Una carriera che ha riscritto le regole del cinema e che tiene con il fiato sospeso i fan ad ogni novità annunciata. Tutti hanno aspettato con curiosità l'ultimo film di Quentin Tarantino, quello che avrebbe chiuso il cerchio in bellezza, dopo titoli che hanno fatto la storia e sono entrati nei cult.
Lui stesso parlava di questa come l'opera della maturità, il congedo dopo tanti lavori amatissimi, da Kill Bill e Pulp Fiction, a Bastardi senza gloria e C'era una volta a ... Hollywood, solo per fare degli esempi.
Poi, ad aprile 2024, la notizia della cancellazione: Tarantino decide di lasciar stare, si tira indietro. Hollywood resta spiazzata, partono le speculazioni sui motivi.
Adesso è il regista a rompere il silenzio, raccontando al podcast The Church of Tarantino le ragioni che lo hanno portato ad abbandonare The Movie Critic.
Nell'intervista al podcast The Church of Tarantino, registrata nel suo caffé Pam's Coffy a Los Angeles, il regista ha finalmente chiarito i motivi della scelta di abbandonare il film The Movie Critic.
Tarantino ha spiegato che, se da una parte si sentiva elettrizzato quando era in fase di scrittura, dall'altra non era convinto quando si trattava di trasformare la sceneggiatura in immagini, un film vero e proprio.
La storia era nata prima come serie tv in otto episodi, poi come lungometraggio. In generale, la struttura non lo convinceva più fino in fondo, non ha sentito la stessa spinta creativa degli inizi.
Proprio per questo, ha scelto di fare un passo indietro, specie sulla base del fatto che nessuno gli stava richiedendo o imponendo di fare il film subito: nessuna urgenza di realizzazione. Siccome la sceneggiatura è pronta, potrebbe decidere di riprendere il progetto in qualsiasi momento, non lo esclude, ma per ora ha deciso di no.
Un altro motivo che lo ha frenato molto è stato il rischio di creare un'opera troppo simile alla precedente, C'era una volta a... Hollywood. Con il film del 2019 ci ha fatto rivivere la Hollywood del 1969 senza utilizzare la CGI: una gran bella sfida che lo ha stimolato molto a livello creativo.
In The Movie Critic, invece, non ha trovato spunti di innovazione sufficienti a convincersi di proseguire. Ricreare un film con le stesse tecniche e atmosfere sarebbe potuto risultare ripetitivo.
Immagine tratta dal trailer ufficiale di C'era una volta a... Hollywood sul canale YouTube Sony Pictures Italia
Il regista ha anche deciso di mettere a tacere una volta per tutte le voci che circolavano insistentemente sul suo progetto.
Ha chiarito che The Movie Critic, ambientato nella California del 1977, è ispirato alla storia di un critico cinematografico realmente esistito che scriveva recensioni per una rivista a luci rosse e che non è stato sospeso per via di timori o pressioni dall'esterno, ma solo per i motivi spiegati sopra e perché non ha trovato nessuna sfida stimolante dal punto di vista creativo.
In più, ha negato categoricamente che Brad Pitt avrebbe nuovamente interpretato il ruolo di Cliff Booth, ribadendo che il progetto non era pensato come un sequel di C'era una volta... a Hollywood, ma solo uno spin-off spirituale: stessa ambientazione e universo, ma senza personaggi in comune tra le due storie.
Tarantino ha infine respinto tutte le illazioni che lo ritraevano con un blocco creativo e con la paura di affrontare il suo ultimo film. Non è affatto paralizzato dal timore e, nel frattempo, ha avviato altri progetti, come lo spin-off Netflix The Adventures of Cliff Booth diretto da David Fincher, (e qui sì che reciterà Brad Pitt!) di cui è sceneggiatore e produttore, e la voglia di lavorare a uno show a teatro nel West End di Londra nel 2026.