per cercare altri sopravvissuti e uscite pericolose in una città infestata. E sì, ha anche parlato con manichini nei negozi di dischi (segno che la solitudine fa brutti scherzi).

Come finisce il film: la scelta estrema di Neville

Il momento più straziante è arrivato quando Samantha è stata morsa da un cane infetto durante un’uscita. Neville ha tentato disperatamente di salvarla, ma il virus ha preso il sopravvento. In una delle scene più dure da guardare, ha dovuto sopprimerla per non farla soffrire. E lì, diciamolo, la sala cinematografica ha emesso un "no" collettivo, piangendo anche l'acqua del Battesimo.

Poco dopo, Neville ha incontrato Anna e Ethan, due sopravvissuti che hanno seguito i suoi messaggi radio. Ma proprio mentre sembrava intravedere una speranza, la casa è stata attaccata dai Darkseekers.

Il finale originale (uscito nelle sale) ha mostrato Neville che, capendo di non avere vie di fuga, ha consegnato ad Anna la fiala con il sangue della donna infetta che stava guarendo, frutto delle sue ricerche. Poi si è sacrificato facendo esplodere una granata, uccidendo i nemici e permettendo ad Anna ed Ethan di scappare. I due hanno poi raggiunto una comunità di sopravvissuti in Vermont, portando con sé la possibile cura.

Il finale alternativo che pochi conoscevano

In seguito, è stato diffuso un finale alternativo presente nel DVD, più vicino al romanzo originale di Richard Matheson. Qui Neville non è morto: ha scoperto che i Darkseekers volevano semplicemente recuperare l'infetta, che lui stava usando come cavia. Con un gesto di umanità, l’ha restituita, guadagnandosi la loro ritirata pacifica. Neville, Anna ed Ethan sono poi partiti insieme verso la comunità di sopravvissuti.

Questa versione ha completamente cambiato il senso del film: da leggenda eroica a uomo che ha riconosciuto di essere stato, agli occhi dei "mostri", il vero antagonista.

Il cane si salva? La verità definitiva

Purtroppo, nella versione cinematografica, Samantha non ce l’ha fatta. La sua morte ha segnato uno dei momenti più emotivi del film e ha dato al personaggio di Neville una motivazione ancora più intensa per portare avanti la sua missione.

Nella realtà, però, il cane era interpretato da una dolcissima femmina di nome Abbey, che non solo è sopravvissuta, ma ha vissuto una vita felice dopo le riprese.

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