Charlotte Arnould è un’attrice, ballerina e cantante francese diventata nota a livello internazionale dopo aver denunciato Gerard Depardieu per violenza sessuale. La vicenda giudiziaria e il coraggio nel raccontare pubblicamente la propria esperienza l’hanno resa simbolo della lotta contro le violenze sulle donne in Francia e nel mondo.
Charlotte Arnould è nata il 28 novembre 1995 ad Aix-en-Provence, nel sud della Francia. Fin dalla prima infanzia si trasferisce con la sua famiglia nel Jura. Il padre lavora nell’hotellerie di lusso, gestendo il celebre château de Germigney a Port-Lesney. La giovane Charlotte si avvicina molto presto alle arti, iniziando a frequentare una scuola di danza a soli cinque anni. Prosegue la sua formazione presso il conservatorio di Chalon-sur-Saône e il conservatorio di danza di Parigi, dove si dedica anche al pianoforte.
Dopo un’audizione per “Passion” di Fanny Ardant nel 2016, dove ottiene un ruolo, Charlotte Arnould si appassiona alla recitazione e decide di investire nella carriera attoriale. Per tre anni studia al “Laboratoire de l’acteur” di Hélène Zidi, una formazione che le permette di recitare in diversi cortometraggi, produzioni televisive e teatrali. Tra i suoi lavori più noti figurano il ruolo di Judith Gondry nella serie TV “Art of Crime”, il corto “Milk” (2016), “Delta” (2020) e “Une dernière chance” (2019).
Parallelamente alla carriera cinematografica, Arnould si dedica con grande passione alla danza e al teatro, partecipando anche a spettacoli impegnati dal punto di vista sociale come “Sœurcières”, presentato al Festival d’Avignone nel 2021: una fiaba poetica e danzata che affronta i diritti delle donne e la sororità. Nel 2021 prende parte anche a “Allons enfantes de la matrie”, uno spettacolo corale cantato e ballato che celebra la figura femminile.
Charlotte Arnould si distingue per la sua costante attenzione ai temi dei diritti civili e per il suo impegno contro le discriminazioni e la violenza di genere. Militante per la difesa delle donne, viene citata anche nella canzone “L’hymne des femmes” di Mathilde, a conferma della rilevanza che la sua figura ha assunto nell’ambiente culturale francese.
Nell'agosto del 2018, all’età di 22 anni, Charlotte Arnould denuncia Gerard Depardieu per violenza sessuale e stupro. Secondo la sua testimonianza, l’aggressione sarebbe avvenuta nella casa parigina dell’attore, amico di famiglia, in un periodo in cui Arnould era molto fragile, sofferente di anoressia mentale e con gravi difficoltà fisiche.
La procura di Parigi inizialmente chiude il caso senza esito, ma nel 2020 Arnould si costituisce parte civile, portando alla riapertura dell’inchiesta e alla successiva imputazione di Depardieu per violenze sessuali e stupro. Il celebre attore nega le accuse, sostenendo di aver avuto una relazione consensuale con Arnould. Il processo penale, avviato nel settembre 2025, espone Depardieu al rischio di una condanna fino a 20 anni. La vicenda ha avuto un enorme impatto mediatico e sociale, con Arnould che dichiara sui social di sentirsi sollevata per la prospettiva dell’avvio del processo e di sperare in un cambiamento culturale.