Prigione 77 (2022) racconta la storia vera di un gruppo di detenuti spagnoli che, nel periodo di transizione dalla dittatura franchista alla democrazia, cercarono di evadere dal carcere La Modelo di Barcellona dopo la rivolta del Coordinadora de presos en lucha (Coordinamento dei prigionieri in lotta). Le prigioni infatti in quel tempo rappresentavano una spina nel fianco per la nazione.
Ma come finisce il film diretto da Alberto Rodríguez Librero? I protagonisti Manuel e Pino riusciranno a scappare: la loro fuga dalla prigione va in porto, ma davanti a loro si apre un amaro destino: lasciare per sempre il loro Paese e vivere in esilio oppure continuare a nascondersi?
Prima di scoprire tutti i dettagli sulle location, la trama completa e il cast del film, ecco il link su YouTube per tutti coloro che volessero riguardare il trailer:
Prigione 77 (il cui titolo originale è Modelo 77) è un prison movie spagnolo che racconta una storia vera: uno spaccato della situazione in cui si trovavano i detenuti nelle carceri in Spagna, nel momento di passaggio dal regime dittatoriale di Francisco Franco alla democrazia. Un ritratto fedele e crudo di una delle pagine più oscure e meno conosciute della storia iberica.
Al tempo, infatti, le prigioni erano in ginocchio per via del sovraffollamento: la gente veniva condannata a scontare una pena in carcere anche per i reati meno gravi come i piccoli furti, per l'orientamento sessuale (l'omosessualità era punita dalla legge con la reclusione, torture e trattamenti di "rieducazione") e per le idee politiche in contrasto con la propaganda del regime.
Proprio per far fronte alla mancanza dei diritti e alle condizioni disumane nelle carceri, nel 1976 in Spagna è stato creato il COPEL (Coordinadora de Presos en Lucha), un comitato formato da prigionieri, con il sostegno di avvocati e attivisti.
Il regista della pellicola, rimasto colpito da quegli avvenimenti, ha iniziato a documentarsi nel 2005, parlando con giornalisti, detenuti e avvocati, così da realizzare un film di denuncia che smuovesse le coscienze e che mostrasse quel lato così buio della storia spagnola.
Il finale di Prigione 77 è carico di speranza e tensione: dopo aver organizzato la rivolta nel carcere Modelo di Barcellona, Manuel e Pino tentano la fuga insieme ad altri detenuti. I due protagonisti alla fine riescono a scappare, anche se non sanno cosa faranno e quale destino li attende.
L'ultima scena lascia gli spettatori con un epilogo dal retrogusto dolceamaro: nonostante siano riusciti a impossessarsi nuovamente della loro libertà, Manuel e Pino sono infelici all'idea di dover vivere in esilio, lontano dalla Spagna, e di dire addio per sempre al loro amato Paese.
Il messaggio finale della pellicola ha un significato molto potente: non bisogna piegarsi di fronte alle ingiustizie ed è sempre necessario lottare per la libertà e la tutela dei propri diritti.
Prigione 77 è stato girato proprio nei luoghi dove è ambientata la storia narrata nel film: il carcere di Modelo di Barcellona. La prigione - chiusa ufficialmente nel 2017 - è stato il set principale della pellicola, proprio per restituire veridicità alla vicenda e per trasmettere al pubblico quell’atmosfera claustrofobica e oppressiva in cui si trovavano i detenuti.
Le riprese sono iniziate nel mese di agosto 2021 a Barcellona e, dopo una prima fase in cui le scene sono state girate nella prigione, la troupe ha cambiato location e si è spostata nei dintorni di Siviglia. La pellicola è stata prodotta da Movistar Plus+ e Atípica Film.
Spagna. Barcellona, carcere La Modelo. Siamo tra il 1976 e il 1978. Il film è ambientato proprio nella famosa prigione, durante il periodo della Transizione dal regime di Franco. Il passaggio dalla dittatura alla democrazia è stato tutt'altro che semplice per il Paese e nel caotico calderone sono finiti anche i detenuti, sempre più ammassati dietro le sbarre e trattati in modo disumano.
Manuel - interpretato da Miguel Herrán - è un giovane contabile finto in cella per aver rubato pochi pesos e che è stato condannato a vent'anni di carcere. Il vicino di prigione è José Pino (Javier Gutiérrez), un uomo anziano, da tempo detenuto e ormai disincantato dalla speranza di uscire e di un futuro migliore, che però si riaccende grazie al coraggio e alla tenacia di Manuel.
Insieme i due cominciano a diffondere il seme della rivolta, convincendo così anche tanti altri prigionieri a ribellarsi e a lottare per aver più diritti. Così creano e diventano leader del COPEL (la Coordinadora de presos en lucha, cioè il Coordinamento dei prigionieri in lotta), l'organismo di rappresentanza dei diritti dei detenuti. Oltre agli attori protagonisti completano il cast Jesús Carroza, Fernando Tejero, Catalina Sopelana e altri ancora.