29 Sep, 2025 - 16:42

Lola Young, aggiornamenti sulle sue condizioni di salute dopo il crollo sul palco

Lola Young, aggiornamenti sulle sue condizioni di salute dopo il crollo sul palco

Lola Young, la talentuosa cantante britannica di 24 anni, è crollata a terra durante la sua esibizione all'All Things Go Music Festival di New York, sabato scorso.

Uno svenimento improvviso, un concerto interrotto e una successiva cancellazione hanno trasformato un weekend di musica in un potente, e preoccupante, promemoria della battaglia silenziosa che molti artisti combattono lontano dai riflettori.

Ma cosa è successo davvero e come sta oggi? Vediamo i dettagli.

Lola Young, la fragilità sul palco: il crollo a New York e la difficile battaglia dietro le quinte

 

Mentre si esibiva sul palco del Forest Hills Stadium, di fronte a migliaia di fan, Lola Young si è accasciata.

Il personale medico è intervenuto prontamente, portandola nel backstage e lasciando il pubblico in un silenzio carico di apprensione. Poco dopo, un breve messaggio sui social media ha tentato di rassicurare tutti: "Ora sto bene. Grazie per tutto il vostro supporto".

Ma la realtà era più complessa di un semplice malore passeggero. La conferma è arrivata il giorno seguente, con la difficile decisione di annullare la sua partecipazione alla tappa successiva del festival, a Washington D.C.

Nel suo comunicato, la delusione e il peso della responsabilità erano palpabili. "Amo questo lavoro e non do mai per scontati i miei impegni e il mio pubblico", ha scritto, scusandosi con i fan.

Ma è stata una postilla, un'aggiunta quasi sussurrata alla fine del suo messaggio, a rivelare la pressione che si cela dietro la sua musica: "A tutte le persone che amano essere cattive online, per favore, datemi un giorno libero". Una richiesta di tregua, un appello alla gentilezza in un momento di evidente fragilità.

Cosa c'è dietro al crollo di sabato e come sta oggi la cantante

Oggi Lola sta molto meglio, anche se ha deciso di cancellare i concerti successivi.

A posteriori, i segnali di un malessere crescente erano già nell'aria. Il crollo di sabato non è stato un fulmine a ciel sereno. Solo poche ore prima, dal palco di New York, la stessa Lola aveva condiviso con il pubblico un momento di rara onestà: "A volte la vita può davvero farti sentire come se non potessi continuare", aveva confessato. "Ma oggi mi sono svegliata e ho preso la decisione di venire qui... e a volte la vita può darti limoni, e tu devi solo fare limonata".

Parole che, rilette oggi, suonano come un disperato tentativo di auto-convincimento, un mantra per superare una giornata difficile.

E la difficoltà non era iniziata quel sabato. Il giorno precedente, la cantante aveva annullato all'ultimo minuto la sua partecipazione a un altro importante evento, il concerto We Can Survive di Audacy. Il suo manager, Nick Shymansky, aveva parlato di "una questione delicata", una frase criptica che ora assume un significato molto più chiaro.

Per comprendere appieno la profondità di questa "questione delicata", bisogna guardare alle recenti, coraggiose confessioni della stessa artista.

La dipendenza dalla droga

 All'inizio di questo mese, in un'intervista con il quotidiano The Guardian, Lola Young ha parlato apertamente della sua "lotta" con la sobrietà, dopo un periodo in un centro di riabilitazione l'anno scorso per affrontare la dipendenza dalla droga.

Le sue parole descrivono un percorso tutt'altro che lineare, una battaglia quotidiana combattuta mentre le esigenze della sua carriera, i tour, le registrazioni, l'esposizione mediatica, non si fermavano.

"È stata una lotta", ha ammesso, "essere dipendenti da sostanze ti insegna molto. Ti rende più empatico... È un viaggio continuo".

Ha poi collegato la sua dipendenza a una diagnosi di ADHD, parlando di una "disregolazione della dopamina" e della difficoltà di gestire questa nuova consapevolezza. "Chiunque conosca questa sensazione sa che non è lineare, è sempre altalenante".

Il crollo, dunque, non è solo un incidente medico; è la manifestazione fisica di un esaurimento emotivo e psicologico, il punto di rottura di un'artista che sta cercando di guarire sotto lo sguardo costante del pubblico. 

La decisione di fermarsi, di cancellare un concerto, non è un segno di debolezza, ma un atto di coraggio e di auto-preservazione. Ora, ha bisogno di un momento per sé, lontano dal palco, per ritrovare l'equilibrio. E il suo pubblico, quello vero, saprà aspettare.

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