Se Barbarian ti ha conquistato con il suo mix di tensione, colpi di scena, atmosfere disturbanti e, paradossalmente, anche scene che hanno emozionato, preparati a un nuovo incubo sul grande schermo: Weapons, uscito il 6 Agosto nei cinema italiani.
Il film segna il ritorno dietro la macchina da presa di Zach Cregger, che questa volta porta al cinema un horror corale con più linee narrative intrecciate e un cast che promette interpretazioni memorabili.
I fan sono curiosi di scoprire come Cregger saprà sorprendere ancora una volta il pubblico dopo uno dei titoli horror più chiacchierati degli ultimi anni.
Prima di continuare nella lettura, guarda il trailer ufficiale:
L'incubo bussa alla porta di una tranquilla cittadina della Pennsylvania quando un gruppo di bambini, tutti compagni della stessa classe, svanisce nel nulla durante la notte.
È questa la premessa di "Weapons", il nuovo atteso film di Zach Cregger, che promette di essere un thriller psicologico dalle venature soprannaturali, anche se nulla è come sembra.
Al centro della tempesta e dei sospetti si trova l'insegnante dei ragazzi, Justine, interpretata da una sconcertata Julia Garner, su cui inevitabilmente iniziano a cadere le prime accuse. Com'è possibile che tutti i bambini della sua classe, tranne uno, siano spariti e perché?
A guidare la disperata ricerca dei genitori c'è Archer, a cui dà il volto un intenso Josh Brolin, costretto a confrontarsi con l'impensabile.
A rendere il mistero ancora più fitto c'è la presenza di un unico, enigmatico sopravvissuto, il piccolo Alex, che potrebbe essere la chiave per svelare l'accaduto.
Tuttavia, la storia prende una piega ben più oscura e inaspettata, allontanandosi dal classico thriller investigativo.
L'intricata rete di eventi svela l'entrata in scena di Gladys (Amy Madigan), una misteriosa figura che si rivela essere una strega con un piano nefasto. Sarà lei a trasformare la disperazione della comunità in un orrore tangibile.
Dietro la macchina da presa, Zach Cregger torna a dimostrare il suo talento nel costruire la tensione.
La critica ha già lodato la sua abilità nel creare un'atmosfera di profonda inquietudine, utilizzando un approccio classico che punta a suggestionare lo spettatore, ritardando la rivelazione per amplificare il terrore.
"Weapons" si preannuncia quindi come un'opera che intreccia il dramma umano della perdita con l'orrore puro, dove la verità è molto più terrificante di quanto si possa immaginare.
Zach Cregger anche in questo film gioca con il tempo, trasformandolo in un'arma di terrore.
Come già dimostrato in "Barbarian", il regista costruisce la paura lentamente, nervo dopo nervo, prima di svelare l'incubo che si cela nel buio.
Questa volta, l'orrore si manifesta con una precisione agghiacciante: alle 2:17 del mattino, 17 bambini fuggono dalle loro case, svanendo nel nulla.
Dietro la scomparsa non c'è un rapitore comune, ma Gladys, una strega che si nutre della giovinezza altrui.
Il suo aspetto è tanto grottesco quanto inquietante, un bizzarro incrocio tra un clown e un'icona da fast-food, vestita con abiti vintage che la rendono goffamente fuori posto e per questo ancora più minacciosa.
La sua magia è brutale e istantanea. Le basta spezzare un ramoscello intrecciato con dei capelli per trasformare le sue vittime in burattini assassini sotto il suo completo controllo.
Cregger non risparmia scene disturbanti, come quella in cui il piccolo sopravvissuto è costretto a guardare i suoi genitori trafiggersi il volto con delle forchette, o quando il preside della scuola si lancia in una folle e sanguinosa aggressione.
Visivamente, il film crea un'iconografia memorabile: i bambini posseduti corrono con le braccia tese, un gesto a metà tra la rigidità di uno zombie e una macabra coreografia.
È in questa immagine che si svela il doppio significato del titolo: le braccia diventano armi, riflesso di un orrore che, come suggerisce un sogno premonitore, allude a minacce ben più reali e tangibili.