Avete presente quelle vacanze perfette che vediamo su Instagram? Cocktail, tramonti rosa, sorrisi smaglianti. Bene, "Influencer - L’isola delle illusioni" fa a pezzi proprio quel mondo scintillante.
Diretto da Kurtis David Harder, il film ci porta in Thailandia insieme a Madison, un’influencer che vive di like… ma si ritrova intrappolata in un incubo che manco la peggior story di sempre. Identità rubate, amiche serpenti e un finale che fa venire voglia di buttare il cellulare in mare.
Se c’è una cosa che questo film ci regala oltre ai brividi, sono le location mozzafiato. La troupe ha girato in Thailandia, alternando il lusso scintillante dei resort alle atmosfere mistiche di Ayutthaya, con i suoi templi, mercati e vicoli affollati.
E poi c’è l’isola deserta: mare cristallino, sabbia da cartolina, un paradiso che però diventa prigione. La fotografia esalta la bellezza selvaggia e allo stesso tempo inquietante del paesaggio.
Il casinò di Enghien-les-Bains e altri scorci europei sono stati usati per arricchire l’illusione di un mondo internazionale, ma è la natura tailandese a rubare la scena. Diciamolo: mai visto un contrasto così netto tra "set perfetto da story Instagram" e "inferno d’ansia da survival horror".
Madison (Emily Tennant) atterra in Thailandia con il mood "la vita è bella" ma in realtà è un disastro ambulante: il fidanzato Ryan le ha dato buca, e i suoi post sono più finti dei sorrisi nelle foto di gruppo. Ecco che arriva CW (Cassandra Naud), la tipa senza social che sembra uscita da un manuale di libertà. Una donna magnetica, che la trascina in giro tra locali, avventure e… inganni.
Perché CW non è la spalla simpatica che sembra: con una mossa da villain, abbandona Madison su un’isola deserta e le ruba la vita online. Followers, like, tutto. Letteralmente. Nel frattempo, nuove influencer (tra cui Jessica) entrano in scena e diventano pedine inconsapevoli del suo gioco oscuro. Insomma, un reality show senza telecamere ma con un sacco di sangue freddo.
Arriviamo al gran finale, e qui parte il plot twist che manda in tilt lo spettatore. CW torna sull’isola convinta di aver chiuso i conti, portando con sé il cadavere di Ryan (sì, lo ha fatto fuori). Ma sorpresa: Madison non solo è viva, ma si è trasformata in una vera sopravvissuta. Ha mangiato pesce, raccolto acqua piovana e soprattutto ha imparato che la vita non si filtra con un preset.
Con un mix di astuzia e pura disperazione, Madison inganna CW, le sfugge e si allontana in barca. E la scena si chiude con CW che sorride, disturbante e glaciale, come se avesse comunque vinto. Finale aperto, roba da scatenare dibattiti infiniti: ha perso davvero, o ha ottenuto quello che voleva?
Il film non funzionerebbe senza un cast così azzeccato.
E dietro la macchina da presa, Kurtis David Harder orchestra tutto con il giusto ritmo: il suo non è solo un thriller, ma una critica tagliente alla cultura dell’apparenza.
Sotto l’adrenalina, "Influencer - L’isola delle illusioni" ci lancia un messaggio bello forte: chi siamo davvero quando togliamo il filtro? CW odia i social e li demolisce dall’interno, Madison invece impara che la sopravvivenza vera non è quella online ma quella che ti lascia il sale sulla pelle e i graffi addosso.
Un film che ti resta addosso come una notifica che non puoi ignorare: disturbante, seducente e impossibile da scrollare via.