21 Sep, 2025 - 15:27

Dov’è sepolta Monica Vitti e com’è morta la star della comicità e del dramma italiano?

Dov’è sepolta Monica Vitti e com’è morta la star della comicità e del dramma italiano?

Monica Vitti resta una delle icone assolute del cinema italiano, una stella poliedrica: capace di commedia brillante, di dramma intenso, di intimità artistica. Insomma, un'attrice capace di ammaliare generazioni intere e che ha segnato decenni di storia culturale.

La sua morte, avvenuta il 2 febbraio 2022, ha lasciato un vuoto profondo. Ma ancora oggi molti si chiedono: com’è morta esattamente la diva e dov'è stata sepolta? Ripercorriamo la sua malattia, gli ultimi anni e il destino della sua memoria.

Monica Vitti: la malattia che l’ha allontanata dalle scene

Monica Vitti si è ammalata negli anni Duemila di una patologia neurodegenerativa che l’ha progressivamente allontanata dalla vita pubblica. La malattia è stata spesso descritta come una forma simile all’Alzheimer, caratterizzata da perdita di memoria, difficoltà cognitive e isolamento.

In realtà la famiglia non ha mai diffuso diagnosi dettagliate: Roberto Russo, il marito, ha sempre protetto la sua privacy, respingendo speculazioni e false notizie su presunti ricoveri all’estero, ma ha sempre sottolineato che, nonostante tutto, il loro amore era più vivo e intenso che mai:

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In 20 anni di malattia della mia Monica non l'ho mai lasciata un istante. E la amo ancora. Io sono ancora innamorato come un pazzo

Queste le sue parole. In effetti, per oltre vent’anni la diva è vissuta lontana dai riflettori, in un appartamento romano, assistita dal marito e da un’équipe medica. Questo lungo silenzio ha alimentato un’aura di mistero: il pubblico l’ha vista spegnersi lentamente, senza più apparizioni ufficiali. Il suo addio definitivo, il 2 febbraio 2022, è arrivato come un evento annunciato ma comunque doloroso, un taglio netto con una generazione che aveva vissuto la sua grandezza sullo schermo.

Com’è morta Monica Vitti: serenità e discrezione

La morte di Monica Vitti è stata annunciata con sobrietà e rispetto, proprio come aveva vissuto gli ultimi anni. Non si è trattato di un evento improvviso, ma della conclusione naturale di un lungo percorso di malattia. Aveva 90 anni compiuti e si è spenta a Roma, circondata dall’affetto del marito e dei suoi familiari.

Le cause ufficiali non sono mai state comunicate nei dettagli, se non in termini generici di malattia neurodegenerativa. Alcuni giornali hanno ipotizzato la presenza di un tumore, ma questa versione non ha trovato conferme nelle dichiarazioni della famiglia.

La verità è che l’attrice ha vissuto una condizione complessa e debilitante, ma sempre custodita con delicatezza. Russo ha garantito che la memoria della moglie non venisse macchiata da pettegolezzi o indiscrezioni morbose.

Dove riposa: la sepoltura al Cimitero del Verano

Dopo la morte, il tema della sepoltura ha assunto un significato simbolico. L’Assemblea Capitolina ha deliberato che Monica Vitti fosse sepolta nel Cimitero Monumentale del Verano, uno dei luoghi più celebri di Roma, che accoglie numerose personalità della cultura italiana.

La decisione ha previsto la concessione gratuita di un’area per una tomba a terra, oltre all’uso di un loculo provvisorio. Roberto Russo ha seguito tutte le procedure, rappresentando la volontà della moglie. La presenza di Monica Vitti al Verano inserisce la sua figura in un pantheon ideale di artisti, scrittori e attori che hanno segnato la storia del Paese.

La sepoltura in un cimitero tanto prestigioso non è solo un riconoscimento simbolico, ma anche un modo per offrire ai fan un luogo di memoria. Ancora oggi, visitatori e cinefili si recano al Verano per portare un fiore e rendere omaggio all’attrice che ha incarnato le sfumature dell’anima italiana.

La memoria collettiva e il cordoglio

La notizia della morte di Monica Vitti ha suscitato un’ondata di cordoglio nazionale. I messaggi delle istituzioni, del Presidente della Repubblica e di colleghi del cinema hanno ricordato la sua grandezza e il suo ruolo unico.

È stata definita "la regina della commedia italiana", ma anche la musa del cinema d’autore grazie ai film con Michelangelo Antonioni.

Il funerale è stato celebrato nella Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo, luogo simbolico di tanti addii del mondo dello spettacolo. Centinaia di persone hanno voluto darle l’ultimo saluto, confermando l’affetto e la gratitudine di un Paese intero.

Oltre alla cronaca della sua morte e alla sepoltura, resta l’eredità artistica. Monica Vitti ha lasciato un repertorio straordinario: i film esistenziali con Antonioni, le commedie con Alberto Sordi, le interpretazioni che hanno saputo unire profondità e leggerezza.

La sua malattia l’ha privata del palcoscenico negli ultimi anni, ma non ha scalfito il ricordo del pubblico. Anzi, il silenzio ha reso ancora più forte la memoria della sua voce roca, della sua ironia, della sua capacità di passare dalla leggerezza alla malinconia in un attimo.

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