13 Aug, 2025 - 12:48

Storia di una notte, su Netflix: trama e motivi per non perderlo

Storia di una notte, su Netflix: trama e motivi per non perderlo

“Storia di una notte” è uno di quei film che difficilmente si dimenticano. Intenso, intimo, tratta la separazione e il lutto in modo delicato, ma profondo.

Diretto con maestria e sostenuto da interpretazioni straordinarie, il film si svolge nell’arco di poche ore,  trasformando una notte qualsiasi in un evento capace di cambiare tutto. 

Ecco la trama e i motivi per cui vale assolutamente la pena guardarlo.

Storia di una notte, su Netflix, ecco la trama

Storia di una notte è un film del 2025 diretto da Paolo Costella, ora disponibile su Netflix.

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Ambientato durante la vigilia di Natale in un suggestivo ed esclusivo chalet a Cortina d’Ampezzo, racconta la tormentata attesa di una famiglia che, dopo aver attraversato un dolore indicibile per la perdita del figlio maggiore, investito da un'auto sotto casa, affronta un nuovo inteso e difficile trauma: l'intervento delicato del secondogenito alla spina dorsale, dopo una caduta sugli scii.

Tra traumi, tensioni e silenzi carichi di un dolore ancora non metabolizzato, in una sola notte, in questa famiglia dilaniata dalla sofferenza, tutto cambia.

Una riflessione straordinariamente intima sul lutto e sulla separazione, raccontata con delicatezza attraverso le interpretazioni potenti di Anna Foglietta e Giuseppe Battiston, e una regia misurata ed evocativa.

Guarda il trailer:

Ecco perché non puoi perderti questo capolavoro

Perché ti entra nel cuore con delicatezza, ma senza risparmiare niente di quel dolore nudo, sordo e vulnerabile, presente in ogni famiglia: la perdita di una persona amata.

Questo film è la rappresentazione concreta di quel dolore che non si può ignorare, il silenzio che lacera, l’attesa che diventa un eco continuo nei corridoi vuoti di una casa.

Grazie alle intense interpretazioni di Anna Foglietta e Giuseppe Battiston, il film testimonia come il lutto, quando accolto e non evitato, può diventare il primo passo per riannodare quei legami che sembravano irrimediabilmente spezzati. 

Da quale romanzo è tratto?

Il film si basa sul romanzo Nelle migliori famiglie di Angelo Mellone, pubblicato da Mondadori nel 2021.

Il romanzo esplora le dinamiche e i fragili equilibri di una famiglia che attraversa un lutto, in cui i protagonisti, all’apparenza parte di un nucleo solido, scoprono fragilità e tensioni che scalfiscono le fondamenta della loro identità.

Nel film la storia riesce a riportare sullo schermo quella tensione emotiva ed esistenziale del testo originale, con lo sfondo incredibile e che lascia senza fiato, di Cortina d’Ampezzo, innevata e silenziosa.

La cittadina diventa lo specchio di un dolore gelido eppure complice di una possibile resurrezione emotiva. La sceneggiatura firmata da Costella con Tania Pedroni traduce le parole di Mellone in silenzi, sguardi e atmosfere sospese, e riesce a regalare allo spettatore il peso del vuoto e della distanza, con delicatezza, ma allo stesso tempo con forza.

La regia di Costella è superlativa. Tutto è studiato nei minimi dettagli: sguardi trattenuti, mani che esitano, pause che diventano più eloquenti di qualsiasi dialogo. 

Il regista evita virtuosismi inutili, ma preferisce un linguaggio visivo asciutto e contemplativo, che amplifica la tensione emotiva e invita lo spettatore a non avere timore dei silenzi. 

In questo modo lo spettatore può immergersi completamente nell’atmosfera sospesa del film e lasciarsi guidare unicamente dalle emozioni.

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