26 Aug, 2025 - 14:26

Night Swim, nuovo thriller su Netflix: trama, recensione e perché vale la pena vederlo

Night Swim, nuovo thriller su Netflix: trama, recensione e perché vale la pena vederlo

Quando vedi il logo Blumhouse, ti aspetti brividi, tensione e una buona dose di spaventi.

Eppure, con "Night Swim", l'ultima fatica dello studio, l'orrore non è così orribile come dovrebbe.

Scritto e diretto da Bryce McGuire, il film parte da una premessa affascinante – una piscina infestata – ma finisce per annegare in una sceneggiatura che privilegia il dramma familiare all'orrore puro.

Questo significa che va saltato? No, vale comunque la pena vederlo perché è comunque un film avvincente a suo modo.

Night Swim, trailer e trama

Prima di continuare nella lettura, guardiamo il trailer ufficiale:

L'idea di base è intrigante: una famiglia si trasferisce in una nuova casa, con la speranza che la piscina possa essere una sorta di terapia per il patriarca, Ray Waller (Wyatt Russell), un ex giocatore di baseball costretto al ritiro da una diagnosi di sclerosi multipla.

Presto, però, scoprono che quell'acqua cristallina nasconde un'entità sinistra. L'acqua, da sempre simbolo di vita e purificazione, si trasforma qui in una fonte di terrore. O almeno, ci prova.

Vale la pena vederlo, nonostante non faccia abbastanza paura?

Il problema principale di "Night Swim" è che, semplicemente, non fa abbastanza paura. I veri momenti di terrore sono pochi e sparsi, quasi timidi. I jump scare sono così deboli da passare quasi inosservati.

Sebbene McGuire riesca a costruire una certa tensione, soprattutto nelle scene sottomarine, la paura rimane sempre in superficie, senza mai trascinarci veramente negli abissi.

Anche il design delle creature è poco convincente. Forse il limite è la location stessa. Cosa può mai contenere una piscina? Diciamo che è l'immaginazione che dovrebbe fare il resto, ma sembra mancare proprio quando servirebbe di più.

Quindi meglio non vederlo? No, secondo me vale comunque la pena vederlo, perché dove "Night Swim" fallisce come horror, riesce sorprendentemente bene come dramma familiare.

Se si mette da parte l'aspettativa di un film spaventoso e thriller, ci si trova di fronte a una storia solida, con personaggi ben scritti e interpretati con convinzione.

Il film utilizza gli elementi soprannaturali non tanto per terrorizzare, quanto per esplorare le insicurezze e le crepe all'interno della famiglia Waller. La lotta di Ray contro la malattia e la sua incapacità di lasciar andare il passato da atleta diventano il vero motore della narrazione, quello che spinge lo spettatore a continuare la visione.

Un cast super convincente

Wyatt Russell è eccellente nel ruolo, perché riesce a bilanciare alla perfezione la vulnerabilità di un uomo spezzato con una minacciosità crescente, man mano che l'influenza della piscina prende il sopravvento.

Il resto del cast, Kerry Condon, Amélie Hoeferle e Gavin Warren, è altrettanto convincente. Tutti riescono a trasmettere un pathos genuino in una storia che, altrimenti, sarebbe annegata nella sua stessa mediocrità.

La sceneggiatura di McGuire non è pigra. I temi della carriera contro la famiglia, del rimpianto e dei sacrifici che si è disposti a fare per aggrapparsi a una vita che non c'è più, sono trattati con una certa profondità.

Le caratterizzazioni sono avvincenti e la narrazione non insulta l'intelligenza dello spettatore.

Ma questo non basta a salvare il film dal suo peccato originale: promettere l'orrore e consegnare un dramma.

Se solo l'elemento spaventoso fosse stato all'altezza della sua componente emotiva, "Night Swim" avrebbe potuto essere un piccolo gioiello. Invece, rimane un tuffo in acque poco profonde.

Ma vale comunque la pena vederlo e, infatti, ha già scalato le classifiche di Netflix.

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