18 Aug, 2025 - 14:14

Il flop di Biancaneve dovuto a sentimenti anti-israeliani, secondo Gal Gadot

Il flop di Biancaneve dovuto a sentimenti anti-israeliani, secondo Gal Gadot

Il live-action di Biancaneve continua a far discutere, non solo per i risultati al botteghino ma anche per le polemiche che lo circondano.

In una recente intervista, Gal Gadot, che nel film interpreta la Regina Cattiva, ha collegato il flop del progetto a presunti sentimenti anti-israeliani che avrebbero influenzato parte del pubblico e della critica.

Una dichiarazione forte, che si inserisce in un contesto già acceso di dibattiti attorno al film e al suo cast, e che rischia di riaccendere ulteriori discussioni sul rapporto tra cinema, politica e percezione internazionale delle star. Scopriamo i dettagli di questa diatriba.

Cos'ha detto Gal Gadot sul flop di Biancaneve

Inizialmente l'attrice aveva attribuito l'insuccesso del film Disney alle pressioni anti-israeliane su Hollywood. Ora, in una story su Instagram, ammette di aver parlato spinta dall'emozione e riconosce la complessità di un fiasco che ha radici ben più profonde.

Gal Gadot fa un passo indietro e affida a Instagram una doverosa precisazione riguardo le sue recenti e discusse dichiarazioni, in cui aveva collegato il deludente risultato al botteghino di "Biancaneve" alle pressioni esercitate su Hollywood affinché si schierasse contro Israele.

L'attrice, in una serie di story, ha spiegato di aver risposto in modo "emotivo", sentendosi giudicata in modo "molto personale, quasi viscerale".

"A volte rispondiamo alle domande partendo dalle emozioni", ha scritto la Gadot. "Quando è uscito il film, ho avuto la sensazione che coloro che sono contro Israele mi stessero criticando... Mi hanno vista, prima di tutto, come un'israeliana, non come un'attrice. È da questa prospettiva che ho parlato".

L'attrice ha poi ammesso che l'insuccesso della pellicola non può essere attribuito esclusivamente a "pressioni esterne", riconoscendo che "sono molti i fattori che determinano il successo o il fallimento di un film, e il successo non è mai garantito!".

Questa precisazione arriva dopo un'intervista rilasciata al programma televisivo israeliano "The A Talks", in cui la star di "Wonder Woman" aveva offerto una lettura più netta del flop.

Aveva dichiarato di essere "sicura che il film sarebbe stato un enorme successo", ma che dopo gli attacchi del 7 ottobre e la conseguente pressione mediatica su Hollywood, le cose erano cambiate, lasciandola "delusa dal fatto che il film abbia avuto un impatto così negativo".

Il flop di Biancaneve non è attribuibile alla questione geopolitica

Ridurre la debacle di "Biancaneve" a una questione geopolitica sarebbe riduttivo. Il film è stato un vero e proprio campo minato di polemiche fin dalle sue prime fasi, molto prima che il conflitto israelo-palestinese tornasse a infiammare il dibattito pubblico.

La pellicola, costata tra i 240 e i 270 milioni di dollari, ha incassato a livello globale poco più di 205 milioni, un risultato disastroso per una produzione di tale portata.

Le controversie hanno investito entrambe le protagoniste. La scelta di Rachel Zegler, attrice di origini latine, per il ruolo di Biancaneve aveva scatenato le prime critiche da parte dei puristi.

 La stessa Zegler aveva poi gettato benzina sul fuoco definendo la trama del classico animato "datata" e il principe uno "stalker", inimicandosi inevitabilmente una parte del pubblico.

Le sue successive prese di posizione a sostegno della Palestina e contro l'elezione di Donald Trump hanno ulteriormente polarizzato l'opinione pubblica, portando a richieste di boicottaggio.

Dal canto suo, Gal Gadot, che nel film interpreta la Regina Cattiva, non è mai stata esente da critiche. Il suo dichiarato e costante sostegno a Israele le ha attirato feroci reazioni negative sui social media, culminate in minacce di morte che l'hanno costretta a rafforzare la propria sicurezza personale.

Persino la sua cerimonia sulla Hollywood Walk of Fame è stata interrotta da manifestanti di opposte fazioni.

A questo clima già teso si sono aggiunte indiscrezioni, mai confermate, su presunti attriti sul set tra le due attrici, descritte come persone che avevano "poco o nulla in comune".

Il fallimento di "Biancaneve" è il risultato di una tempesta perfetta: un mix di scelte di casting controverse, dichiarazioni polarizzanti da parte delle sue star, un clima politico internazionale incandescente e, forse, un prodotto finale che semplicemente non è riuscito a conquistare il pubblico.

La precisazione di Gal Gadot, più che una ritrattazione, sembra la presa d'atto di una realtà molto più complessa di quella che una singola intervista, per quanto sentita, possa contenere.

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