01 Sep, 2025 - 23:18

Chloe Malle è ufficialmente la nuova direttrice di Vogue, è l'inizio di una nuova era

Chloe Malle è ufficialmente la nuova direttrice di Vogue, è l'inizio di una nuova era

Un passaggio di testimone epocale è avvenuto: Anna Wintour, la leggendaria direttrice che ha plasmato l'immaginario di Vogue per quasi quattro decenni, ha scelto la sua erede per la guida operativa della rivista americana.

Il nome è, come si vociferava, Chloe Malle, 39 anni, attuale direttrice di Vogue.com, una figura interna e stimata pronta a raccogliere una delle eredità più pesanti e prestigiose del giornalismo.

La nomina, che secondo la testata specializzata Puck potrebbe essere ufficializzata già da martedì, significa una nuova era per il gruppo editoriale Condé Nast.

Vogue America, si apre una nuova era: Anna Wintour sceglie Chloe Malle come suo braccio destro

A pochi mesi dall'annuncio, dato a giugno dalla stessa Wintour, della sua intenzione di fare un passo indietro dal ruolo di responsabile dei contenuti editoriali di American Vogue, la decisione è finalmente arrivata. 

È fondamentale, però, chiarire la natura di questo cambiamento. Anna Wintour, 75 anni, non sta andando in pensione.

La sua influenza rimane immutata: continuerà a ricoprire i suoi ruoli strategici di Chief Content Officer di Condé Nast e di Global Editorial Director di Vogue, mantenendo la supervisione globale del marchio e, naturalmente, del suo evento più celebre, il Met Gala.

La nuova figura, come specificato nell'annuncio di giugno, avrà il compito di "guidare le operazioni quotidiane della rivista su tutte le piattaforme", riportando sempre ogni dettaglio direttamente alla Wintour.

"Chiunque lavori in un campo creativo sa quanto sia fondamentale non smettere mai di crescere nel proprio lavoro", aveva dichiarato la Wintour al suo staff, spiegando come il suo "più grande piacere" sia sempre stato "aiutare la prossima generazione di appassionati redattori a conquistare il settore con le proprie idee".

La ricerca, quindi, era rivolta a una persona con una visione fresca e dinamica, capace di traghettare la "bibbia della moda" in un futuro sempre più digitale e interconnesso.

Chi è Chloe Malle

Chloe Malle sembra incarnare perfettamente questo profilo. Figlia d'arte,  sua madre è l'attrice Candice Bergen, suo padre il regista Louis Malle, ha saputo costruirsi una solida reputazione all'interno della redazione.

Come direttrice di Vogue.com, ha già dimostrato di comprendere le sfide e le opportunità del mondo digitale. È descritta come una delle preferite dallo staff e le sono state affidate interviste di altissimo profilo, come la recente cover story con Lauren Sanchez.

La sua scelta non è stata scontata. Secondo le indiscrezioni, Malle ha prevalso su altri candidati di peso, tra cui Nicole Phelps, direttrice globale di Vogue Runway, segno che la decisione è stata ponderata e strategica.

Chloe ha scritto per testate quali The New York Times, Marie Claire, The Wall Street Journal e Architectural Digest.

In un'intervista del 2014 con Into The Gloss, Chloe ha affermato di essere una "grande lettrice" da sempre. Dopo l'università, ha preso in considerazione l'idea di dedicarsi alla sanità pubblica prima di fare un colloquio per un posto al New York Observer e ottenere uno stage.

Lo stage è poi diventato un lavoro a tempo pieno e nella sua vera passione, che l'ha portata a diventare social media editor presso Vogue.

"Ero titubante quando ho fatto il colloquio, perché la moda non è uno dei miei principali interessi nella vita e volevo fare la scrittrice più che la redattrice, ma ero così sedotta dalla macchina di Vogue che non ho resistito", ha detto.

E così nel 2016 è diventata redattrice collaboratrice.

La sua nomina è un equilibrio perfetto tra continuità e innovazione: una figura che conosce a fondo la macchina di Vogue, ma che porta con sé l'energia e la prospettiva necessarie per evolverla.

Con questo passo, Anna Wintour, al timone di Vogue dal 1988, non sta solo delegando, ma sta attivamente plasmando il futuro della sua creatura.

Sta costruendo un ponte tra la sua visione, che ha definito la moda per generazioni, e le nuove frontiere della comunicazione, assicurandosi che Vogue non sia solo un'istituzione, ma una forza viva anche per gli anni a venire.

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