22 Aug, 2025 - 20:37

"Nel centro del mirino" come finisce e dove è stato girato? Significato del finale del film

"Nel centro del mirino" come finisce e dove è stato girato? Significato del finale del film

Nel centro del mirino. Un film perfetto per tutti quelli che hanno nostalgia dei thriller anni '90 che ti sanno tenere con il fiato sospeso. Diretto da Wolfgang Petersen, ci mostra come protagonista Clint Eastwood nei panni di Frank Horrigan, un agente dei Servizi Segreti che vive con un grande peso nel petto: non è riuscito a salvare il presidente Kennedy.

Ora che sono passati trent'anni, però, arriva Mitch Leary, interpretato da un freddo John Malkovich, un killer che punta a uccidere il presidente in carica. Partirà così un duello fisico e psicologico tra i due che ci lascerà sospesi dall'inizio alla fine. Per Frank è arrivato il momento del riscatto: come finisce?

Vediamo il trailer per entrare nell'atmosfera:

"Nel centro del mirino", dove è stato girato?

Se c'è una cosa che sa fare bene questo film, è tenere alta la tensione e giocare con le ambientazioni. La trama stessa non può non portarci in giro per gli Stati Uniti. Le riprese sono iniziate il 3 ottobre 1992 e sono finite  l'11 gennaio 1993. Alcuni set sono diventati veri e propri pezzi di storia.

Tra le location specifiche ci sono quelle di Washington D.C. 

  • Old Post Office Pavilion (la sosta del corteo presidenziale)
  • Lincoln Memorial, National Mall
  • Old Ebbitt Grill (un bar storico)
  • U.S. Treasury Building
  • White House (Casa Bianca)
  • Lafayette Square
  • Civic Center Park (Denver, Colorado, usato per un comizio elettorale)
  • Vari indirizzi specifici per appartamenti e uffici di personaggi (es. 402 H Street NE)

Immagine tratta dal trailer del film, sul canala YouTube Home Cinema Trailer

E quelle a Los Angeles, in California:

  • Biltmore Hotel (hotel di Denver nel film)
  • Westin Bonaventure Hotel & Suites (location per una cena di campagna elettorale)
  • Douglas Lofts Building (ufficio di un personaggio)
  • Gibson Amphitheatre (comizio a Chicago nel film)
  • Alcune scene degli esterni sono state girate anche a Holly, nel Michigan.

Come finisce "Nel centro del mirino"

Nel finale di Nel centro del mirino troviamo tutto quello che ci serve: adrenalina, resa dei conti e anche un pizzico di malinconia. Frank è stato riammesso nella scorta presidenziale e poi ancora una volta sospeso a causa delle sue intemperanze, ma riesce lo stesso a scoprire chi si nasconde dietro il killer Leary e a comprendere il suo piano: sparare al presidente mentre si svolge la cena preelettorale a Los Angeles.

Arriva proprio in tempo per intercettare il colpo, facendo da scudo al presidente con la protezione di un giubbotto antiproiettile. Da qui, aumenta la tensione: Leary si getta su Frank, lo prende in ostaggio e lo porta su un ascensore panoramico.

Parte il fuoco dai tiratori scelti e inizia la colluttazione corpo a corpo. Nel momento saliente, Leary sta per cadere nel vuoto. Frank prova a salvarlo, ma lui, ormai consapevole di essere stato sconfitto, preferisce morire e, in un momento di lucidità, si lascia andare.
Frank, allora, riceve i suoi omaggi per il suo coraggio, lascia il servizio e finalmente si avvicina alla collega Lily. Tra le scene finali, poi, c'è quella della segreteria in cui Frank ascolta un messaggio di Leary che lo saluta con rispetto, mentre ammette che, alla fine, loro due erano parecchio simili. Entrambi buoni, ma destinati a una solitudine che nessuna medaglia è in grado di cancellare.

Il significato del finale

Il significato del finale del film si cela nella riflessione amara riguardo al peso delle nostre scelte e temi come la lealtà e la solitudine. Frank vince, salva il presidente, riceve omaggi e anche un nuovo inizio vicino a Lily. Eppure, il messaggio di Leary cambia un po' il sapore della vittoria. Un uomo che come Frank ha attraversato tanti vuoti che nessuno ha saputo riempire. Sono due facce della stessa medaglia. Un finale trionfante, ma anche malinconico, quello de Nel centro del mirino.

Dopo l'inseguimento, infatti, Frank si sacrifica per proteggere il presidente, mostrandosi devoto. Tuttavia, Mitch, invece di approfittare per ucciderlo, lo salva in un momento di massimo pericolo, dimostrando così rispetto umano per l'avversario.

Questo suo gesto rompe gli schemi ed esce dalla dinamica "bene contro male", introducendo le sfumature complesse e interessanti del confronto morale tra i due che si definiscono "persone buone".

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