Per quasi due decenni, la storia di Adele è stata raccontata attraverso canzoni indimenticabili che ci hanno regalato frammenti di cuore spezzato, trasformati in inni generazionali.
Abbiamo conosciuto le sue pene d'amore, le sue vendette e le sue malinconie attraverso i solchi dei suoi dischi, best seller planetari che hanno funto da colonna sonora per milioni di persone.
Ma la donna dietro la voce più riconoscibile del mondo è sempre rimasta un enigma, protetta da una cortina di privacy quasi impenetrabile. Ora, al culmine della sua carriera e dopo un periodo di stop, Adele è pronta a prendere in mano la penna e a raccontare la sua versione dei fatti.
La superstar britannica ha firmato un accordo multimilionario per un'autobiografia "rivelatrice", e pare si stia preparando anche per un nuovo tour mondiale.
Per anni, come confermato da fonti vicine all'accordo, gli editori hanno corteggiato Adele, vedendo in lei il potenziale per una delle biografie più vendute di tutti i tempi. E per anni, la sua risposta è stata un fermo e costante "no". Cosa è cambiato?
La risposta, probabilmente, non risiede nella cifra a sette zeri dell'accordo, ma nel punto in cui si trova oggi nella sua vita. A 36 anni, Adele non è più solo la giovane prodigio della BRIT School o la cantautrice del dolore. È una madre, un'imprenditrice, un'icona globale che ha conquistato Las Vegas e Monaco, stabilendo record su record.
È da questa posizione di forza e, si presume, di ritrovata serenità personale, che ha trovato la volontà di guardarsi indietro.
Il libro, secondo le anticipazioni, promette di essere un'immersione senza filtri. Non si limiterà a ripercorrere la sua ascesa meteorica nel mondo della musica, ma scaverà più a fondo: dall'infanzia alla formazione artistica, dalla sua complessa vita sentimentale, che ha alimentato tanta della sua arte, fino all'esperienza trasformativa della maternità.
L'obiettivo, come ha sottolineato una fonte, è presentare "Adele, come dice lei stessa, al di là dei titoli dei giornali". È un'opportunità per lei di contestualizzare le canzoni che tutti conosciamo, di dare spessore e sfumature a un personaggio pubblico spesso ridotto a una singola emozione.
Questo contesto di potere è fondamentale per comprendere la decisione. I dati finanziari parlano chiaro: con un patrimonio stimato di 170 milioni di sterline e guadagni che solo nel 2024 hanno superato i 21 milioni, Adele non ha bisogno di questo libro per ragioni economiche.
Il suo impero, gestito attraverso diverse società, è florido. La sua residenza a Monaco non solo ha attirato quasi tre quarti di milione di fan, ma ha anche stabilito due Guinness World Records, uno per la più alta affluenza per una residenza non a Las Vegas e un altro per il più grande schermo LED mai utilizzato in un concerto.
Questi non sono semplici successi; sono dimostrazioni di un'artista che opera a un livello ineguagliabile, con un controllo totale sulla sua visione creativa. È questa stessa visione che ora vuole applicare alla storia della sua vita.
L'autobiografia arriva in un momento in cui si parla anche di un suo possibile ritorno sulle scene mondiali con un nuovo tour e, forse, nuova musica.
Il libro potrebbe quindi fungere da spartiacque, chiudendo ufficialmente un'era della sua vita e della sua carriera prima di inaugurarne una nuova, presentandosi al suo pubblico non solo come un'artista, ma come una donna completa e complessa.
Rappresenterebbe il culmine di una carriera costruita sull'autenticità. Per i fan, sarà l'occasione unica di comprendere la genesi delle canzoni che hanno amato; per Adele, sarà l'opportunità di assicurarsi che, quando la musica si ferma, la sua storia venga raccontata con la sua stessa, inconfondibile voce.