03 Sep, 2025 - 12:37

Come è morto Massimo Troisi? Ecco contro quale grave malattia ha lottato tutta la vita

Come è morto Massimo Troisi? Ecco contro quale grave malattia ha lottato tutta la vita

Massimo Troisi è morto a causa di un attacco cardiaco a Roma il 4 giugno 1994, all’età di 41 anni. Da tempo era malato di febbre reumatica e le condizioni del suo cuore stavano peggiorando gravemente nell’ultimo periodo della sua vita. Ha sempre lottato contro la malattia fin da quando era solo un bambino: la febbre reumatica è una patologia infiammatoria che colpisce le valvole del cuore, al punto da comprometterne la funzionalità con il passare del tempo.

 

Che malattia aveva Massimo Troisi? La causa della morte

Non tutti sanno che Massimo Troisi da quando era bambino soffriva di una malattia: la febbre reumatica, una patologia infiammatoria che colpisce le valvole cardiache, compromettendone il corretto funzionamento con il passare del tempo, fino ad arrivare a gravissime conseguenze. Il famoso attore, infatti, è morto a causa di un infarto, che lo ha stroncato per sempre il 4 giugno 1994, a soli 41 anni.

Da giovane Troisi fu operato negli Stati Uniti per sistemare una valvola cardiaca danneggiata, la stessa che, successivamente, sarebbe tornata a mal funzionare nei primi anni Novanta, fino a causare la sua morte. 

I medici che seguivano l’artista gli avevano consigliato di sottoporsi a un trapianto di cuore, possibilità che lui aveva accettato ma rimandato fin quando non avesse terminato il suo ultimo film, Il postino. Purtroppo però, il 4 giugno 1994, appena dodici ore dopo la fine delle riprese de Il Postino, Massimo Troisi è morto nel sonno a casa di sua sorella ad Ostia, stroncato da un attacco cardiaco.

Funerali di Massimo Troisi: l’addio al re della risata

La morte di Massimo Troisi sconvolse l’Italia intera: da gente comune a membri dello spettacolo d esponenti politici, tutti quei gironi piangevano la sua triste e prematura scomparsa. I funerali si tennero il 6 giugno 1994, nella chiesa di Sant’Antonio a San Giorgio a Cremano (un piccolo comune in provincia di Napoli), la sua città natale. 

Per rendere omaggio alla sua memoria e porgergli l’ultimo saluto, alla cerimonia c’era una folla interminabile di persone, tra parenti, amici, colleghi e fan accordi da tutto il paese. Troisi non era soltanto un attore o un regista, era molto di più: un artista a tutto tondo, un’anima sensibile che, attraverso la risata, era in grado di far riflettere le persone e di generare un senso di unione e di appartenenza.

Capace di mostrare con un tocco unico e incredibile le fragilità più nascoste dell’animo umano con ironia, la sua arte resta immortale e, ancora oggi, nonostante il passare del tempo, è uno degli artisti più amati dal pubblico. La sua tomba si trova nel cimitero di San Giorgio a Cremano, accanto ai genitori.

“Il Postino”, l’ultimo film prima della scomparsa

Le riprese dell’ultimo film di Massimo Troisi, Il Postino, avrebbero dovuto prendere il via nei primi giorni del settembre 1993, ma furono rimandate per un improvviso peggioramento delle condizioni di salute dell’artista. A causa della malattia che soffriva fin da quando era piccolo, la valvola cardiaca che gli avevano impiantato nel 1976 si era gravemente deteriorata. 

I medici gli suggerirono di sottoporsi a un trapianto di cuore, ma l’attore, testardo e preoccupato per il suo film, volveva prima finire le riprese de Il Postino. Una scelta che gli fu fatale, sfortunatamente. Così arrivo quel finale drammatico: dopo l’ultimo ciak, a poche ore dal termine delle riprese, l’attore cadde in un sonno profondo dal quale non si è mai più risvegliato. 

Consegnato postumo al pubblico, Il Postino è una delle opere più amate del celebre artista, nonché un cult del cinema italiano. Il film ottenne un enorme successo anche a livello internazionale e ricevette tantissimi premi, oltre a ben cinque nomination agli Oscar, vincendo quello per la miglior colonna sonora (composta da Luis Bacalov).

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