28 Aug, 2025 - 19:42

Perché guardare Ogni maledetto fantacalcio su Netflix; trama, curiosità e cosa aspettarsi

Perché guardare Ogni maledetto fantacalcio su Netflix; trama, curiosità e cosa aspettarsi

Il fenomeno del fantacalcio approda anche su Netflix con Ogni maledetto fantacalcio, una commedia che racconta in modo esilarante vizi, ossessioni e dinamiche di chi vive le proprie settimane inseguendo bonus, malus e formazioni perfette.

Il film mette in scena situazioni paradossali, ma incredibilmente veritiere e riconoscibili per chiunque abbia almeno una volta compilato una formazione.

Tra amicizie messe alla prova, rivalità esagerate e una buona dose di ironia sul calcio visto dai tifosi, la pellicola promette di conquistare tanto gli appassionati quanto chi il fantacalcio lo guarda da fuori, con il giusto mix di leggerezza e satira sociale.

Insomma per un'ora e mezza senza pensieri. 

Perché guardare Ogni maledetto fantacalcio su Netflix, uscito ieri sulla piattaforma

Innanzitutto godiamoci il trailer ufficiale:

Il fantacalcio, per chi ci gioca, non è soltanto un gioco. Per milioni di appassionati è una fede, un’ossessione settimanale, un terreno di sfide senza esclusione di colpi tra amici, colleghi e parenti.

Da questa passione tutta italiana nasce Ogni maledetto fantacalcio, il nuovo film disponibile su Netflix che ci regala un'ora e mezzo di puro divertimento, tra ironia, giallo e satira sociale, e ci racconta fino a che punto ci si possa spingere pur di vincere una lega.

Una scomparsa misteriosa e un matrimonio saltato

La protagonista è la Lega Fantacalcio “Mai una gioia”, un nome che da solo sintetizza frustrazioni e ironie tipiche dei fantallenatori.

Qui da anni si sfidano un gruppo di amici storici, con tanto di rivalità, rituali e chat di gruppo sempre pronte riempirsi di insulti al primo pretesto. Il campione in carica è Gianni (interpretato da Enrico Borello), che però sparisce improvvisamente proprio nel giorno del suo matrimonio e, fatto ancor più sospetto, anzi impossibile, dimentica di inserire la formazione per l’ultima e decisiva giornata di campionato.

Il mancato arrivo all’altare e l'assenza della formazione, fa nascere dubbi e sospetti. Possibile che qualcuno abbia deciso di farlo sparire davvero, visto che lui è il vincitore del fantacalcio da ben sei anni?

L’indagine di una giudice caparbia

A condurre le indagini è una giudice sarcastica e pungente, interpretata da Caterina Guzzanti. Attraverso interrogatori serrati, il magistrato cerca di fare chiarezza sulla misteriosa scomparsa di Gianni.

Il suo principale interlocutore è Simone (Giacomo Ferrara), trentenne spensierato e un po’ disilluso, sceneggiatore più per vocazione che per reale professione, nonché amico fraterno del disperso.

Simone, però, si ritrova ad essere proprio il principale sospettato, costretto a raccontare i retroscena della lega, i rancori accumulati nel tempo e i segreti che legano i partecipanti.

La sua versione dei fatti diventa lo specchio di un microcosmo in cui il confine tra gioco e vita reale si fa sempre più labile.

Una comitiva folle e incontrollabile

Accanto a Ferrara e Borello, il film porta sullo schermo un cast corale. Tra i protagonisti troviamo Silvia D’Amico, nei panni di Andrea, la nuova arrivata del gruppo che nasconde più di un segreto; Francesco Russo e Antonio Bannò, volti che incarnano perfettamente l’energia e le nevrosi tipiche delle leghe di fantacalcio; e ancora Caterina Guzzanti, capace di dare alla sua giudice un mix di ironia e spietatezza.

La pellicola ci regali alcuni cameo e partecipazioni speciali: da Diletta Leotta a Pierluigi Pardo, da Giuseppe Pastore a Daniele Orsato, fino a Riccardo Gentile, Valeria Angione e l’attaccante Leonardo Pavoletti. 

Una scelta decisamente vincente quella di inserire volti familiari a chi vive il calcio anche fuori dal campo.

Un mix di commedia e giallo

Ogni maledetto fantacalcio riesce a coniugare generi diversi: da una parte la commedia corale che prende di mira manie e ossessioni contemporanee, dall’altra il giallo leggero, quel tanto che basta per tenere viva l’attenzione dello spettatore. 

Le dinamiche sono realistiche ma esasperate, perché fanno ridere, ma anche riflettere.

Perché guardarlo su Netflix

Il film parla direttamente a una generazione che ha fatto del fantacalcio un vero rito settimanale, imperdibile.

Chiunque abbia compilato una formazione almeno una volta riconoscerà i tic, le discussioni e le esagerazioni raccontate sullo schermo.

Per chi invece non ha mai avuto a che fare con questo gioco, la pellicola diventa un modo per sbirciare dentro una comunità fatta di entusiasmo, ossessioni e rapporti umani che vanno ben oltre il pallone.

Ogni maledetto fantacalcio è certamente una delle commedie italiane più curiose e originali arrivate di recente su Netflix.  

Da non perdere. Secondo me.

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