Dopo oltre vent'anni di attesa, speculazioni e rinvii, il sequel di uno dei film indipendenti di maggior successo e controversia della storia del cinema sembra finalmente pronto a concretizzarsi.
La Resurrezione di Cristo, il seguito de La Passione di Cristo diretto da Mel Gibson, sta per entrare in fase di produzione a Roma e sarà girato tra la capitale e, ovviamente, Matera.
Ma la notizia che sta scuotendo l'industria è un cambiamento tanto radicale quanto inaspettato: il progetto ripartirà da zero, con un cast completamente nuovo. Ve lo sareste mai aspettato? Scopriamo i dettagli.
Fonti vicine alla produzione hanno confermato che né Jim Caviezel, la cui interpretazione iconica e sofferente di Gesù è rimasta impressa nell'immaginario collettivo, né Monica Bellucci, nel ruolo di Maria Maddalena, riprenderanno i loro ruoli.
Secondo le indiscrezioni, le ragioni dietro questa scelta sarebbero di natura prettamente logistica e creativa.
L'enorme lasso di tempo trascorso dal film originale del 2004 avrebbe reso complessa la gestione degli attori originali.
Si parla di difficoltà legate alla programmazione e alla necessità di un pesante intervento di ringiovanimento digitale per rendere credibile la continuità temporale degli eventi.
"Ci sarebbe stato molto lavoro da fare con il cast originale", ha riferito una fonte, alludendo a un processo di trattative e adeguamenti tecnici che avrebbe complicato una produzione già di per sé monumentale.
Il successo de La Passione di Cristo, capace di incassare oltre 610 milioni di dollari a fronte di un budget di soli 30 milioni, fu presto oscurato da una serie di scandali che portarono all'ostracismo del regista da parte di Hollywood.
Controversie legate a commenti antisemiti e omofobi, un arresto per guida in stato di ebbrezza e la diffusione di un audio contenente insulti razzisti e misogini nei confronti dell'ex compagna Oksana Grigorieva, lo resero una figura tossica per le grandi case di produzione.
Per anni, il progetto del sequel è rimasto in un limbo, un'idea ambiziosa congelata dal peso delle azioni del suo autore. La parziale riabilitazione di Gibson è arrivata solo nel 2016, con la nomination all'Oscar per la regia del film bellico La battaglia di Hacksaw Ridge, un riconoscimento che ha riaperto le porte a progetti di più ampio respiro e ha ridato slancio all'idea de La Resurrezione.
Ora, con la pre-produzione in corso da diversi mesi e i casting aperti a Roma, il film sembra pronto a diventare realtà, ma con una portata ancora più epica.
Stando a recenti report, il progetto potrebbe essere diviso in due parti, con un'uscita prevista per entrambe nel 2027.
Questa scelta ci fa intendere che in questo film si darà spazio una narrazione espansa, che andrà probabilmente oltre il racconto evangelico della Resurrezione per esplorare gli eventi successivi, come la discesa di Cristo agli inferi, le apparizioni agli apostoli e le origini della Chiesa primitiva, temi che Gibson stesso aveva accennato in passato.
La decisione di rinunciare al cast originale, se da un lato risolve problemi pratici, dall'altro rappresenta una scommessa enorme. Gran parte della potenza emotiva del primo film risiedeva nell'immedesimazione totale di Caviezel nel suo ruolo, derivante anche dalla sua forte fede cristiana.
Trovare un nuovo volto per Gesù, capace di reggere un confronto così ingombrante, sarà una delle sfide più grandi per la produzione.
La Resurrezione di Cristo non sarà solo un sequel, ma una vera e propria rinascita, sia per la storia che intende raccontare, sia per la carriera del suo regista. Per Mel Gibson, è l'occasione definitiva per tornare al centro della scena con un'opera maestosa, un tentativo di completare il suo testamento artistico e, forse, di ottenere una redenzione professionale definitiva.