Se Pierce Brosnan vi fa venire in mente "Mamma Mia", allora siete nel posto sbagliato. Stavolta il candidato papà di Amanda Seyfried è un affascinante ladro per "After the Sunset".
Protagonisti del film sono Max Burdett e Lola Cirillo, una coppia irresistibile di ladri d’élite pronti a dire basta... ma il bottino, si sa, è una tentazione difficile da abbandonare. Tra spiagge caraibiche, truffe a sfondo di diamanti rari e un agente dell’FBI che non si arrende mai, "After the Sunset", diretto da Brett Ratner, mescola romanticismo, azione e adrenalina in una commedia frizzante.
Con Brosnan e Hayek perfettamente in sintonia, il film ha conquistato gli spettatori con il suo charme, lasciando dietro di sé un clima vacanziero che nasconde astuzie e doppi giochi. Ma cosa succede davvero alla fine? E dove sono state girate le scene più iconiche? Scopriamolo insieme!
Il film è una cartolina estiva delle Bahamas, con riprese nella tentacolare Paradise Island, Nassau, in location come l'hotel Atlantis e il The Old Fort Bay Club.
Altri set includono Sycamore Cove State Beach in California per le scene di spiaggia e Staples Center a Los Angeles per la rapina iniziale.
Il regista Brett Ratner ha scelto queste location per mescolare lusso tropicale, azione e glamour, rendendo perfettamente l’atmosfera vacanziera e intrigante della storia.
Max (Pierce Brosnan) è un ladro gentiluomo specializzato nei cappi miliardari: insieme alla bella compagna Lola (Salma Hayek), ruba il secondo dei tre famigerati "diamanti di Napoleone" durante l’NBA allo Staples Center di Los Angeles.
L’agente Stan Lloyd (Woody Harrelson) prova a fermarlo, ma viene neutralizzato: il ladro inafferrabile riesce a scappare. Da quel momento, Max e Lola si ritirano alle Bahamas, pronti a godersi il surf e i tramonti.
Lloyd, però, non crede alla loro pensione dorata e li raggiunge sull’isola con in mano la notizia del terzo diamante, esposto su una lussuosa nave da crociera. Max e Lola resistono, anche se Lola inizia a stancarsi delle promesse non mantenute.
Sull’isola si inseriscono anche Sophie (Naomie Harris), agente locale, e un gangster affamato di diamanti, Henry Mooré (Don Cheadle), creando un’escalation di alleanze, seduzioni e tensione crescente.
Il gran finale di "After the Sunset" gira tutto attorno a un intreccio sublime di inganni, sentimenti e colpi di scena, degno di un thriller in piena regola. Partiamo dall’apice narrativo: la missione del terzo "Diamante di Napoleone".
Dopo un primo tentativo fallito, Max Burdett non riesce a ignorare l'irresistibile richiamo del terzo e ultimo diamante, esposto su una nave da crociera che attracca vicino all'isola. Per Lola, è l’occasione perfetta per congelare quello che hanno tra le mani: una vita insieme lontano dai furti. Lei lo mette di fronte a un bivio: ritirarsi o rischiare di perdere tutto. Max vacilla, ma alla fine cede.
Il colpo è spettacolare: Max organizza un’immersione subacquea insieme a Stan, Sophie e Lola. Sembrano una vacanza tra amici... ma è uno scenario pianificato al dettaglio. Durante le immersioni, se ne va silenziosamente a bordo della nave, usando condotti dell’aria e un trucco alla "Mission Impossible" per rubare il diamante sopra la cassaforte. Lo estrae con uno strumento a uncino e lo fa cadere nella sua attrezzatura da immersione. Nessuno se ne accorge perché è spettatori della scena - l’inganno è perfetto.
Quando Lola scopre che Max ha sbagliato ancora, scatta il litigio: lo lascia. Affranta, decide di andarsene sull’aeroporto della capitale. Max, però, ha un ultimo asso nella manica: pronuncia un bellissimo discorso d’amore, propone matrimonio con un anello ricavato da un diamante autentico ("il primo che abbia mai comprato") e lei accetta. È un momento intenso, romantico e quasi surreale rispetto al clima da colpo internazionale che avevano vissuto fino a quel momento.
Proprio quando sembra che Max abbia riconquistato l’amore e scelto la vita normale, arriva la rivelazione: Stan Lloyd non è stato semplicemente superato, ma ha orchestrato tutto. Instaurando un’amicizia sotto falsa identità, ha osservato il nascondiglio che Max preparava e ha avuto gioco facile a recuperare il diamante... dopo che Max ha fatto il lavoro sporco.
Il "cacciatore di ladri" ha trionfato. Max lo ammette, ma lo fa con un sorriso: è felice di aver finalmente scelto l’amore e la pace con Lola, piuttosto che inseguire per sempre il prossimo colpo. Stan si sente finalmente vincitore, e sta salutando tutti per partire con il bottino. Ma la sua limousine - lussuosa e pronta all’uscita - all’improvviso si chiude da sola... è in modalità automazione.
Max, seduto sulla spiaggia con Lola, manovra a distanza la vettura, replicando il "genio criminale" con cui aveva chiuso il film all’inizio. È un finale perfetto: lui ammette la sconfitta, ma conserva lo spirito ribelle, lasciando il pubblico con un sorriso e la domanda: "Lo rivedremo realizzare un altro piano?"
Il film doveva inizialmente essere diretto da John Stockwell ma è slittato a Brett Ratner, che lo ha rielaborato con humor e ritmo brillante.
È stato proposto un cameo a Chris Tucker e Jackie Chan (una citazione a "Rush Hour"), ma lo hanno rifiutato.
Le spiagge paradisiache nascondevano temperature rigide: si vedevano le nuvolette di respiro del cast durante le riprese.
Edward Norton fa un cameo nella folla al Staples Center, senza essere annunciato. Chapeau per gli occhi da regista attento!
Aragoste provenienti dall’Australia hanno fatto capolino tra i set: un dettaglio tanto eccentrico quanto impronosticabile.
Critica e spettatori hanno dato pareri contrastanti, ma molti hanno apprezzato il tono leggero e ironico. Roger Ebert, pur evidenziando alcune incongruenze logiche, ha scritto che "il film scorre bene e resta piacevole", con attori affiatati e scene divertenti.
Al botteghino, il film ha raccolto intorno ai 61 milioni di dollari in tutto il mondo, una cifra modesta rispetto al genre ma comunque non disprezzabile. Intanto, su Reddit, i fan lo ricordano come una pellicola "divertente, con un tocco di twist" che meriterebbe un sequel.