12 Aug, 2025 - 09:37

Come finisce e dov'è stato girato "Belle e Sebastien - l'avventura continua"? Tutto sullo struggente sequel

Come finisce e dov'è stato girato "Belle e Sebastien - l'avventura continua"? Tutto sullo struggente sequel

C’è chi ha un cane, e poi c’è chi ha Belle: un batuffolo bianco con lo sguardo da diva francese e il coraggio di un eroe d’azione. Nel secondo capitolo della saga, "Belle & Sébastien - L’avventura continua", diretto da Christian Duguay, torniamo in un 1945 ancora scosso dalla guerra, ma immerso in paesaggi da cartolina che ti fanno venir voglia di mollare tutto e trasferirti in uno chalet di montagna.

Il piccolo Sébastien (Félix Bossuet) ha ormai un legame indissolubile con Belle, e insieme vivranno un’avventura che mescola suspense, affetto e paesaggi mozzafiato.

E qui la chicca: lo sapevi che per alcune scene Belle è stata interpretata da più di un cane? Eh sì, perché certe sequenze tra neve, vento e acrobazie non erano esattamente “da manuale” per un solo quattrozampe. Insomma, un po’ come nei film d’azione in cui l’attore ha la sua controfigura, ma in versione pelosa!

Pronto a scoprire dove è stato girato il film, vivere passo passo la trama e (attenzione, spoiler!) rivivere il finale che ha fatto sciogliere anche i cuori più coriacei? Allora non muoverti di qui, perché tra una vallata alpina e un colpo di scena ti sveliamo tutto.

Dove è stato girato il film "Belle e Sebastien 2"?

Il film ha acceso le telecamere, e i motori, il 4 agosto 2014 - di nuovo nello splendore delle Alpi francesi - nella valle di Haute Maurienne-Vanoise, celebre protagonista anche del primo episodio, con paesaggi ai piedi del ghiacciaio delle Sources de l’Arc.

Location da sogno?! Ma anche da brivido: il villaggio di Bonneval-sur-Arc e l’hameau de l’Écot incarnavano Saint-Martin e il chalet di César, mentre il vallone di Avérole fungeva da cornice perfetta, incontaminata e remota.

Immancabili anche i set su media montagna nella regione dell’Ain - con zone come il Bugey, il lago Genin, il ponte di Pérignat - per variare l’atmosfera da alta quota a panorami meno impervi . E non finisce qui: rifugi, caserme, grotte e scorci d’avventura si sprecano - dal torrentello di Bonneval-sur-Arc alla grotta dei 14 cappelli a Bramans, fino ai laghi e brughiere alpini.

La trama (in dettaglio)

Settembre 1945, la guerra è finita ma l’incertezza regna sovrana: Sébastien (Félix Bossuet) e il nonno César (Tchéky Karyo) aspettano il ritorno di Angelina (Margaux Châtelier), decorata eroe della Resistenza. Ma l’aereo che la riporta precipita al confine franco-italiano, scatenando un incendio e portando le autorità a dichiararla dispersa - quasi morta.

L’unico a non mollare è Sébastien: convinto che Angelina sia viva, convince (o persuade?) il riluttante pilota Pierre Marceau (Thierry Nevic) a sorvolare la zona. E con un colpo di scena… scopriamo che Pierre è in realtà suo padre!

Parte così una missione tra cielo in fiamme e foreste ardenti - durante la quale, tra incontri pericolosi (orso incluso) e solidarietà inattesa, nascerà un legame profondo tra ragazzino, padre ritrovato e cagnolona eroica.

Come finisce il film?

Alla fine, Belle trasecola (e noi con lei): l’odore del foulard di Angelina guida tutti verso una grotta nascosta. Dentro, miracolo! Angelina, ferita ma viva, respira ancora. L’incipiente incendio stringe il cerchio, ma Belle trova un passaggio alternativo e salva tutti - Sébastien, Angelina, Pierre e anche Gabriella, la coraggiosa ragazzina travestita da boscaiolo.

L’aereo danneggiato viene riparato e il quartetto ritorna a Saint Martin. Qualche giorno dopo, arriva anche César: tutti si abbracciano tra lacrime, sorrisi e voli verso casa. Pierre e Sébastien iniziano a costruire il loro rapporto - forse anche Angelina e il padre potrebbero avere un futuro insieme? Romanticismo e speranza a gonfie vele.

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