30 Sep, 2025 - 18:11

"Io Capitano" è tratto da una storia vera? Chi ha ispirato il film di Garrone

"Io Capitano" è tratto da una storia vera? Chi ha ispirato il film di Garrone

Per chi si stesse chiedendo se Io Capitano (2023) è tratto da una storia vera, la risposta è affermativa. Il film di Garrone si ispira alla vita di Mamadou Kouassi Pli Adama, arrivato in Italia dall'Africa, e alle vite di tutti i migranti che si ritrovano ad affrontare un viaggio della speranza - o della morte - nel Mediterraneo. 

Le acque sono pregne di morte e sogni infranti, quelli di persone che decidono di scappare via dal proprio paese in cerca di fortuna altrove oppure per sfuggire alla guerra e alle carestie. L'Europa così diventa l'agognata meta dove ricostruirsi una vita o un posto sicuro dove portare la propria famiglia. 

Prima di entrare nel dettaglio della trama e del cast del film, ecco il trailer da rivedere su YouTube:

 

Io Capitano è una storia vera: chi è Mamadou Kouassi Pli Adama?

Io Capitano nasce dalle esperienze dei migranti che attraversano il Mar Mediterraneo in cerca di un futuro migliore e da una storia vera in particolare: quella di Mamadou Kouassi Pli Adama.

Stiamo parlando di un uomo originario della Costa d'Avorio, nato nel villaggio di Dame nel 1983, protagonista di un'odissea lunga tre anni. 

Mamadou, infatti, è partito dalla Costa d’Avorio in giovane età, attraversando paesi, deserti, prigioni e il Mediterraneo per arrivare in Italia. 

Dopo aver affrontato pericoli e difficoltà di ogni genere nel suo viaggio, Mamadou alla fine è riuscito ad arrivare nel Bel Paese e a trovare lavoro come mediatore interculturale nel Casertano, diventando anche vicepresidente del Movimento migranti e rifugiati locale.

La sua storia è un esempio di coraggio e di virtù, qualità che gli hanno permesso di resistere e di superare il dolore e la paura.

Il messaggio del regista in Io Capitano è proprio questo: dare voce ai volti e alle storie di resilienza di persone che di solito vengono considerate solo numeri, di raccontare quello che succede quando i sogni fanno i conti con la realtà, nonostante tutto.

Dopo la cerimonia dei David di Donatello, dal palco Mamadou Kouassi ha ringraziato il regista così:

virgolette
Ringrazio Matteo Garrone per aver raccontato la mia storia, che è anche la storia di tante persone che cercano un futuro migliore.

Di cosa parla il film di Matteo Garrone? La trama

I protagonisti di Io Capitano sono due cugini adolescenti del Senegal, Seydou e Moussa, pronti a lasciare la città di Dakar per realizzare il loro sogno nel cassetto: diventare rapper e dedicarsi all'arte.

L'Europa quindi per loro diventa la meta dei desideri e della libertà; il viaggio però ben presto si trasforma in un'esperienza da incubo. 

Tra mille pericoli e peripezie, i ragazzi si ritrovano ad affrontare una vera e propria odissea per arrivare nel Vecchio continente.

Con passaporti falsi riescono a entrare in Niger, attraversano il Sahara, vengono arrestati in Libia, rinchiusi nei centri di detenzione per migranti, in condizioni tremende. 

Poi la tranche finale: Seydou e Moussa devono affrontare la traversata che li aspetta nel Mar Mediterraneo.

Gli spietati trafficanti, dato che i ragazzi non possedevano abbastanza soldi per il viaggio, impongono a Seydou di prendere il comando del barcone, addossando la responsabilità delle vite dei migranti sulle spalle del ragazzo. 

Il cast di Io Capitano

Volti nuovi e che nella gran parte dei casi non rientrano nel settore professionistico del cinema compongono il cast di Io Capitano. Una scelta voluta dal regista, Matteo Garrone, con l'obiettivo di rendere il racconto quanto più autentico e veritiero possibile. 

Tra i principali nomi troviamo: Seydou Sarr nel ruolo di Seydou, il protagonista, Moustapha Fall che interpreta Moussa, il cugino di Seydou. 

Poi ancora: Issaka Sawagodo (Martin), Hichem Yacoubi (Ahmed), Doodou Sagna (Charlatan), Oumar Diaw (Sisko), Bamar Kane (Bouba), Khady Sy (madre di Seydou), Venus Gueye (sorella di Seydou), Joe Lassana (Passport Man).

La sceneggiatura del film è stata firmata da Matteo Garrone insieme a Massimo Gaudioso, Massimo Ceccherini e Andrea Tagliaferri. La fotografia è di Paolo Carnera, il montaggio di Marco Spoletini, mentre le musiche di Andrea Farri.

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