Negli ultimi anni il nome di Giovanni Terzi è apparso spesso accanto a quello di Simona Ventura non solo per motivi televisivi o gossip, ma anche per una questione molto più seria: la sua salute. Il giornalista e scrittore, infatti, ha raccontato di convivere con una malattia rara che ha inevitabilmente cambiato la sua vita, ma che non gli ha tolto la voglia di combattere, amare e guardare avanti.
Oggi, a distanza di tempo dalla diagnosi, molti si chiedono: come sta Giovanni Terzi? E soprattutto, che malattia ha il marito della celebre conduttrice? Ecco tutto ciò che sappiamo sul marito dell'amata conduttrice.
Giovanni Terzi ha raccontato pubblicamente di essere affetto da una malattia genetica rara ai polmoni: una forma di fibrosi polmonare, chiamata dermatomiosite amiopatica, una malattia autoimmune rara, che ha ereditato anche da sua madre e che, col passare del tempo, compromette la funzionalità respiratoria.
Non si tratta di una semplice difficoltà a respirare: è una patologia degenerativa che, se non monitorata e trattata con terapie mirate, può arrivare a rendere complicato anche un gesto banale come fare le scale o una passeggiata.
Lo stesso Terzi non ha mai nascosto la gravità della sua condizione, anzi. In diverse interviste ha spiegato come questa malattia si sia presentata in modo subdolo, inizialmente con piccoli segnali, poi con sintomi sempre più evidenti. Il giornalista ha ammesso di aver avuto paura - e chi non ne avrebbe avuta? Ma al tempo stesso ha scelto la strada più difficile e più coraggiosa: parlarne, raccontarsi, sensibilizzare.
Se la diagnosi è stata un colpo durissimo, la forza di Giovanni Terzi è stata quella di non chiudersi nel silenzio. Al contrario, insieme a Simona Ventura, ha deciso di affrontare la malattia a testa alta, rendendola parte della sua narrazione pubblica e privata.
In tv, nelle interviste e persino sui social, ha raccontato le difficoltà di ogni giorno ma anche la determinazione a non lasciarsi definire dalla malattia.
E qui entra in scena l’amore: il sostegno di Simona Ventura, che non ha mai fatto mancare la sua presenza, la sua ironia e la sua energia. In più di un’occasione, Ventura ha parlato della loro relazione come di una vera e propria rinascita.
Un amore maturo che si è trovato a combattere contro le difficoltà con leggerezza e resilienza: "Giovanni mi ha insegnato la forza e il coraggio - ha detto in un'intervista - io sono con lui in questa battaglia e non lo lascio un attimo".
La malattia, lo sappiamo, non è scomparsa. Giovanni Terzi continua a convivere con la dermatomiosite amiopatica, sottoponendosi a controlli periodici, terapie e monitoraggi continui. Negli ultimi mesi ha raccontato che la situazione resta complessa, ma anche che i progressi della medicina e la costanza nelle cure gli hanno permesso di mantenere una buona qualità di vita.
Oggi Terzi lavora, scrive, partecipa a eventi e non rinuncia alla vita sociale. Certo, deve fare attenzione e calibrare bene le energie, ma la sua testimonianza è diventata un faro per tante persone che affrontano condizioni simili.
"Non mi sento un malato, mi sento un combattente", ha dichiarato in una recente intervista, ribadendo che la sua filosofia è affrontare ogni giorno con ottimismo.
Un altro aspetto fondamentale della storia è stato il matrimonio con Simona Ventura. La coppia si è sposata nel 2024, dopo anni di fidanzamento e dopo aver condiviso tutto, nel bene e nel male. Le nozze sono state un vero e proprio inno alla vita: amici, famiglia, sorrisi e tanta emozione.
Per Giovanni Terzi quel giorno non è stato solo un "sì", ma anche un modo per ribadire che, nonostante la malattia, la sua vita resta piena di amore, progetti e speranza.
Il matrimonio, raccontato in lungo e in largo dai media, è diventato simbolo della loro complicità. In molti hanno visto nelle loro promesse non solo un gesto romantico, ma una dichiarazione di resistenza: continuare a vivere e a sognare anche quando la vita mette ostacoli enormi sul cammino.
Oggi Giovanni Terzi non si limita a combattere la propria battaglia: ha scelto di trasformare la sua storia in una missione di sensibilizzazione. La dermatomiosite è poco conosciuta, e spesso chi ne soffre si trova solo.
Ecco perché Terzi ha deciso di parlarne apertamente, spiegando quanto sia fondamentale la ricerca scientifica, quanto siano importanti i controlli precoci e quanto faccia la differenza il sostegno delle persone care. "Non bisogna avere paura di raccontarsi perché solo parlando si può aiutare chi vive le stesse difficoltà".