Poveri ma ricchi è una commedia italiana che parte con il sogno di una vita favolosa ma finisce per ricordarci che, spesso, i veri problemi possono arrivare insieme ai soldi. Diretto da Fausto Brizzi e uscito nel 2016, il film riunisce attori capaci di farci morire dalle risate: Christian De Sica, Enrico Brignano e Lucia Ocone sono i protagonisti della famiglia Tucci, povera ma unita, che in men che non si dica si ritrova con cento milioni di euro in tasca vinti alla lotteria.
I Tucci decidono di lasciare la cittadina di Torresecca e trasferirsi a Milano per vivere "in grande" ogni esperienza. Peccato che presto scopriranno che la ricchezza porta a situazioni scomode e non prive di inconvenienti. Questo nuovo mondo li mette alla prova ma, soprattutto, metterà in dubbio il loro legame in famiglia. Cosa succederà alla fine? Scopriamolo insieme ai luoghi delle riprese del film.
Ecco il trailer del film:
La cittadina di cui si parla nel film, dove abita la famiglia di protagonisti, Torresecca, è in realtà inventata. Per rappresentarla, sono state utilizzate altre location:
Poi ci sono delle scene girate da quando la famiglia vince la sua fortuna in diverse zone di Roma e Milano, come le scene dell’albergo ricco di comfort (Hotel Principe di Savoia) dove la famiglia Tucci alloggia, o dell’attico in cui si trasferisce dopo quel soggiorno provvisorio.
Alla fine del film Poveri ma ricchi assistiamo alla disfatta della famiglia Tucci con conseguente colpo di scena dal sapore più dolce. Dopo aver sperperato tutta la loro fortuna in un investimento di Formula 1 che si è rivelato una truffa, i Tucci sono costretti a tornare alla loro vecchia vita a Torresecca.
L'unica eccezione è Marcello, che resta a Milano e sposa Valentina. Sembra la fine di un sogno, ma è l'inizio di una normalità che unisce molto la famiglia. E alla fine viene svelato che la truffa era solo una montatura pianificata con l'aiuto del maggiordomo Gustavo. Quindi i soldi della famiglia sono salvi, ma i Tucci tornano poveri di facciata, senza sapere di avere ancora buona parte della loro fortuna, così non potranno più sperperare il patrimonio.
Insomma, la vera ricchezza è anche quella della coesione in famiglia, secondo il piccolo protagonista, che aveva visto per tutto il film i suoi parenti impazzire dietro al denaro.
Si gioca, arrivati al finale del film, sul ribaltamento delle apparenze. La famiglia sembra tornare povera, ma in realtà non lo era per davvero: c'è una redenzione forzata e la consapevolezza che è meglio tenere i soldi al sicuro e darsi invece alla vicinanza tra familiari. Il denaro spesso divide e fa impazzire anche tra fratello e sorella o tra marito e moglie. Il film insegna che si può perdere ogni cosa, ma l'importante è riconquistare quello che conta.