25 Sep, 2025 - 14:24

Michael Jackson: chiesti 400 milioni agli esecutori testamentari dai presunti abusati

Michael Jackson: chiesti 400 milioni agli esecutori testamentari dai presunti abusati

Una richiesta da capogiro, quasi mezzo miliardo di dollari, emerge da documenti legali legati a una disputa interna alla famiglia Jackson. È la cifra che Wade Robson e James Safechuck chiedono come risarcimento per i presunti abusi subiti, portando la battaglia legale per l'eredità del "Re del Pop" a un punto di non ritorno.

La cifra, finora tenuta riservata, non è emersa da una dichiarazione diretta degli accusatori, ma è venuta alla luce quasi per caso, attraverso le pieghe di un'altra battaglia legale, quella interna alla famiglia Jackson.

In un colpo di scena che aggiunge un ulteriore strato di dramma a una vicenda già profondamente dolorosa, il numero è apparso in documenti depositati in tribunale il 15 settembre. A innescare la rivelazione è stata una disputa che vede protagonista Paris Jackson, figlia del defunto cantante, la quale si opponeva al fatto che il patrimonio del padre coprisse interamente le crescenti spese legali per difendersi dalle accuse. Ma scendiamo nei dettagli.

400 milioni di dollari di risarcimento, quelli chiesti agli esecutori testamentari di Michael Jackson

È stata proprio la risposta degli esecutori testamentari di Michael Jackson, John Branca e John McClain, a svelare la posta in gioco. Nelle loro argomentazioni, hanno sottolineato come il mancato pagamento delle spese legali avrebbe "conseguenze profondamente destabilizzanti per il patrimonio".

Il motivo è semplice e agghiacciante: senza una difesa adeguata, il patrimonio si troverebbe costretto a dichiarare l'inadempienza perché gli accusatori, Robson e Safechuck, "chiedono 400 milioni di dollari". Un'inadempienza, si legge nei documenti, "sarebbe disastrosa".

Questa rivelazione quantifica per la prima volta l'enorme peso finanziario che grava sull'eredità di una delle più grandi icone della musica mondiale. Le cause legali sono state intentate da Robson e Safechuck non contro Michael Jackson direttamente, ma contro le sue società, MJJ Productions Inc. e MJJ Ventures Inc., accusandole di aver facilitato e permesso gli abusi.

Le storie di Robson e Safechuck

Le storie di Wade Robson, oggi 43 anni, e James Safechuck, 47, sono tornate prepotentemente alla ribalta grazie al controverso documentario del 2019 "Leaving Neverland".

Robson, un ballerino professionista che da bambino era considerato un protetto di Jackson, ha intentato la sua causa nel 2013, sostenendo di essere stato molestato e violentato in modo sistematico dall'età di 7 fino ai 14 anni.

Safechuck, che da bambino apparve accanto a Jackson in una famosa pubblicità della Pepsi, ha presentato la sua denuncia l'anno successivo, accusando il cantante di averlo adescato e abusato di lui a partire dai 10 anni.

Entrambi gli uomini avevano precedentemente testimoniato in difesa di Jackson, ma hanno in seguito affermato di essere stati vittime di un condizionamento psicologico così profondo da non riuscire a comprendere la natura abusiva di quegli atti fino all'età adulta.

L'eredità di Michael Jackson ha sempre negato con fermezza ogni accusa, mantenendo una linea di difesa incrollabile. Anche di fronte a questa nuova rivelazione, un portavoce ha ribadito a Page Six la posizione ufficiale: "La causa non ha fondamento e Michael è innocente".

La battaglia legale si è combattuta su più fronti. Dopo l'uscita di "Leaving Neverland", gli esecutori testamentari hanno fatto causa alla HBO, accusando l'emittente di aver violato una clausola contrattuale di non denigrazione risalente al 1992.

Quella disputa si è conclusa con un accordo nel 2024, che ha portato alla rimozione definitiva del documentario dalla piattaforma di streaming.

La causa civile intentata da Robson e Safechuck, però, è andata avanti. Ora, con una richiesta di risarcimento così monumentale resa pubblica, la posta in gioco è più alta che mai. La cifra di 400 milioni di dollari non è solo un numero; rappresenta il valore che i due uomini attribuiscono a una vita segnata da un trauma indicibile.

La battaglia che si prospetta nei prossimi mesi, tra deposizioni e indagini, sarà uno scontro titanico tra l'eredità di un'icona globale e il peso di accuse devastanti che si rifiutano di svanire.

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