04 Sep, 2025 - 21:13

"Fall" come finisce e dov'è stato girato l'adrenalinico thriller?

"Fall" come finisce e dov'è stato girato l'adrenalinico thriller?

C’è chi soffre di vertigini solo guardando giù da un balcone… e poi ci sono gli spettatori di "Fall", il thriller del 2022 diretto da Scott Mann, che hanno sudato freddo davanti allo schermo. Il film ha catturato il pubblico di tutto il mondo con una storia tanto semplice quanto agghiacciante: due amiche bloccate a oltre 600 metri d’altezza, su una torre radio arrugginita e dimenticata nel deserto.

Da quel momento, respiro corto, mani che stringono i braccioli della poltrona e la domanda che accompagna lo spettatore fino ai titoli di coda: come finisce questa assurda avventura? E soprattutto, dove sono state girate quelle scene che hanno dato il mal di stomaco anche ai più temerari?

La trama che ha fatto tremare tutti

La storia inizia con Becky e Hunter, due amiche legate dall’adrenalina e dall’amore per le scalate. Dopo un evento tragico che segna profondamente Becky, Hunter propone un’idea folle per aiutarla a superare il trauma: scalare una torre radio abbandonata nel bel mezzo del nulla. Un’idea che sembra un mix tra terapia estrema e suicidio programmato.

Le due ragazze raggiungono la vetta, ma la scala metallica arrugginita decide di non collaborare. Un pezzo cede, e nel giro di pochi secondi rimangono bloccate sulla minuscola piattaforma in cima. Nessun segnale telefonico, nessuna via di discesa, solo il vento e i rapaci che girano in cerchio. Da qui inizia la vera prova di sopravvivenza, tra ingegno, disperazione e allucinazioni da alta quota.

Il film è stato descritto da molti come "un’ora e mezza di attacco di panico continuo". E in effetti, la regia punta tutto sulla sensazione di vertigine e claustrofobia a cielo aperto: un paradosso che ha reso "Fall" un piccolo cult del genere thriller.

Dove è stato girato il thriller ad alta quota?

Molti si sono chiesti: ma davvero hanno girato a 600 metri di altezza? La risposta è: ni. Non proprio a quell’altezza, ma quasi.

"Fall" è stato girato principalmente nel deserto californiano, nella zona della Mojave Desert e vicino a Victorville. La produzione ha costruito una torre alta circa 20 metri in cima a una montagna. Così, quando le attrici Grace Caroline Currey (Becky) e Virginia Gardner (Hunter) si arrampicavano, l’altezza percepita dalla telecamera aumentava drasticamente grazie all’ambiente circostante.

Scott Mann, il regista, ha rivelato che non voleva ricorrere all’abuso di green screen perché avrebbe tolto realismo alle scene. Ha quindi preferito ricostruire un set che permettesse alle attrici di essere davvero sospese nel vuoto, con tutte le precauzioni del caso. E i risultati si sono visti: il pubblico ha provato vere vertigini guardando il film, proprio perché lo scenario era autentico.

Curiosità da dietro le quinte: le attrici hanno fatto gran parte delle scene senza stunt, legate ovviamente con sistemi di sicurezza nascosti dalla macchina da presa. Grace Caroline Currey ha dichiarato in un’intervista:

virgolette
Non recitavamo la paura, la stavamo provando davvero. Guardavi giù e vedevi solo deserto e cielo infinito

Come finisce "Fall"?

Arriviamo alla domanda più gettonata su Google: come finisce il film? La tensione cresce fino a un colpo di scena che ha lasciato molti spettatori a bocca aperta.

Dopo giorni senza cibo e con pochissima acqua, Becky tenta il tutto per tutto: si cala con una corda di fortuna dentro il corpo della torre, riuscendo a recuperare lo zaino con il drone. È l’ultima speranza per chiedere aiuto. Riesce a scrivere un messaggio e a mandare il drone, ma la batteria finisce proprio sul più bello.

E qui arriva la rivelazione shock: Hunter, l’amica con cui Becky ha parlato e condiviso speranze durante la prigionia, in realtà era morta molto prima. Becky ha immaginato la sua presenza, un’allucinazione creata dal dolore e dalla solitudine. Quella scena ha ribaltato la percezione di tutto il film, trasformandolo da survival a esperienza psicologica disturbante.

Il finale vede Becky sopravvivere per miracolo: riesce a mandare il messaggio infilando il telefono nello stomaco del cadavere dell’amica (sì, hai letto bene, il film non si è risparmiato dettagli pulp), e finalmente i soccorritori arrivano. La protagonista viene salvata, stremata ma viva, dopo un’esperienza che ha messo a dura prova non solo lei, ma anche il pubblico.

Perché "Fall" ha fatto parlare di sé

Oltre al finale shock e all’ambientazione mozzafiato, "Fall" ha acceso il dibattito per un altro motivo: il budget ridotto. Con appena 3 milioni di dollari di produzione, il film ha incassato oltre 20 milioni, diventando un successo a sorpresa.

Il mix di adrenalina pura, colpi di scena e trovate di regia lo ha trasformato in un fenomeno cult, soprattutto per chi ama le esperienze al limite. Non a caso, molti spettatori hanno dichiarato di non essere riusciti a guardare alcune scene senza coprirsi gli occhi. Su X sono esplose frasi tipo: ""Fall" è il film che mi ha fatto capire di avere le vertigini anche sul divano".

E a distanza di tempo, il film continua a rimanere nella lista dei più cercati quando si parla di finali shock.

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