Ci sono film che sono come un amico di vecchia data da cui torniamo ogni volta che abbiamo bisogno di una risata o di una rassicurazione.
"Harry, ti presento Sally..." è proprio così. La pellicola di Rob Reiner, nata dalla penna geniale della compianta Nora Ephron, non è solo la commedia romantica per eccellenza, ma un vero e proprio trattato agrodolce sull'amicizia, sull'amore e sul caos che li separa (o li unisce).
L'alchimia esplosiva tra Billy Crystal e Meg Ryan e i dialoghi diventati leggenda sono solo la punta dell'iceberg. Dietro la fatidica domanda – "possono un uomo e una donna essere solo amici?" – si cela un universo di retroscena e curiosità. Scopriamole.
Prima di continuare nella lettura, guarda il trailer grazie a MovieDigger:
"Harry, ti presento Sally..." è un universo pieno di improvvisazioni geniali e aneddoti personali che hanno trasformato una sceneggiatura brillante in un classico senza tempo.
Il primo, grande colpo di scena è nel casting. Oggi è impossibile immaginare un Harry che non abbia il volto sornione e nevrotico di Billy Crystal, ma il ruolo fu inizialmente offerto a Tom Hanks, che lo rifiutò.
Allo stesso modo, per la parte di Sally, prima che Meg Ryan conquistasse tutti con la sua energia, fu presa in considerazione Molly Ringwald, l'icona americana degli "anni '80".
Fu l'alchimia immediata tra Crystal e la Ryan, palese fin dal primo provino, a convincere Reiner di aver trovato la sua Sally e la coppia perfetta.
La loro amicizia sullo schermo era il riflesso della profonda intesa tra il regista e la sceneggiatrice: gran parte del film, infatti, si basa sulle loro conversazioni reali sull'eterno dilemma dell'amicizia tra uomo e donna.
Ma la vera scintilla, quella che ha trasformato una scena in un momento di culto, è venuta proprio da Meg Ryan.
L'idea dell'ormai leggendario orgasmo simulato al Katz's Delicatessen fu sua, un modo per dimostrare quanto fosse facile per una donna fingere.
La battuta che chiude la sequenza, "Prendo quello che prende lei", entrata di diritto nella storia del cinema, non fu affidata a un'attrice qualsiasi, ma alla madre del regista, Estelle Reiner, e questo regalò alla scena un tocco familiare e irresistibile.
La celebre dichiarazione d'amore di Harry nel finale ("Adoro il modo in cui arriccia il naso", "Quando ti rendi conto che vuoi passare il resto della tua vita con qualcuno, vuoi che il resto della tua vita inizi il prima possibile") non era nel copione originale: fu puro genio improvvisato da Billy Crystal.
Allo stesso modo, la caotica e spassosa partita a Pictionary, con la famigerata ipotesi "bocca di pesce", fu un tripudio di battute estemporanee nate dalla complicità del cast.
Forse il retroscena più toccante riguarda proprio il finale. Inizialmente, Nora Ephron aveva previsto una conclusione più agrodolce e realistica, in cui Harry e Sally non finivano insieme.
A far cambiare idea a tutti fu un evento molto personale: durante le riprese, il regista Rob Reiner, all'epoca single, si innamorò della sua futura moglie. Sentì che un lieto fine era l'unica conclusione possibile, non solo per i suoi personaggi, ma anche come riflesso della speranza che stava vivendo nella sua stessa vita.
Anche per questo, probabilmente, Billy Crystal ha sempre escluso categoricamente l'idea di un sequel. "Di cosa parlerebbe? 'Quando Harry lasciò Sally?'", ha dichiarato. "Lasciamoli essere felici".
E così, Harry e Sally rimangono eternamente in quella sala da ballo a Capodanno, la prova che, a volte, il cinema non ha bisogno di continuare, perché ha già detto tutto quello che c'era da dire.