Per chi si stesse chiedendo come finisce Il giustiziere della notte (2018), la risposta è semplice: alla fine il protagonista Paul riuscirà a vincere il feroce scontro con Knox e a salvare la sua amata figlia Jordan.
Prima di scoprire tutti i dettagli sulle location dove è stato girato il film diretto da Eli Roth, il libro e la storia a cui si ispira, ecco il link del trailer da rivedere comodamente su YouTube:
Il giustiziere della notte, ossia il remake del cult diretto da Eli Roth e uscito nel 2018, si riallaccia alla storia raccontata nel film del 1974. Ma come finisce? Nell’ultima scena il protagonista, Paul Kersey (Bruce Willis), chirurgo traumatologico di Chiacago, riabbraccia sua figlia Jordan mentre va all’università. dopo aver sconfitto i suoi nemici.
Il medico ritrova la serenità dopo che la sua famiglia è stata distrutta: la moglie, Lucy, è stata uccisa durante una rapina in casa, mentre la figlia, gravemente ferita era andata in coma. Afflitto e senza speranza nell’aiuto della polizia per avere giustizia, Paul diventa “il Mietitore” (“Grim Reaper”), un anonimo vigilante che punisce i criminali.
Lo scontro finale tra Paul e Knox, mandante dell’omicidio, sarà all’ultimo sangue: il nemico dell’ex chirurgo morirà alla fine. Dopo la battaglia, la polizia arriva in casa di Paul, ma il detective Raines decide di non arrestarlo.
Il giustiziere della notte è stato girato prevalentemente tra Chicago e il Canada. La città dove s svolge l’azione è proprio Chicago, ambientazione narrativa perfetta per il film grazie alla sua atmosfera da metropoli viva e piena di “possibili pericoli”.
Molte scene del film - per ragioni organizzative e legate alla produzione - sono state girate in Canada, in particolare nel Québec, a Montreal e nella parte di Lachine.
Non racconta una storia vera, ma Il giustiziere della notte è basato su un libro. Innanzitutto bisogna dire che il film del 2018 è un remake della pellicola uscita nel 1974, entrambi tratti dal romanzo intitolato Death Wish (1972), scritto da Brian Garfield.
L’autore non ha raccontato una vera e propria biografia, ma ha creato la storia di personaggio che mostra cosa potrebbe succedere se un uomo comune, segnato dalla perdita, dovesse decidere di farsi giustizia da sé. Tra romanzo e film ci sono alcune differenze, ad esempio l’episodio della violenza sessuale presente nel film originale del 1974, non appare nel remake e non è descritta nello stesso modo nel libro.