Diane Keaton, l'attrice che ha definito uno stile e un'epoca, si è spenta serenamente nella sua casa in California, '11 ottobre scorso.
A pochi giorni dalla sua scomparsa, la famiglia ha rotto il silenzio, rivelando che una polmonite ha portato via l'indimenticabile stella del cinema. La notizia ha aggiunto un velo di composta tristezza alla perdita, confermando che l'attrice ha affrontato la sua ultima sfida con la stessa riservatezza che ha sempre contraddistinto la sua vita lontano dai riflettori.
In una dichiarazione toccante, i familiari hanno espresso profonda gratitudine per l'ondata di affetto ricevuta da tutto il mondo in onore della loro amata Diane. In linea con il suo spirito generoso, hanno suggerito che il modo migliore per ricordarla sarebbe attraverso una donazione a un banco alimentare o a un rifugio per animali, cause che le sono sempre state a cuore.
Un amico intimo ha confidato alla stampa che la sua salute era peggiorata in modo rapido e inaspettato nei mesi precedenti, un declino che l'attrice ha scelto di vivere nella più stretta privacy, lontano dall'attenzione mediatica.
Tuttavia, alcuni segnali avevano lasciato intuire che qualcosa stesse cambiando. La recente messa in vendita della sua amata residenza di Los Angeles, una casa che aveva descritto come il suo rifugio permanente, aveva sorpreso molti.
A questo si era aggiunta la sua assenza dalle strade del suo quartiere, dove per anni era stata una presenza costante durante le sue passeggiate quotidiane con l'inseparabile cane. Questi piccoli ma significativi cambiamenti erano il preludio silenzioso al suo addio, dovuto a una polmonite.
La sua eredità artistica è un mosaico di ruoli indelebili che hanno segnato la storia del cinema. Sebbene il suo volto sia diventato familiare al grande pubblico grazie al ruolo di Kay Adams nella saga de "Il Padrino", è stata la sua collaborazione con Woody Allen a trasformarla in un'icona.
La loro alchimia ha prodotto capolavori di ironia e intelligenza, culminando nella sua interpretazione in "Io e Annie", che le è valsa il premio Oscar e ha cristallizzato nell'immaginario collettivo il suo stile unico, androgino e inimitabile.
Ma ridurre la sua carriera a un solo ruolo sarebbe un errore. La sua versatilità era straordinaria, capace di passare con disinvoltura dai toni drammatici di pellicole come "Reds" e "La stanza di Marvin" alla commedia brillante di "Tutto può succedere" e "Il club delle prime mogli".
Ha dimostrato un talento poliedrico, avventurandosi anche dietro la macchina da presa come regista, esplorando nuove forme di narrazione con la stessa curiosità che caratterizzava le sue interpretazioni.
Fuori dal set, Diane Keaton ha vissuto una vita altrettanto piena e libera da convenzioni. Non si è mai sposata, ma ha condiviso la sua vita con alcune delle personalità più affascinanti del cinema, da Woody Allen a Warren Beatty, fino ad Al Pacino.
La vera rivoluzione nella sua vita, tuttavia, è arrivata con la maternità. Ha scelto di diventare madre in un momento successivo della sua vita, adottando due figli, Dexter e Duke, che sono diventati il centro del suo universo.
In diverse interviste aveva parlato con candore delle sue paure legate all'invecchiamento e aveva espresso il desiderio profondo di rimanere una presenza forte e costante per i suoi figli il più a lungo possibile.
La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nel panorama cinematografico. Il suo sorriso, la sua risata contagiosa e la sua capacità di rendere straordinario ogni personaggio continueranno a vivere attraverso i suoi film, consegnando alla storia il ritratto di un'artista autentica e indimenticabile.